Aiuto sui sutra

Primi passi coi sutra

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    Salve gente, studio il buddismo da autodidatta e sto costruendo delle buone nozioni basiche;medito anche...volevo chiedere aiuto e supporto a voi dato che in solitudine non conosco nessuno a cui chiedere. Dunque, vorrei fare chiarezza sui sutra, sono molto confuso al riguardo perché non conosco un vero e proprio ordine oppure qualcosa che mi indicizza cosa devo fare/leggere in modo graduatorio e che mi dica la scuola di appartenenza...io adesso mi trovo anche un po' con gli indici e pollici sulla scelta della scuola o cammino da intraprendere ma a me piece moltissimo sia la scuola mahayana nella sua completezza e filosofia ed anche la diversità culturale e praticità delle tecniche meditative della scuola vajrayana...qualcuno potrebbe aiutarmi a fare ordine mentale, chiarirmi le idee e schematizzare un percorso di insegnamento canonico sui sutra così da fare chiarezza cosicché da continuare lo studio senza nubi tra gli occhi?
     
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    Leggi l'inglese?
     
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    Ovvio, leggo molto inglese.

    Edited by Stefano09 - 27/2/2023, 07:25
     
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    OK allora aspettiamo che chi è competente risponda; probabilmente qualche indicazione in inglese potrebbe arrivare così si sa già in anticipo che puoi utilizzarla.
     
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    Capisco la complessità e la difficoltà in questione ed anche per questo motivo ho chiesto. Non cerco nozione enciclopedica perché andrei ulteriormente in confusione, volevo un quadro generale. Anche perché leggendo da diverse fonti ho potuto constatare che molti monaci provenienti dall'India hanno diffuso il buddhadharma attraverso l'importazione proprio dei sutra che sono stati tradotti ed anche col tempo reinterpretati in base alla cultura e tradizione del paese d'arrivo a scapito dell'insegnamento originale. Ne esistono a migliaia. Il buddismo zen prima e dopo Damo proveniente dalla cultura mahayana né è la piena prova ma anche la cultura tantrica assorbita dal buddhismo importata in Cina e infine in Tibet. Col finire di essere esportare ulteriormente in terra nipponica ecc ecc...Infine, penso che dalle parole scritte hai / avete potuto capire il mio livello di buddhismo e chiedevo solo un quadro generale anche perché ho visto che nel buddhismo non funge come le altre religioni dove il testo sacro è uno, completo, in un unico blocco con pochissimi testi qua e là. Per ultima cosa ho letto e meditato sui seguenti sutra: sutra del cuore, sutra del loto ed un'altro sutra riguardante la scuola zen che parlava dei 5 aggregati; formazioni mentali, parti del corpo e piaceri sensoriali ... Grazie per la considerazione.
     
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    Per quanto ne so, quello che cerchi non c'è. Forse sto proiettando lo stesso mio desiderio di avere un manuale con tutta la struttura, gli specchietti, gli alberi e i grafici con le connessioni ma a quanto ne so non esiste per una serie di motivi, e tutti buoni (poi vedrai che uscirà qualche risposta che ce ne darà il titolo :D)

    Questa letteratura è così immensa che persino i monaci non ci si raccapezzano. E difatti ogni tradizione ha creato i propri manuali raccogliendo i sutra per ordine tematico e ordinandoli. Questo lavoro è stato fatto da pensatori e maestri di vaglia, e poi come tutto il corpus scritturale di una tradizione si è evoluto, è stato controllato, emendato, integrato e così via. Per questi motivi possiamo ritenere affidabili i manuali di scuola. Un altro motivo del perché anche ammesso di avere il grafo con le connessioni questo non sarebbe utile sono le ripetizioni. Sono interminabili e mortalmente noiose. Nel Theravada perché spesso il Buddha ripeteva le stesse cose a uditori di volta in volta diversi, nel Mahayana per quella proliferazione verbale che gli è caratteristica. Se in un gran numero di testi si ripete che anche solo recitarne un verso si otterrano rinascite stratosferiche, e qualcuno ha scritto un manuale dove questo concetto sta al punto giusto ed eunuciato solo una volta tanto meglio. Intendo dire che capisco il tuo desiderio di dominare in qualche modo almeno l'organizzazione ma è inutile per l'immensità del compito che non riesce nemmeno ai monaci. Riesce a quei pochissimi di loro dalla mente enciclopedica e con le altre capacità necessarie a mettere in piedi manuali affidabili.

    Questo non vuole essere un giustificativo per la mia ignoranza che non ho alcun motivo di nascondere. Per poter dire che i riassunti e i manuali sono buoni occorrerebbe conoscere i testi originali, vedere come sono stati riassunti e controllare tutto. Non è roba per me. Però siccome alcuni manuali sono celebri e in uso da secoli mi pare logico pensare che questo lavoro sia stato fatto bene, possiamo salire direttamente sulle spalle dei maestri e guardare così un po' più lontano.

    Detto questo, con la domanda hai coperto pressoché tutto lo scibile, quindi cerco di suddividere. Per il Theravada ti ho testè caricato questo sul mio drive, quando mi dirai che l'hai scaricato lo elimino così non mi incasino io con troppe cose nel mio cloud.

    payutto

    Dopodiché c'è il classico

    Visuddhimagga

    E ci si potrebbe aggiungere una coppia di manuali, "Buddhismo, testi antichi" e "Buddhismo, testi sanscriti" ed. Mondadori, il primo per il Theravada, il secondo per il Mahayana. In realtà non sono proprio quello che vorresti ma sono antologie. Più tardi se riesco scansiono l'indice dei sutra. E' vero che mancano lo scopo di un testo tassonomico come quello che stai chiedendo ma se l'obiettivo è avere la sensazione che si ha sottomano il 90% di tutti gli argomenti direi che lo centrano bene.

    Poi il Mahayana.

    Che io sappia le due sistematizzazioni principali si trovano nel genere letterario lam.rim tibetano e nel corpus scritturale cinese delle due scuole multisistemiche T'ien-t'ai e Hua-yen. Entrambe le civiltà fornirono un contesto ideale per un lavoro di organizzazione globale. I tibetani che erano sostanzialmente nomadi con un abbozzo di organizzazione politica di punto in bianco decisero (ma ovviamente per motivi politici) di diventare una civiltà buddhista, quindi nel corso di qualche secolo produssero dei manuali che chiaramente riflettono la loro mentalità, in cui ci sono tutti i punti principali. Sono stati così elaborati e controllati che è sempre molto difficile ritrovare il sutra da cui è tratta la specifica affermazione o insegnamento.

    Sulla Cina: anzitutto avevano una civiltà evolutissima, secondo poi tutta la letteratura gli arrivò a ondate e in ordine sparso. Prima gli arrivò il Mahayana (certo, non solo) poi nel rintracciare le origini tradussero i sutra del Buddhismo antico. Data la loro forte tendenza a ordine e sistematizzazione e consapevoli della grossa confusione delle fonti ordinarono i sutra secondo criteri tipicamente loro. In questo caso quello che per noi sarebbe un percorso con una sequenza di nessi, corrisponderebbe a salti avanti e indietro nella loro tassonomia. Però c'è tutto. E' sicuro che esiste da qualche parte un'analisi della loro sistematizzazione ma è altrettanto sicuro che sul forum ci sono utenti che ti possono dire tutto meglio di me, che dovrei mettermi a cercare con risultati dubbi.

    In comune tra tibetani e cinesi c'è il fatto della forte impronta della loro specificità. La sola disposizione degli argomenti ne fa in un certo senso due Buddhismi diversi in cui i testi ci son tutti e rispettati fino alla virgola ma interiorizzati e quindi esposti in accordo alla loro mentalità. Basta tenerne conto, e non è difficile.

    Non resta che aspettare gli altri utenti e sono sicuro che avrai le indicazioni bibliografiche che ti servono.
     
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    Attraverso la tua risposta che da parte mia trovo difficoltosa da assimilare facilmente 😅🙃😊capisco l'impossibilità del mio desiderio...il buddismo è un argomento molto vario, ricco e profondo. Infine ho già scaricato il file sul tuo drive. Grazie 1000. Nel frattempo, nell'attesa riguardo l'aiuto di altri utenti, sul web ho trovato queste poche e semplici parole che potrebbero quel poco aiutare chi dopo me potrebbe trovarsi nella mia stessa situazione.

    Ecco👇🏻

    I testi sacri del Buddismo

    I testi sacri della dottrina Buddista (*) comprendono i tre canoni principali del Buddismo, suddivisi in base alla lingua degli scritti:

    Canone Pali
    Canone Cinese
    Canone Tibetano

    (*) I testi sacri del Buddismo sono denominati Tipitaka (Pali) o Tripitaka (Sanscrito), termine che letteralmente significa “i tre canestri”.

    Canone Pali
    Il Canone Pali rappresenta la più antica collezione di testi canonici buddisti.

    Tale canone, riferimento del Buddismo Theravada, si compone di tre Pitaka (termine che letteralmente significa “canestro, i tre canestri”):

    -Vinaya Pitaka (canestro della disciplina), con le regole di vita dei monaci;
    -Sutta Pitaka (canestro della dottrina), contenente gli insegnamenti impartiti dal Buddha;
    -Abhidhamma Pitaka (canestro di approfondimento del Sutta Pitaka).

    Canone Cinese
    Il Canone Cinese si compone di 2,184 testi, a cui vanno aggiunti 3,136 supplementi. Tali scritti sono raccolti in 85 volumi pubblicati in Giappone dal 1924 al 1929.

    Il Canone Tibetano
    Il Canone Tibetano comprende due raccolte distinte: il Kangyur (composto da 600 testi con discorsi del Gautama Buddha) ed il Tanjur (costituito da 3.626 testi tra commentari ed insegnamenti).

    Stampati originariamente in Tibetano, gli scritti furono tradotti in lingua sanscrita (all’epoca considerata una sorta di lingua universale, come fu il Latino nel Medioevo europeo) dai sovrani dell’Impero Kushan (*)

    (*) L’Impero Kushan o Impero Kusana (I al III secolo d.C.), fu un vasto impero che si estendeva dalla valle del Gange fino all’Asia centrale (comprendendo parte degli odierni Pakistan, Afghanista e Tagikistan).

    I testi tradotti furono poi inviati in Tibet e Cina da missionari Kushani e Persiani.
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    QUOTE (Stefano09 @ 2/27/2023, 01:11 PM) 
    Attraverso la tua risposta che da parte mia trovo difficoltosa da assimilare facilmente 😅🙃😊capisco l'impossibilità del mio desiderio...

    Questo mi dispiace, pensavo di aver tenuto la mia risposta molto sulle generali rispetto alla tua domanda che era precisa. La domanda mi ha fatto pensare che tu volessi l'organizzazione per temi con un certo dettaglio. Ma non è detta l'ultima parola, forse questo topic prenderà una direzione tale che ti potrà essere utile.

    C'entra poco ma mi ricordi un utente gallese che vive a Bergamo...
     
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    La tua risposta è stata un'ottima risposta, molto utile. Sono io che devo ancora ammaestrarmi nel linguaggio e nella dottrina. Dopotutto nella mia totale confusione ma anche col desiderio di ambientarmi mi sento come un gallese a Bergamo, ovvero un pesce fuor d'acqua.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 27/2/2023, 12:47) 
    Per quanto ne so, quello che cerchi non c'è. Forse sto proiettando lo stesso mio desiderio di avere un manuale con tutta la struttura, gli specchietti, gli alberi e i grafici con le connessioni ma a quanto ne so non esiste per una serie di motivi, e tutti buoni (poi vedrai che uscirà qualche risposta che ce ne darà il titolo :D)

    Questa letteratura è così immensa che persino i monaci non ci si raccapezzano. E difatti ogni tradizione ha creato i propri manuali raccogliendo i sutra per ordine tematico e ordinandoli. Questo lavoro è stato fatto da pensatori e maestri di vaglia, e poi come tutto il corpus scritturale di una tradizione si è evoluto, è stato controllato, emendato, integrato e così via. Per questi motivi possiamo ritenere affidabili i manuali di scuola. Un altro motivo del perché anche ammesso di avere il grafo con le connessioni questo non sarebbe utile sono le ripetizioni. Sono interminabili e mortalmente noiose. Nel Theravada perché spesso il Buddha ripeteva le stesse cose a uditori di volta in volta diversi, nel Mahayana per quella proliferazione verbale che gli è caratteristica. Se in un gran numero di testi si ripete che anche solo recitarne un verso si otterrano rinascite stratosferiche, e qualcuno ha scritto un manuale dove questo concetto sta al punto giusto ed eunuciato solo una volta tanto meglio. Intendo dire che capisco il tuo desiderio di dominare in qualche modo almeno l'organizzazione ma è inutile per l'immensità del compito che non riesce nemmeno ai monaci. Riesce a quei pochissimi di loro dalla mente enciclopedica e con le altre capacità necessarie a mettere in piedi manuali affidabili.

    Questo non vuole essere un giustificativo per la mia ignoranza che non ho alcun motivo di nascondere. Per poter dire che i riassunti e i manuali sono buoni occorrerebbe conoscere i testi originali, vedere come sono stati riassunti e controllare tutto. Non è roba per me. Però siccome alcuni manuali sono celebri e in uso da secoli mi pare logico pensare che questo lavoro sia stato fatto bene, possiamo salire direttamente sulle spalle dei maestri e guardare così un po' più lontano.

    Detto questo, con la domanda hai coperto pressoché tutto lo scibile, quindi cerco di suddividere. Per il Theravada ti ho testè caricato questo sul mio drive, quando mi dirai che l'hai scaricato lo elimino così non mi incasino io con troppe cose nel mio cloud.

    payutto

    Dopodiché c'è il classico

    Visuddhimagga

    E ci si potrebbe aggiungere una coppia di manuali, "Buddhismo, testi antichi" e "Buddhismo, testi sanscriti" ed. Mondadori, il primo per il Theravada, il secondo per il Mahayana. In realtà non sono proprio quello che vorresti ma sono antologie. Più tardi se riesco scansiono l'indice dei sutra. E' vero che mancano lo scopo di un testo tassonomico come quello che stai chiedendo ma se l'obiettivo è avere la sensazione che si ha sottomano il 90% di tutti gli argomenti direi che lo centrano bene.

    Poi il Mahayana.

    Che io sappia le due sistematizzazioni principali si trovano nel genere letterario lam.rim tibetano e nel corpus scritturale cinese delle due scuole multisistemiche T'ien-t'ai e Hua-yen. Entrambe le civiltà fornirono un contesto ideale per un lavoro di organizzazione globale. I tibetani che erano sostanzialmente nomadi con un abbozzo di organizzazione politica di punto in bianco decisero (ma ovviamente per motivi politici) di diventare una civiltà buddhista, quindi nel corso di qualche secolo produssero dei manuali che chiaramente riflettono la loro mentalità, in cui ci sono tutti i punti principali. Sono stati così elaborati e controllati che è sempre molto difficile ritrovare il sutra da cui è tratta la specifica affermazione o insegnamento.

    Sulla Cina: anzitutto avevano una civiltà evolutissima, secondo poi tutta la letteratura gli arrivò a ondate e in ordine sparso. Prima gli arrivò il Mahayana (certo, non solo) poi nel rintracciare le origini tradussero i sutra del Buddhismo antico. Data la loro forte tendenza a ordine e sistematizzazione e consapevoli della grossa confusione delle fonti ordinarono i sutra secondo criteri tipicamente loro. In questo caso quello che per noi sarebbe un percorso con una sequenza di nessi, corrisponderebbe a salti avanti e indietro nella loro tassonomia. Però c'è tutto. E' sicuro che esiste da qualche parte un'analisi della loro sistematizzazione ma è altrettanto sicuro che sul forum ci sono utenti che ti possono dire tutto meglio di me, che dovrei mettermi a cercare con risultati dubbi.

    In comune tra tibetani e cinesi c'è il fatto della forte impronta della loro specificità. La sola disposizione degli argomenti ne fa in un certo senso due Buddhismi diversi in cui i testi ci son tutti e rispettati fino alla virgola ma interiorizzati e quindi esposti in accordo alla loro mentalità. Basta tenerne conto, e non è difficile.

    Non resta che aspettare gli altri utenti e sono sicuro che avrai le indicazioni bibliografiche che ti servono.

    Risposta magistrale. Grazie, come al solito, per il pdf offerto :D
     
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    QUOTE (Ruhan @ 2/28/2023, 03:32 AM) 
    Risposta magistrale. Grazie, come al solito, per il pdf offerto :D

    Grazie a te :)
     
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