Buddhismo Italia Forum

Posts written by Y. Chakra

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    CITAZIONE (Non. Io @ 22/9/2022, 19:51) 
    CITAZIONE (Y. Chakra @ 22/9/2022, 19:49) 
    Predestinato nel senso di questioni di sangue?

    No, non penso di sangue..non so in che base vengano scelti gli eletti.

    E chi lo saprebbe?
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    CITAZIONE (Non. Io @ 22/9/2022, 19:46) 
    C'è una predestinazione alla buddhità che può essere assecondato o meno, comunque. Chi non è predestinato può meditare finché vuole ma non si libererà in questa vita.

    Predestinato nel senso di questioni di sangue?
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    CITAZIONE (Parvatah @ 22/9/2022, 19:33) 
    Ti invito a riscrivere il titolo e a riformulare la provocazione in modo più costruttivo, grazie

    In modo che si capisca :lol:
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    Lui parlava di occidentali non Tibetani mi pare.
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    Ma perchè se vai ad un ritiro di Chenrezig da Lama Zopa ti pare che fanno!?
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 21/9/2022, 23:50) 
    CITAZIONE (**Destiny** @ 9/21/2022, 10:24 PM) 
    Dedicato a tutti i seguaci della non-via non-duale

    Ma anche ai gelug avanzatissimi ma tanto avanzatissimi. Come sempre mi sono pescato la tradizione più "cautelativa" in cui lo yidam è previsto ma non per tutti e sicuramente in uno stadio avanzato del percorso. Personalmente se la rinascita è vera e quindi come minimo tra una quarantina di vite quando si porrà l'eventuale problema dello yidam dell'essere che "sarò"... ebbene spero di non averlo mai e che il maestro mi dica che per il me che sarò non è (o sarà) indicato. Perché vorrà dire che ce la "potrò" fare con le mie forze, che è un tema che sento molto e mi tocca molto. Ho sempre ammirato i grandi artisti e i grandi in qualsiasi campo che alla fine sono bastati sempre a loro stessi. Ovviamente non mi faccio alcun problema a chiedere aiuto se mi serve e da questo punto di vista penso di essere completamente privo di forme malate di orgoglio. Ma comunque sperò di essere qualcosa di simile a quello che è stato Wagner nella musica, completamente autodidatta.

    Non ho capito, tu vuoi farcela con le tue forze senza uno yidam?
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    Ora fanno pure i mantra buddisti "più forti"

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    Neanche ci sta tutta sta enfasi sui mantra nei centri, una Cs che nn capirò mai a che servano le due girate di mala. Sarà che vogliono la sessione di Avalokitesvara abbastanza breve che ognuno possa tornare a casa, che siamo tutti così impegnati.
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    CITAZIONE (Y. Chakra @ 21/9/2022, 15:04) 
    When we consider all the great masters of the Indian and Tibetan traditions, we find that in every case, their accomplishment came about through their practice of a yidam.

    They chose a deity and guarded that practice like their very life force, and on the basis of that complete commitment to the path of deity yoga, they practised the stage of generation, the stage of completion, and integrated these arriving at their final realisation of complete accomplishment and enlightenment.


    But nowadays there are people who say, “Oh, what a lot of bother! Deities and mantra, I hate all that. I’m just going to meditate.”

    And they sit there, and close their eyes, and that’s what they call practice.

    They say, “I just want to do effortless meditation.”

    But as Dilgo Khyentse Rinpoche said, “Although there are people like that, I’ve not seen them gaining any sign of attainment.”


    In one of the texts of Ratna Lingpa’s cycle of Vajrakilaya practice, there is a passage which recounts how on one occasion Yeshe Tsogyal asked Guru Rinpoche about the nature of kyérim practice.

    “Do we really need a yidam deity?”, she questioned. Guru Rinpoche replied, “If there is no yidam, where is the source of siddhis? Without siddhi, how could there be enlightenment?”


    In fact, if we look at the great masters of the Indian and Tibetan traditions of Vajrayana practice, we find there is no-one who did not meditate upon a yidam deity.

    In the Nyingmapa school, all the great vidyadharas have had a main yidam deity which they practiced. If their practice was of a peaceful deity, it was almost always Vajrasattva.

    If it was a wrathful deity, it was almost always Vajrakilaya. Guru Rinpoche and Vimalamitra themselves attested to the fact that Vajrakilaya was their yidam deity.


    Nowadays however, the Nyingmapas are perhaps the worst when it comes to practising a yidam on a daily basis.

    When Jamyang Khyentse Chökyi Lodrö was giving the Rinchen Terdzö empowerment, he scolded us as Nyingmapa practitioners and said,

    “You Nyingmapas don’t do any kind of regular daily practice.

    You don’t even say the Sampa Lhundrupma prayer; you just lie around all day!

    We Sakyapas must do the path empowerment practice of Hevajra every day , which takes about two or three hours.

    You don’t do anything. You just lie around. You don’t do any kind of regular practice.”


    He said to us, “If you want yidam deities, you Nyingmapas have more than anybody.”

    He showed us all the texts of the Rinchen Terdzö, which consists of dozens and dozens of volumes, and said,

    “This is filled with sadhanas of the three roots—lama, yidam and dakini—but none of you practises any of them.”


    What he said was true. Perhaps the reason is that so many of us in the Nyingma tradition place great emphasis on the Dzogchen tradition and its effortlessness.

    Often we make the mistake of just paying lip service to effortlessness, while really just being kind of lazy.


    Look at someone like Kyabje Dilgo Khyentse Rinpoche.

    No-one would question that his realisation was higher than anyone’s, and yet day and night he would recite prayers and mantras and do his practice.

    And he was inseparable from Vimalamitra!

    Look at the kind of effort that he put into his practice.


    Then there are others who just don’t do very much of that at all.

    They just sit there with their mouths open.


    On one occasion, I asked Dilgo Khyentse Rinpoche, “Is it necessary for someone with realization to recite prayers and mantras?”

    And he replied,

    “Someone who has that kind of realisation is like space.

    What harm could recitation possibly do to space?”And he continued,

    “To recite even a single mani mantra, or to recite the Vajra Guru mantra a few times, is only going to help. It’s not going to hurt, is it?”

    http://tibetanbuddhistencyclopedia.com/en/...php?title=Yidam

    Edited by Y. Chakra - 21/9/2022, 15:55
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    Swami ma lo dici tu che hai amici di dx, dovresti essere più attento perchè è proprio della dx l'esoterismo "gyalpo". Dovremmo proteggerci in maniera scaltra tutto qui. Abbiamo la cultura loro no. Alla fine ci si tira addosso influenze astrologiche negative perchè di Buddha occidentali nn ce ne stanno e manco di pratiche occidentali da fare in inverno quando l'oscurità è maggiore...cm facevano i romani. Io mi preoccuperei.

    L'oscurità astrale ci sta e i lama gelupa in Mongolia a fare i bimbi con yamantaka, sempre che sia vero, lo sanno bn. Magia quindi. Non per nnt venivano certi in occidente pensando che noi fossimo demoni.. Solo superstizione o sanno benissimo che nn abbiamo mezzi per la protezione.
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    CITAZIONE (sa_su_ke @ 11/8/2022, 10:40) 
    Ho nato che alcune volte i monaci tibetani indossano il kesa come un mantello coprendo anche tutta la testa. Per darvi un'idea simile alle rappresentazioni di mago Merlino con il mantello che copra anche la testa.
    Conoscete il significato di indossare il kesa in questo modo?

    Tu lo conosci?
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 20/9/2022, 11:09) 
    CITAZIONE (Y. Chakra @ 9/20/2022, 10:23 AM) 
    Nel tib sono corpo parola e mente e pure nei sistemi alchemici cinesi sono sempre 3 mentre qui Sn 2.

    E' difficile da sostenere ma non sarei sorpreso che una volta tanto ci sia stata una molto tenue ma almeno autentica mutua influenza tra l'Asia centrale e l'Iran; la tripartizione si ritrova nello Zoroastrismo se ricordo bene, e così pure si ritrova nel Bon il dualismo bene/male. A differenza di collegamenti a mio parere molto azzardati che infatti si spiegano meglio come una sorta di archetipo del fascino del numero tre e quindi riscoperto un po' ovunque, la realtà stupisce proprio perché è vera. Mi piacerebbe tanto aver fatto parte di qualche carovana di viaggiatori nel momento in cui queste idee si diffondevano e magari partecipare :D Certe influenze sono arrivate fino da noi, ci sono temi iconografici nella cappella Palatina che paiono proprio centrasiatiche (ne parla Bussagli nel suo fantastico libro sull'Asia centrale). Va be, se continuo a scrivere mi acchiappo il Bussagli e lo rileggo tutto mentre devo andare a fare un po' di cose.

    Credo la questione centrale sia che ovviamente siamo elettromagnetici e in un certo senso immerso in una fisica dei numeri e dei nomi. La parola influenza trasversalmente il qui è il di là. Come Nell antica magia babilonese dv Addirittura i nomi erano celati.
    Ma quello che non mi spiego è che ci azzecchi chessò il mito del Tartaro, delle forze oscure sotterranee con il Buddhismo. A meno che sulla questione titani asura non si sia proprio detto tutto, ad es. sul kailash, da parte dei lama. Allora ci sarebbero più corripondenze.
    Il fatto è che il Buddhismo giustamente e non giustamente è una pratica interna ma se ci pensi anche la semplice compassione rientra nei mezzi abili quindi nella magia.. Quindi sei iniziato alla magia.
    Nell'induismo o nel bön sono più "mondani", certe disc sulla magia mai fatte CN altri lama. Oppure è semplicemente cm diceva Destiny che si deve essere accettato dalla comunità o etnia sennò si sta al di fuori ma con tutta sta moda del Buddhismo sei solo uno tra milioni... Ritengo ottimo karma che ho avuto incontri pvt con capi lignaggio.
    Io non sono accettato quindi un nessuno, non creo karma da narcisismo del click della pg fb o del forum, ottimo così ma non ho neanche accesso a pratiche tantriche per qst mia umiltà, meno rischi che la corrente mi porti a fracasarmi i canali sugli scogli.
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    CITAZIONE (Ruhan @ 20/9/2022, 08:12) 
    CITAZIONE (Y. Chakra @ 20/9/2022, 07:05) 
    Mente e corpo? E la parola dv sta?

    Qui:
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc7342639/d...io-italiano.jpg)

    Nel tib sono corpo parola e mente e pure nei sistemi alchemici cinesi sono sempre 3 mentre qui Sn 2.
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    CITAZIONE (Loredana Sansavini @ 19/6/2022, 09:41) 
    Articolo del Maestro Franco Bertossa dalla pagina Facebook del 18/6/2022

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    L'essenziale, secondo Bodhidharma, è "vedere nella propria vera natura".

    Ciò si può ottenere solo "puntando direttamente alla mente-cuore dell'uomo".

    Mente-cuore è lo speciale sapere capace di realizzazione, della intuizione più radicale e profonda; NON è il Logos.

    Questo "vedere", che ricorre in circostanze cruciali dello zen e lo fonda, trova la sua formulazione più famosa con Dogen:

    Shinjin datsuraku: "lasciar cadere mente e corpo".

    "Mente e corpo", che i buddhisti indiani chiamavano "skandha", equivale alla totalità di ogni possibile esperienza umana:

    1. Esperienza materiale
    2. Esperienza percettivo-affettiva
    3. Esperienza concettuale
    4. Esperienza intenzionale
    5. Esperienza coscienziale

    Fine. Altro non c'è.

    Franco Bertossa

    Mente e corpo? E la parola dv sta?
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    CITAZIONE (Ruhan @ 20/9/2022, 00:22) 
    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 20/9/2022, 00:15) 
    Invece è orribile, se ora fossi ordinario sarei se non altro sereno; adesso ho uno stato d'animo costante che definire depresso è poco. E' vero che l'attaccamento produce danni, ma anche non aver realizzato nulla li fa, solo che sono di segno opposto :D

    Concordo. Il successo stratosferico PUÒ fare danni. È vero. PUÒ portare rotture. È vero. Ma il piccolo successo, nel proprio campo, al riparo da sguardi troppo estesi, non ha mai fatto male a nessuno. Gesù di Nazareth a parte..

    Sissi da caso a caso ognuno se la dv vedere cn i propri mostri. Ma la mente resta che è troppo veloce, il capitalismo è troppo veloce. Il click troppo veloce. Cm lo bypassi?
9973 replies since 11/3/2008
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