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Nello Zen (e la discussione è venuta a galla in una sesshin poco fa), non si parla né di rinascita e nemmeno ancora di reincarnazione.
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però il budda pare che parlasse con una certa premura, della necessità di cessare sofferenza e rinascita. quindi intendeva rinascita di qualcosa di nuovo. però mi sembra strano. messa così sembra nichilismo, l'estinzione della vita -
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Ho letto qui è lì sul web e sul forum che Budda non si espresse mai in modo certo, definitivo, univoco sull' esistenza o meno di Dio e dell' anima.
Però ho anche letto che vi sono varie scuole di Buddismo ed ognuna, su una stesas parola, pone l'accento su una vocale diversa dando quindi sfumature diverse al messaggio di Budda.
Esiste una scuola che esplicitamente non neghi l'esistenza di Dio e dell'anima?
Perché, come ho letto qui, è ovvio che il percorso e la crescita è individuale ma se ritengo che la pasta alla carbonara non debba avere il curry, per cucinarla e cucinarla io personalmente non posso andare dove mi consigliano il curry.
secondo me che budda non abbia palato di dio e di anima è una menata. ne parlava eccome. ma come persona di 2500 anni fa. a quei tempi si parlava di dei, non ancora di un dio assoluto come si è definito poi con le religioni abraminiche. o per lo meno il concetto di dio assoluto, trascendente, non era così forte come lo è stato poi. idem per l'anima, ne parlava, ma ne dava una sua interpretazione, nel senso che non la considerava eterna e immutabile. come pure riteneva gli dei non degli assoluti eterni, ecc. ma degli esseri legati al ciclo del samsara, come tutt glii altri esseri.
poi che la pensasse proprio così, non è sicuro al 100%, ma pare che la tradizione orale, che ha riportato i sutra per almeno 2-3 secoli, fosse più fedele e precisa della scrittura -
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sono ateo, ma fino ad ora un po' passivamente ho sempre lasciato l'8x1000 alla chiesa cattolica. come diceva croce, non possiamo non dirci cattolici, così sono cresciuto e in questo contesto vivo. questo papa però lo trovo sempre più indisponente, motivo per cui i giorni scorsi ho dato input alla commercialista di passarlo all'ubi. anch'io non trovo pertinente darlo allo stato. l'8x1000 deve essere per le religioni -
.... fu Lucky Luciano per le motivazioni che ho scritto; non ricordo se l’ho letta nella sua biografia o in quella dei padrini.
Si lo so. Ma vorrei capire cosa intendeva dire Pio Filippani Ronconi quando affermava che se lo sbarco fosse stato fatto a La Spezia (dove inizialmente era previsto) avrebbe evitato una guerra civile che continua ancora oggi. (da dialoghi con un suo studente, mio amico).
però la liguria ha le montagne a ridosso del mare, troppo difendibile da italiani e tedeschi. in montagna basta un piccolo numero di difensori per tener testa a soverchianti attaccanti.
sarebbero rimasti bloccati sull'esigua spiaggia e ributtati a mare. poi è anche nell'area industriale del nord italia, sicuramente meglio munita di artiglierie della sicilia e meglio fornita.
mettiamoci anche che avrebbero dovuto fare un lungo tragitto dal nord africa, troppo lungo per non essere visti ed essere attaccati da marina e aviazione avversaria -
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penso fosse per motivi strategici. gli alleati occupavano tutto il nord africa e la sicilia è la più vicina. forse era anche più accessibile di altre regioni, con meno difese. qualcosa avrà influito anche la mafia americana, ma non mi risulta che il suo contributo sia stato sensibile. gli alleati hanno dovuto combattere, in sicilia e hanno avuto sensibili perdite. non hanno trovato le porte spalancate -
.CITAZIONE(ma, in fondo, anche dal Buddismo forse, per lo meno se prendiamo quella frase, mi sembra dei testi più antichi, in cui il Buddha dice che il condizionato ha come base l'incondizionato).
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evidenzio questo sperando che intervenga qualcuno che ne sa davvero, perché per i miei rudimenti in materia mi sembra lontano dal punto di vista buddista
dovrebbe comparire negli Udana:
bikkhu, esiste il non nato, il non divenuto, l'incondizionato, il non composto. se non ci fosse il non nato, il non divenuto, l'incondizionato, il non composto, non ci sarebbe una via di fuga dal nato, da ciò che diviene, da ciò che è condizionato e da ciò che è composto. poiché c'è il non nato, il non divenuto, l'incondizionato, il non composto, c'è una possibilità di emancipazione per il nato, il divenuto, il condizionato e il composto
è un altra cosa. parla di possibilità di emancipazione del condizionato grazie all'esistenza dell'incondizionato. mentre quanto riportato da daao dice che il condizionato ha come base (penso voglia dire che dipende, o è creato, prodotto) dall'incondizionato -
....Scrivo in questa sezione perché conosco meglio il Vedanta rispetto al Buddismo, e perché spero che chi scrive in questa sezione del forum condivida la convinzione che ci sia un assoluto indicibile, come prospettato dal Vedanta (ma, in fondo, anche dal Buddismo forse, per lo meno se prendiamo quella frase, mi sembra dei testi più antichi, in cui il Buddha dice che il condizionato ha come base l'incondizionato).
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evidenzio questo sperando che intervenga qualcuno che ne sa davvero, perché per i miei rudimenti in materia mi sembra lontano dal punto di vista buddista -
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per la salute cercati un buon naturopata e vedrai che ti torna la salute e la voglia di vivere. e forse capirai pure che quelle idee strane di cristianesimo che hai sono fuffa -
.Ma guardate io non sto passando un buon momento sono molto stanco e mi sto arrendendo nella vita vorrei solo chiudere gli occhi so che quello che scrivo non è cristiano o altro ma davvero la mia anima si è spenta. Sono stanco della vita stanco del male stanco di tutto
Grazie comunque dei consigli
come ti dicevo prima, molla quella roba, ti sta facendo male -
.Quindi cosa bisogna fare?
Forse era meglio non entrarci nelle cose spirituali .
Anche se in Gesù ci credo .
fai una bella pulizia di queste cose, non è mai troppo tardi. ti stai logorando per niente -
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senza maschere si può fare, ma caro è il conto da pagare. per strani ci si fa scambiare -
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per li amici qualche sacrificio lo si fa. perché devi star male ad entrare in una chiesa? mica ci devi stare una vita. un oretta e via. rifletti su questa tua insofferenza, mi sembra un capriccio -
.Si finisce in cenere, se bruciati sulla pira, anche se la combustione non è mai completa come nel crematorio!
sì, ma il buddha schiattò mangiando un piatto tradizionale indiano a base di carne di maiale avariata offertogli da un amico - che begli amici aveva il buddha, eh?
- che gli causò appunto prima una violenta dissenteria emorragica e poi la morte.
prima di diventare cenere si dissolse dunque in sangue... e cacca!
figurati se della carne può diventare così tossica, altrocchè avariata, doveva essere inavvicinabile dall'odore. la descrizione sembra invece quella di un avvelenamento intenzionale, bell'amico
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ci ha il suo perché, non bisogna dimenticarsi che si muore -
.Nei sutta si vede che il Buddha, dopo il Risveglio, non smise mai di praticare lo zen.
Si eccipe quindi che lo stato di risveglio va anche mantenuto.
Va anche detto che, a seconda tutte le fonti, questo Risveglio sarebbe un caso di: "Ma sì, ora sì che ho capito!" perché di botto di vede una cosa nascosta in piena vista, una cosa che si aveva sotto agli occhi e non si riusciva a vederla.
cosa si può dire in definitiva? il ciò che siamo non sopravvive alla morte. l'impegno della meditazione perché?
Posts written by andrea1963 |