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Ottimo contributo Epi, quella raccolta di articoli è molto interessante. attraverso un infinito inseguimento analogico si produce una semiosi (creazione di senso) illimitata per cui ad un testo... puoi far dire qualunque cosa! Questo è in breve, secondo Eco, il limite e la follia del discorso ermetico e di chi lo segue. In quella direzione va il Pendolo così come i lavori dei suoi studenti di quegli anni (analisi del discorso alchemico, il libro su Dante "L'idea deforme", e altri). Ottima base per evitare il delirio interpretativo e buon metodo per inquadrare ogni discorso che sa di complotto... Ma in ultimo penso che Eco pur avendo dedicato anche un corso monografico all'argomento... non ci capì una fava (forse limitandosi all'analisi semiotica della faccenda non ne ha mai compreso l'elemento trans-semiotico ).
Credo che a lui interessava proprio SOLO l'aspetto semiotico (e ce n'è d'avanzo ).
Edited by Frantore - 25/5/2022, 08:26. -
Davide S. C..
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La prima testimonianza mi consola un po’ perché, a giudicare da come Eco guidava l’automobile, è evidente che si può essere geniali in alcuni settori della vita e tutto il contrario in altri…😅 . -
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Ho riletto gli ultimi post, aggiungo qualche altro elemento. ... semiosi ermetica... la sua conclusione [di Eco]: attraverso un infinito inseguimento analogico si produce una semiosi (creazione di senso) illimitata per cui ad un testo... puoi far dire qualunque cosa!
"Semiosi illimitata" rende bene l'idea ma è una definizione utilizzata da C. S. Peirce (https://www.tesionline.it/appunti/non-clas...limitata/858/13), il filosofo-semiologo di riferimento per Eco, quindi per evitare cortocircuiti paradossali è preferibile utilizzare definizioni quali "perpetuo slittamento del senso" e simili.CITAZIONEIl suo vero bersaglio tuttavia non riguardava il discorso ermetico tout court quanto invece il decostruzionismo, metodo filosofico-letterario che andava forte in quegli anni con Derrida suo massimo artefice. Eco accusava i decostruzionisti di interpretare i testi (in particolare letterari) in maniera eccessivamente libera senza tener conto dei paletti strutturali presenti nei testi medesimi ...
Su Eco, Derrida e l'interpretazione:
(tratto da https://www.google.com/url?sa=t&source=web...XfQyEx5bBrqUKKi)... Ma in ultimo penso che Eco pur avendo dedicato anche un corso monografico all'argomento... non ci capì una fava (forse limitandosi all'analisi semiotica della faccenda non ne ha mai compreso l'elemento trans-semiotico ).
Credo che a lui interessava proprio SOLO l'aspetto semiotico (e ce n'è d'avanzo ).
Per un semiologo tutto è passibile del vaglio semiotico anche quello che in modo improprio definiamo trans-semiotico
Eco si buttò sull'argomento con vorace curiosità letteraria e questo lo portò a scrivere un romanzo che ben rappresenta il rincorrersi in un vorticoso gioco di specchi dell'immaginario ermetico-occultistico dove il delirio interpretativo (l'interpretazione aberrante per dirla alla Eco) la fa da padrone... tuttavia Eco naviga solo in superficie e non riuscendo davvero a comprendere quel mondo sfuggente cerca di controllare il tutto con l'impalcatura logica del metodo semiotico per ripararsi dalla follia dell'abisso interpretativo dove i segni diventano evanescenti sogni e i sogni liquidi segni
Anche il suo allievo-collega Ugo Volli utilizzò una chiave semiotica per le scritture ebraiche:
https://www.ibs.it/domande-alla-torah-semi...e/9788883024368
https://www.amazon.it/resto-interpretazion...e/dp/8874671474
e pure il semiologo di nuova generazione Massimo Leone ha scritto sul religioso, tra gli altri:
www.mimesisedizioni.it/libro/9788857524733
La creazione semiotica echiana ha avuto molte interessanti anime (a parte il primo Eco "barthesiano" il suo filo conduttore fu la teoria della conoscenza di Peirce) ma come attrezzi per interpretare semioticamente i testi – letterari, visivi, architettonici, etc. – preferisco quelli utilizzati da Paolo Fabbri, l'altro grande ma meno conosciuto semiologo italiano, vate di quella semiotica (generativa) che ha in Greimas il suo papa di riferimento. -
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Avverto Epi che le arie sono oggi cambiate e argomenti totalmente OT(rispetto a Buddhismo e Hinduismi) sono oggi sconsigliati; è pertanto altrettanto sconsigliato riesumare topic che non rientrino nell'argomento principale del forum (per quanto interessanti possano essere, chiaramente). Riporto il messaggio dove il Moderatore espresse questo volere (peraltro condivisibile): Inoltre, le sezioni sulle spiritualità "occidentali" vorrei che fossero il più ridotte possibili e limitate al confronto comparatistico-religioso, dato che comunque il tema centrale del forum rimane il buddhismo. Ad esempio: "Confronto tra le cosa X della Cabala e cosa X del Buddhismo", e non "parliamo della cosa X della Cabala"
Reali affinità e una comparazione più efficace si possono invece riscontrare nelle altre spiritualità che storicamente e geograficamente hanno avuto a che fare con il buddhismo: l'Induismo in tutte le sue forme, il Taoismo, Confucianesimo, lo Shintoismo, lo Zoroastrismo, le religioni sciamanico-tradizionali dei luoghi dove il buddhismo ha avuto contatti (India, Nepal, Centro-Asia, Tibet, Mongolia, tutto il Sudest Asiatico, Cina, Corea, Giappone).. -
.Avverto Epi che le arie sono oggi cambiate e argomenti totalmente OT(rispetto a Buddhismo e Hinduismi) sono oggi sconsigliati; è pertanto altrettanto sconsigliato riesumare topic che non rientrino nell'argomento principale del forum ...
Ah ok, dura lex sed lex!. -
Davide S. C..
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Beh però questa è la sezione Esoterismo occidentale…non so forse la legge vale più per le altre sezioni… . -
.Beh però questa è la sezione Esoterismo occidentale…non so forse la legge vale più per le altre sezioni…
No:Inoltre, le sezioni sulle spiritualità "occidentali" vorrei che fossero il più ridotte possibili e limitate al confronto comparatistico-religioso, dato che comunque il tema centrale del forum rimane il buddhismo. Ad esempio: "Confronto tra le cosa X della Cabala e cosa X del Buddhismo", e non "parliamo della cosa X della Cabala"
Reali affinità e una comparazione più efficace si possono invece riscontrare nelle altre spiritualità che storicamente e geograficamente hanno avuto a che fare con il buddhismo: l'Induismo in tutte le sue forme, il Taoismo, Confucianesimo, lo Shintoismo, lo Zoroastrismo, le religioni sciamanico-tradizionali dei luoghi dove il buddhismo ha avuto contatti (India, Nepal, Centro-Asia, Tibet, Mongolia, tutto il Sudest Asiatico, Cina, Corea, Giappone).
Dunque la linea di Parvatah - come espresso nel suo messaggio - vale per ogni sezione e in particolare proprio per quelle "al limite" come questa: limitare gli argomenti non-buddhisti/hinduisti alla sola comparazione con il Buddhismo/Hinduismi. Anche in questa sezione bisognerà - d'ora in poi - evitare topic non-comparatistici.
Ahah. -
Davide S. C..
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Sì tutto sommato ha un suo senso .