Il "segreto" nel Tantra buddhista tibetano

... o almeno in parte del Buddhismo tibetano!

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    QUOTE (amfra1 @ 3/10/2023, 08:22 PM) 
    Ma nel tantra buddhista si può parlare di fisiologia "sottile"? Mi spiego. Nei forum internazionali Dharma Wheel e Dhamma Wheel alcuni utenti affermano che parlare di "sottile" sia un'incomprensione derivata dalla teosofia e in realtà chakra e nadi sarebbero da intendere come del tutto materiali. I chakra non sarebbero altro che luoghi del corpo umano importanti per il sistema circolatorio, nervoso e credo qualche altro. Punti precisi individuabili tramite l'anatomia moderna e che non rimandano ad alcuna dimensione a metà tra la materia e la mente. Il tutto sarebbe materialistico.

    A quanto ho capito è così in parte. I venti sottili che fluiscono nelle nadi dovrebbero essere costituiti da enti fisici a tutti gli effetti. C'è il problema che non esiste al momento alcuna loro evidenza o anche solo sospetto, ai mezzi di indagine che abbiamo. Ci sarebbe qualche argomento a sostegno dell'affermazione che se davvero fossero fisici probabilmente li avremmo scoperti. Ma questo vale per noi barbari occidentali :D Più interessante è come si inquadrano nella tradizione e in questo senso non c'è quasi dubbio che si tratti del mondo fisico. Due argomenti che mi vengono in mente sono questi:

    1) Sempre secondo tradizione, la rinascita in una terra pura presenta da un lato le condizioni perfette per la pratica. Ma dall'altro lato ci si resta per tempi lunghissimi, perché nelle terre pure non c'è il Tantra. E i buddha non lo insegnano perché gli esseri che vivono nelle terre pure non hanno il corpo umano quindi non hanno le nadi e tutta l'infrastruttura fisica per sviluppare la mente di chiara luce, il corpo illusorio, etc. Serve proprio una base fisica per il Tantra. Tanto è vero che se pure ciascuno ha la sua via, molti praticanti nelle terre pure, a un certo punto praticano per avere la rinascita umana del continente meridionale, proprio perché con il corpo di noi umani ci si può illuminare in una sola vita. E a proposito del continente meridionale...

    2) Giusto per chi non lo sapesse, ci sono quattro tipologie di umani, uno per "continente". Sono descritti simili a noi; se potessimo spostarci sui loro pianeti ci potremmo vedere a vicenda. Di passaggio trovo molto convincente l'ipotesi che ci possano essere umani come noi e noi come loro. Nel Cambriano l'evoluzione ha "provato" diversi di piani anatomici e ne sono rimasti sicuramente di meno (per i curiosi: cercate "hallucigenia" e sorprendetevi). Forse gli altri umani avranno sei dita, saranno un po' più piccoli o grandi di noi per la poco diversa gravità, eccetera. Ma probabilmente si tratta dello stesso fenomeno storico di culture diverse che non potevano mai incontrarsi e hanno sviluppato armi e manufatti simili, salvo gridare all'inseminazione aliena :D Molto difficile che si possa fare meglio di una lancia in selce per tagliare. Ma è solo la mia immaginazione, possiamo benissimo prendere i quattro tipi umani in senso metaforico di quel tipo di essere "centrale" che è a poca distanza dal sublime e dall'orribile. La rinascita negli altri tre continenti è considerata non preziosa per due motivi. Uno, quello di questo discorso, è che quel tipo fisico non ha le nadi e per il tipo di vita che fanno quegli umani non possono capire il Dharma. Anche se avessero il Dharma, e in qualche raro caso possono capirlo, non possono praticare il Tantra.

    Essenzialmente per questo, a quanto capisco i venti esistono fisicamente mentre le nadi potrebbero essere solo "indicatori di direzione" e allo stesso modo i chakra potrebbero essere solo dei "gomitoli"; entrambi potrebbero non esistere come enti fisici allo stesso modo dei venti. Potrebbero essere dei plessi ideali utili alla memoria e alla visualizzazione per avere la mappa mentale di dove succedono le cose. Boh... probabilmente sta tutto scritto e si potrebbe dare un'occhiata. Non me ne sono mai interessato, confesso.

    Su quello che dicevano su Dharmawheel, non so, ma conoscendo quanti studiosi e praticanti ci sono lì, le stupidaggini vengono "fixate" alla svelta: ovvero sì, "sottile" sarà fuorviante ma non credo così tanto. Fosse invalso "immateriale" o aggettivi simili capirei, ma nella cosmologia esiste l'elemento etere che è gerarchicamente più "sottile" dell'aria. E come vedi non riesco a evitare l'aggettivo, magari c'è ma non mi viene in mente.
     
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    Il motivo principale del segreto nel Tantra è semplice. Il segreto serve a proteggere un praticante che fa delle pratiche che non sarebbero capite dal suo contesto culturale o comunitario. Ad esempio: avere una consorte tantrica sarebbe assolutamente un segreto per un monaco, perché - anche se fosse altamente realizzato e qualificato ad averla - non sarebbe comunque compreso nel suo contesto comunitario; mentre non è un segreto per un ngakpa o un capofamiglia.

    Fare certi tipi di pratiche tantriche era un segreto nel momento in cui il Tantra era un fenomeno minoritario praticato in ambienti hinayana o mahayana (o nell'Induismo in ambienti sopratutto vedici). Ma cessa di essere un segreto quando diventa un fenomeno maggioritario. Semplicemente perché diventando un fenomeno maggioritario viene capito e supportato, ed il praticante non viene pertanto ostracizzato o considerato degenerato.

    Poi ci sono motivazioni e fattori secondari che possono giustificare il motivo per cui la pratica tantrica è spesso associata ad un qualche tipo di segretezza; ad esempio il fatto che la riservatezza non disperde potere.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 10/3/2023, 21:40)
    CITAZIONE (amfra1 @ 3/10/2023, 08:22 PM) 
    Ma nel tantra buddhista si può parlare di fisiologia "sottile"? Mi spiego. Nei forum internazionali Dharma Wheel e Dhamma Wheel alcuni utenti affermano che parlare di "sottile" sia un'incomprensione derivata dalla teosofia e in realtà chakra e nadi sarebbero da intendere come del tutto materiali. I chakra non sarebbero altro che luoghi del corpo umano importanti per il sistema circolatorio, nervoso e credo qualche altro. Punti precisi individuabili tramite l'anatomia moderna e che non rimandano ad alcuna dimensione a metà tra la materia e la mente. Il tutto sarebbe materialistico.

    A quanto ho capito è così in parte. I venti sottili che fluiscono nelle nadi dovrebbero essere costituiti da enti fisici a tutti gli effetti. C'è il problema che non esiste al momento alcuna loro evidenza o anche solo sospetto, ai mezzi di indagine che abbiamo. Ci sarebbe qualche argomento a sostegno dell'affermazione che se davvero fossero fisici probabilmente li avremmo scoperti. Ma questo vale per noi barbari occidentali :D Più interessante è come si inquadrano nella tradizione e in questo senso non c'è quasi dubbio che si tratti del mondo fisico. Due argomenti che mi vengono in mente sono questi:

    1) Sempre secondo tradizione, la rinascita in una terra pura presenta da un lato le condizioni perfette per la pratica. Ma dall'altro lato ci si resta per tempi lunghissimi, perché nelle terre pure non c'è il Tantra. E i buddha non lo insegnano perché gli esseri che vivono nelle terre pure non hanno il corpo umano quindi non hanno le nadi e tutta l'infrastruttura fisica per sviluppare la mente di chiara luce, il corpo illusorio, etc. Serve proprio una base fisica per il Tantra. Tanto è vero che se pure ciascuno ha la sua via, molti praticanti nelle terre pure, a un certo punto praticano per avere la rinascita umana del continente meridionale, proprio perché con il corpo di noi umani ci si può illuminare in una sola vita. E a proposito del continente meridionale...

    2) Giusto per chi non lo sapesse, ci sono quattro tipologie di umani, uno per "continente". Sono descritti simili a noi; se potessimo spostarci sui loro pianeti ci potremmo vedere a vicenda. Di passaggio trovo molto convincente l'ipotesi che ci possano essere umani come noi e noi come loro. Nel Cambriano l'evoluzione ha "provato" diversi di piani anatomici e ne sono rimasti sicuramente di meno (per i curiosi: cercate "hallucigenia" e sorprendetevi). Forse gli altri umani avranno sei dita, saranno un po' più piccoli o grandi di noi per la poco diversa gravità, eccetera. Ma probabilmente si tratta dello stesso fenomeno storico di culture diverse che non potevano mai incontrarsi e hanno sviluppato armi e manufatti simili, salvo gridare all'inseminazione aliena :D Molto difficile che si possa fare meglio di una lancia in selce per tagliare. Ma è solo la mia immaginazione, possiamo benissimo prendere i quattro tipi umani in senso metaforico di quel tipo di essere "centrale" che è a poca distanza dal sublime e dall'orribile. La rinascita negli altri tre continenti è considerata non preziosa per due motivi. Uno, quello di questo discorso, è che quel tipo fisico non ha le nadi e per il tipo di vita che fanno quegli umani non possono capire il Dharma. Anche se avessero il Dharma, e in qualche raro caso possono capirlo, non possono praticare il Tantra.

    Essenzialmente per questo, a quanto capisco i venti esistono fisicamente mentre le nadi potrebbero essere solo "indicatori di direzione" e allo stesso modo i chakra potrebbero essere solo dei "gomitoli"; entrambi potrebbero non esistere come enti fisici allo stesso modo dei venti. Potrebbero essere dei plessi ideali utili alla memoria e alla visualizzazione per avere la mappa mentale di dove succedono le cose. Boh... probabilmente sta tutto scritto e si potrebbe dare un'occhiata. Non me ne sono mai interessato, confesso.

    Su quello che dicevano su Dharmawheel, non so, ma conoscendo quanti studiosi e praticanti ci sono lì, le stupidaggini vengono "fixate" alla svelta: ovvero sì, "sottile" sarà fuorviante ma non credo così tanto. Fosse invalso "immateriale" o aggettivi simili capirei, ma nella cosmologia esiste l'elemento etere che è gerarchicamente più "sottile" dell'aria. E come vedi non riesco a evitare l'aggettivo, magari c'è ma non mi viene in mente.

    W. reich l'etere lo ha descritto e sembra che ne abbia scientificamenrte provato l'esistenza e studiato la sua influenza in generale sia terrestre che in correlazione con l'universo...La particella la chiamava bione e ci sono anche foto e studi su quella che chiamò orgonomia.Come autore è ricercatore è ritenuto come colui che ha gettato un ponte culturale fra occidente e oriente anche se non lo ha mai "confessato" :lol: Nel senso che ha avuto un approccio scientifico nei confronti di tematiche "scomode" hai tempi...e ancora oggi in parte.

    CITAZIONE (**Destiny** @ 11/3/2023, 00:13)
    Il motivo principale del segreto nel Tantra è semplice. Il segreto serve a proteggere un praticante che fa delle pratiche che non sarebbero capite dal suo contesto culturale o comunitario. Ad esempio: avere una consorte tantrica sarebbe assolutamente un segreto per un monaco, perché - anche se fosse altamente realizzato e qualificato ad averla - non sarebbe comunque compreso nel suo contesto comunitario; mentre non è un segreto per un ngakpa o un capofamiglia.

    Fare certi tipi di pratiche tantriche era un segreto nel momento in cui il Tantra era un fenomeno minoritario praticato in ambienti hinayana o mahayana (o nell'Induismo in ambienti sopratutto vedici). Ma cessa di essere un segreto quando diventa un fenomeno maggioritario. Semplicemente perché diventando un fenomeno maggioritario viene capito e supportato, ed il praticante non viene pertanto ostracizzato o considerato degenerato.

    Poi ci sono motivazioni e fattori secondari che possono giustificare il motivo per cui la pratica tantrica è spesso associata ad un qualche tipo di segretezza; ad esempio il fatto che la riservatezza non disperde potere.

    Destiny un libro sul tantra che comprenda anche i chakra con elementi pratici me lo potresti consigliare se puoi?
     
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    Il libro "la via del Tantra" di Lama Yesce mi ha entusiasmato, adesso sto cercando un maestro tantrico che mi guidi sino all' iniziazione.
    Sapete indicarmi il nome di un maestro tantrico buddhista?
     
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    QUOTE (Carlo.Mereu @ 3/17/2023, 07:01 PM) 
    Il libro "la via del Tantra" di Lama Yesce mi ha entusiasmato, adesso sto cercando un maestro tantrico che mi guidi sino all' iniziazione.
    Sapete indicarmi il nome di un maestro tantrico buddhista?

    La risposta è "dipende". Con sicurezza tutti i maestri residenti nei centri italiani, di origine asiatica (i maestri intendo) hanno almeno qualche lignaggio per la benedizione della divinità che fa capo al relativo lignaggio e possono conferirlo. Se un certo maestro decida di conferire l'iniziazione è tutt'altro paio di maniche ma a Pomaia trovi direttamente il calendario eventi sul sito. Anche altri centri organizzano eventi in cui viene conferita qualche iniziazione, quasi sempre la benedizione della divinità.

    La mia risposta dovrebbe finire qui ma come sempre non so resistere e dato che adoro il gossip, nel corso degli anni qualcosa alle orecchie arriva. Intanto, faccio l'ipotesi che il movente sia serio e che nel caso al massimo manchi un po' di informazione. In questo caso, per la vera e propria iniziazione esistono tre requisiti di base, che si trovano su qualsiasi testo ma presuppongono in media diversi anni di pratica sulla vita dei sutra. Certo, la rinascita potrebbe esistere davvero e ci sono persone che in capo a 1-2 anni sembra abbiano solo studiato il Dharma in vita loro. Uno lo conosco di persona e se venissi a sapere che si è impegnato nella IV classe del Tantra nella tradizione gelug.pa, la più rigorosa, penserei che sia uno step assolutamente naturale per il suo percorso. Ma sono eccezioni.

    Anche restando nella media ci sono impegni quotidiani che secondo me sono gestibili solo con una grande memoria e capacità di concentrazione. Diventa anche difficile poter organizzare un viaggio o stare a contatto con gente per più di mezza giornata a meno appunto di una grande memoria e capacità di concentrazione che consente di fare le pratiche quotidiane anche se dall'esterno si vede una persona del tutto normale. C'è davvero un impatto sulla vita quotidiana. Che per un praticante serio è una benedizione e non solo non gli pesa ma è quello che vuole fare con tutta l'anima. Ma ci sono anche quelli che si sono pentiti e si trovano a essere obbligati a fare qualcosa in cui forse nemmeno più credono. Se si accetta la prospettiva del Tantra il contraltare per una via rapidissima all'illuminazione è il rischio di cadute. Se si saltano le pratiche per oltre 3 gg c'è tutto un ambaradan da fare, e se si abbandona tutto senza porre rimedio si dice che la rinascita non sia buona, più esattamente una delle peggiori. Esattamente come quelle operazioni finanziarie ad alto rischio o tutte le situazioni in cui ci sono grandi conseguimenti ma con grandi rischi.

    Atisha disse che trovava facile rispettare i 200 e passa voti del monaco, possibile rispettare quelli di bodhisattva, impossibile quelli del Tantra. Si può appunto sempre rimediare ma è un tira e molla continuo per persone dai nervi dharmici di acciaio :D

    Per questo ho fatto l'ipotesi che la motivazione fosse seria e si creda nell'intero panorama del sentiero. Se non ci si crede si può fare quello che si vuole tanto non abbiamo prove di cosa ci sia dopo la morte.

    Strada molto più sensata è prendere le benedizioni della divinità, chiedendo prima alla segreteria del centro se ci sono impegni e valutando se si è convinti di riuscire a mantenerli. Di solito sono fattibilissimi in max 5 min al giorno e il risultato della benedizione è la creazione di un forte legame karmico che nelle vite successive farà ritrovare il Dharma e una vita serena e "conductive" (non so come si dice in Italiano, LOL). Penso sia la cosa più saggia e quando credevo a 'ste cose mi è capitato di esserci. Ne sono contento, sono stati momenti molto belli ed è un'atmosfera "da provare". Del resto è praticamente impossibile frequentare un centro buddhista tibetano per oltre 2 anni senza aver partecipato a una benedizione di qualche divinità, se non altro per curiosità.

    Edited by swami chandraramabubu sfigananda - 3/18/2023, 04:20 PM
     
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    CITAZIONE (Carlo.Mereu @ 17/3/2023, 19:01) 
    Il libro "la via del Tantra" di Lama Yesce mi ha entusiasmato, adesso sto cercando un maestro tantrico che mi guidi sino all' iniziazione.
    Sapete indicarmi il nome di un maestro tantrico buddhista?

    In Italia potresti rivolgerti a Shartrul Rinpoche del centro Milarepa di Torino
     
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    Chiedo scusa, non ho scritto abbastanza perché non volevo disturbare, io ho preso rifugio nel monastero di Santacittarama nel 2014, ho seguito i theravada per molti anni, poi ad un ritiro gheleg ho conosciuto la mia attule fidanzata e mi sono interessato anche al buddismo tibetano, ho fatto l' adc della meditazione a all istituto ILTL di pomai e poi alla scoperta del buddhismo sempre a pomai.
    Sono più portato per i ritiri intensivi piuttosto che per lo studio delle scritture, ora dall' ILTK mi propongo altri 4 anni di studio con il basic program e poi altri altri anni di studio con il master program per poi forse avere l'opportunità di avere l'iniziazione tantrica.....
    Lama Yesce spiega molto bene quali sono a suo avviso i requisiti minimi per poter praticare il tantra e io credo di averli raggiunti più o meno, sicuramente ho qualche ancora qualche lacuna ma sono quasi 10 anni che medito regolarmente per almeno 2 ore al giorno per non parlare dei ritiri intensivi che ho portato a termine.
    Cerco un Lama autorevole per chiedergli consiglio....
    Lama Michel non mi può aiutare per ora perché ha tanti impegni e i maestri dell' ILTK sono quasi irraggiungibili perché c'è un "filtro" tra me e loro.
     
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    QUOTE (Carlo.Mereu @ 3/18/2023, 08:20 AM) 
    Sono più portato per i ritiri intensivi piuttosto che per lo studio delle scritture, ora dall' ILTK mi propongo altri 4 anni di studio con il basic program e poi altri altri anni di studio con il master program per poi forse avere l'opportunità di avere l'iniziazione tantrica.....

    Se te l'hanno messa in questi termini non mi sembra del tutto corretto anzi per niente. Metto molto le mani avanti perché credo che a Pomaia siano persone serie ma non è possibile subordinare un percorso di questo genere ad aver frequentato corsi istituzionali. Ho sentito più volte raccomandare ai maestri di non far crescere troppo i centri, e da mezze parole udite penso che intendessero la possibilità di dinamiche di questo tipo. Sono sicuro che sono previste eccezioni per "autodidatti" altrimenti non crederebbero al karma che proprio lì viene insegnato.

    In casi del genere (ma che non riguardano il Dharma) io ho sempre chiesto di essere valutato da chi doveva decidere a prescindere dal titolo che peraltro quasi sempre avevo. Se pensi di avere i requisti e il desiderio di percorrere questa strada ci vuole meno tempo a fissare un appuntamento con il maestro il quale dalla vostra conversazione capirà come consigliarti. Tra basic e master passano anni, e cifre a dir poco impegnative e non credo che chiedendo un appuntamento, pur con tutti i filtri del mondo te lo daranno dopo 5 anni che poi è la durata di questo cursus studiorum, e cifre dell'ordine delle parecchie centinaia di euro. Se poi si mettono di traverso perché capiscono cosa vuoi fare (e non ci voglio credere) forse non è il contesto adatto a un percorso di questo genere. E' vero che secondo tradizione per l'iniziazione si dovrebbe offrire al maestro un terzo di tutto quel che si possiede ma una persona di condizione media in relazione al costo degli studi a Pomaia credo non sia troppo lontana da questa situazione :D

    Dato che il centro è gelug.pa, non ti resta che diventare un campione di dibattito e far vedere al maestro chi sei (si scherza eh, lo so che non è una gara).

    L'ho detto SE all'inizio? Dopo controllo :D
     
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    In pratica c'è discriminazione per chi come me ha fatto tanti anni con i theravada, come se tutto il mio impegno nella meditazione vipassana non avesse valore per i coordinatori dell ILTK (non credo che i due maestri residenti la pensino allo stesso modo)
    Credo che se non trovo un maestro tantrico sarò costretto ad appostarmi tra gli alberi ed aspettare di poter vedere un maestro di Pomaia per avvicinarlo e fargli delle domande 😂
     
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    QUOTE (Carlo.Mereu @ 3/18/2023, 08:54 AM) 
    In pratica c'è discriminazione per chi come me ha fatto tanti anni con i theravada, come se tutto il mio impegno nella meditazione vipassana non avesse valore per i coordinatori dell ILTK (non credo che i due maestri residenti la pensino allo stesso modo)
    Credo che se non trovo un maestro tantrico sarò costretto ad appostarmi tra gli alberi ed aspettare di poter vedere un maestro di Pomaia per avvicinarlo e fargli delle domande 😂

    Su questo se ne può parlare. Il Theravada è molto lontano dal Tantra e tra i suoi doveri istituzionali il maestro deve valutare se il discepolo ha i requisiti. Oggi sono stati così allentati che in linea di massima non c'è incompatibilità tra il tuo vissuto e un percorso nel Tantra. Non è sempre stato così. Ma resta che il praticante tantrico ha sviluppato la rinuncia al samsara, la bodhicitta e ha la visione filosofica di una delle due scuole superiori, che il Theravada non riconosce; chiaramente non si tratta di sostenere un esame di filosofia buddhista ma di essere convinti che solo con la visione della realtà delle due scuole superiori si può realizzare lo stato di buddha onnisciente cosa che non potrebbe avvenire essendo convinti che solo una o entrambe delle prime due scuole siano la sola prospettiva corretta. Quindi queste sono cose che devi chiarirti tu prima di ogni altro. Da questo punto di vista uno può avere anche le realizzazioni degli stati meditativi più profondi ma senza una convinzione almeno approssimativa della correttezza del punto di vista Yogachara e/o Madhyamaka non si diventa buddha onniscienti e il Tantra non ha nessunissimo senso.

    In questa ottica, l'idea di subordinare l'accesso al Tantra ad aver fatto un certo percorso di studi non è irragionevole. Lo diventa se ci si mette di traverso come unico modo per permettere al discepolo di coltivare la relativa aspirazione. E questo non so se accade. So che a Pomaia c'è l'equivalente delle borse di studio e praticanti seri ma con pochi mezzi possono frequentare i corsi a titolo praticamente gratuito. Questa è un'opzione che potresti prendere seriamente in considerazione, sarebbe utile prima di tutto a te; teoricamente un potenziale praticante del Tantra dovrebbe gettarsi a capofitto in un'occasione così produttiva per le proprie aspirazioni. Se però uno appartiene alla categoria di persone che ritiene la pratica sempre superiore a qualsiasi teoria e che questa sia una specie di zavorra, sarebbe il caso di ripensare tutto questo. E' chiaro che chiunque ha dei percorsi preferenziali ma non devono essere un alibi per non conoscere il resto.

    Sul cercare un maestro io la prenderei un po' più "easy". Anzitutto personalmente non ritengo tutti i maestri che ora vivono in Italia persone da cui cercherei un'iniziazione del Tantra buddhista. Dato che è previsto che anche il discepolo esamini il maestro, onestamente se stessi valutando una cosa del genere, avrei dei dubbi su qualcuno. Quindi mettersi a cercare ad alzo zero perché l'obiettivo è l'iniziazione è una cosa che non farei. Si dice che se il desiderio è sincero, il karma di incontrare il maestro giusto maturerà, e che dire, spero per te che sia vero. Nel frattempo personalmente io sarei molto cauto e mi prenderei il tempo che serve. Se non sarà in questa vita, sarà in una delle prossime vicine.
     
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    CITAZIONE (Carlo.Mereu @ 18/3/2023, 08:20) 
    Chiedo scusa, non ho scritto abbastanza perché non volevo disturbare, io ho preso rifugio nel monastero di Santacittarama nel 2014, ho seguito i theravada per molti anni, poi ad un ritiro gheleg ho conosciuto la mia attule fidanzata e mi sono interessato anche al buddismo tibetano, ho fatto l' adc della meditazione a all istituto ILTL di pomai e poi alla scoperta del buddhismo sempre a pomai.
    Sono più portato per i ritiri intensivi piuttosto che per lo studio delle scritture, ora dall' ILTK mi propongo altri 4 anni di studio con il basic program e poi altri altri anni di studio con il master program per poi forse avere l'opportunità di avere l'iniziazione tantrica.....
    Lama Yesce spiega molto bene quali sono a suo avviso i requisiti minimi per poter praticare il tantra e io credo di averli raggiunti più o meno, sicuramente ho qualche ancora qualche lacuna ma sono quasi 10 anni che medito regolarmente per almeno 2 ore al giorno per non parlare dei ritiri intensivi che ho portato a termine.
    Cerco un Lama autorevole per chiedergli consiglio....
    Lama Michel non mi può aiutare per ora perché ha tanti impegni e i maestri dell' ILTK sono quasi irraggiungibili perché c'è un "filtro" tra me e loro.

    Lama Shatrul a Torino, Lama Luigi a Brescia, se vuoi rimanere nell’ambito del Buddhismo Tibetano. Altrimenti in Europa ci sono buoni Lama all’estero, ad esempio Francia e Germania.
     
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    Anche gheshe Wangchuk a Roma è persona altissimamente affidabile e qualificatissima. Per sua scelta non dà iniziazioni pur avendo tutti i lignaggi standard ma parla inglese, è facilmente raggiungibile nel senso che non ha una segreteria di sbarramento e basta chiedere appuntamento per parlarci (il vantaggio di un centro piccolo e relativa segreteria dal volto umano :D). Se la cosa è linguisticamente complicata si può chiedere quando è disponibile l'interprete.

    Come dicevo ha scelto di non dare iniziazioni ma sicuramente un buon consiglio non lo negherà a nessuno.
     
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