Buddhismo Italia Forum

Posts written by andrea1963

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    no, non si può essere cristiani e buddisti allo stesso tempo. è implicito nelle definizioni. entrambe le defininizioni implicano un atto di fede, abbracciare il cattolicesimo significa accettare l'atto di fede, credere nel dio personale, la trinità, ecc., cose in antitesi con gli assunti base del buddismo (insostanzialità del mondo, impermanenza...) , che portano a non riconoscere la realtà di un ente assoluto personale.

    si può essere indagatori, che prendono in considerazione, imparare, comprendere, i messaggi dei vari saggi e maestri del mondo, ma per questo bisogna essere liberi dai legami con le religioni.

    papa woitila non aveva detto bene del buddismo, le gerarchie religiose di fatto sono ostili al dialogo interreligioso. significa mettere in discussione, agli occhi dei loro seguaci, le loro verità dogmatiche, significa ammettere che l'esclusiva della presunta salvezza, cardine del legame di un fedele a una religione, non è prerogativa loro esclusiva e temono che i che gli stessi volgano lo sguardo altrove.
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    CITAZIONE (AuspiciousMerit @ 11/5/2008, 23:27)
    Ovviamente i maestri parlano a livelli diversi. A un livello base, per i principianti, probabilmente è meglio dire di sviluppare attaccamento alla pratica. A un livello avanzato, invece, non è così. Allora non bisogna avere attaccamento nè per l'obiettivo, nè per la via.

    anche ai principianti si parla di praticare senza scopo, senza obiettivi. poi, amare non vuol dire attaccamento.
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    CITAZIONE (AuspiciousMerit @ 11/5/2008, 17:53)
    E' vero... ma se fai attenzione e rileggi bene, esorta ad incrementare l'amore (l'attaccamento) per la pratica. Quindi in questo modo il dualismo non può essere trasceso.

    ps: ovviamente l'attaccamento alla pratica è una cosa ottima per i principianti. ma qui ci riferiamo a un livello più elevato.

    amore per la pratica, ma non per l'obiettivo.

    thich nhat hahn ha pronunciato un aforisma simile, non ricordo le testuali parole, ma grosso modo, riferito al viaggiatore, dice di assaporare il viaggio e di non desiderare l'arrivo.

    effettivamente dovrebbero trascendere, ma poi vedo che hanno feeling con la pratica (zazen nello specifico). pare che diventi parte integrante della vita di un praticante, la pratica.
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    CITAZIONE (AuspiciousMerit @ 11/5/2008, 18:32)
    Buona lettura, andrea.
    Mi auguro possa esserti di beneficio.

    grazie....
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    l'ho appena stampato. mi unisco al coro dei ringraziamenti a ebubba :applauso*: che l'ha tradotto, visto che sono un troglodo che non sa le lingue straniere :alienff:
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    costituzionalmente curioso, in giovane età propenso a sconfinare oltre la razionalità, mi appassionava tutto ciò che a un ragazzo di di sicure prospettive di carriera non dovrebbe interessare: fantascienza, fantaarcheologia, magia, occulto, dottrine orientali.... insomma, tutto ciò che può destare preoccupazione in probi genitori, interessati all'integrità psicologica e al futuro convenzionale del figlio.
    poi, col passare degli anni, ho maturato via via senno :insane*: , scremando spontaneamente le cose più astruse e, complice anche i limiti di tempo, mi sono circoscritto al buddismo, zen in particolare, j. krishnamurti, e qualche sconfinamento nell'advaita vedanta (sto leggendo un libro di nisargadatta).
    il vantaggio degli autori recenti, come j. k. taisen descimaru roshi, nisargadatta è che parlano un linguaggio attuale e diretto, mentre libri antichi, spesso sono pieni zeppi di modi di dire, metafore e linguaggio simbolico che ci è oscuro. servono le note. e c'è da leggere il doppio o anche il triplo. e spesso si va in pallone :confused*:
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    da un pò di tempo leggo con interesse del buddismo, in particolare dello zen.
    mi rendo conto di aver approcciato la cosa in modo disorganico, sto cercando di rifarmi leggendo i classici. ma che fatica.....
    più che altro vi leggerò.
    ciao a tutti :cincin*:
592 replies since 7/5/2008
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