Il Vajrayana e la Devozione

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  1. JeSuis
     
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    CITAZIONE (AuspiciousMerit @ 26/5/2008, 17:22)
    La devozione di Milarepa verso Marpa è solo uno dei tantissimi esempi che si possono fare.

    La devozione di Milarepa era concreta, egli sviluppo' e realizzo' il senso delle istruzioni ricevute.
    La devozione e' ipocrisia senza la pratica....cosi come la compassione (Upaya) e' falsa senza la saggezza che viene dalla corretta comprensione della vacuita' (Prajna).

    Si riconosce una falsa devozione dalla presenza del dogmatismo, e se devo proprio essere sincero nei centri di Dharma ho visto sempre questa forma di devozione prevalere, cioe' quella di chi fallisce nella pratica per pigrizia, indolenza, vizio...per cui preferisce rimanere come e' facendo il devoto a vita.
    Praticare vuol dire mettersi in gioco e non e' uno scherzo.
    I potenti metodi del Vajrayana fanno andare fuori di testa chi non ha una motivazione pura...ma anche chi non e' pronto, cosi al primo ostacolo ci si rifugia nella cieca devozione, nello studio...tutte pratiche che sono ottima pastura per l'ego spirituale se slegate da una comprensione autentica.

    Il Buddismo Tibetano non e' in una buona situazione, ha fallito su molti fronti. Chiunque ne conosce bene la storia sa questo, tuttavia e' possibile fare in modo che questo grande tesoro non vada perso per sempre.

    La vera devozione non e' cieca, ma ha una vista molto sottile e penetrante, non si nutre di propaganda, di feticci, di slogan, di falsi miti..ma si estrinseca in ogni istante di percezione nella Vita perche' il Lama altro non e' che ogni apparenza fenomenica e il sostrato da cui l'intera realta' emerge.
    Guru Yoga e' questo, il riconoscimento dell'indifferenziazione del Lama con la Realta' tutta.
    Quindi la vera devozione e' la correta comprensione del Bodhicitta Assoluto....ossia il rispetto del Samaya.
     
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20 replies since 26/5/2008, 15:57   546 views
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