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ebbubba.
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LUNA PIENA --- Sabato 10 gennaio 09 --- da Ajahn Munindo
Lascia cadere il passato.
Lascia cadere il futuro.
Lascia cadere il presente.
Con cuore libero
raggiungi l’altra sponda
al di là della sofferenza.
Dhammapada strofa 348
L’essenza di questo insegnamento è che c’è un luogo al di là della
sofferenza. La sofferenza non è un assoluto: ha delle cause e noi
possiamo esserne liberi. E’ in questa possibilità che poniamo la
nostra fiducia. Ma per raggiungere tale luogo dobbiamo lasciare le
nostre abituali posizioni. Ci sentiamo a nostro agio nelle idee che ci
facciamo del futuro; ci sentiamo comodi nei ricordi del passato; e
tendiamo a perderci nelle esperienze che viviamo qui e ora. E anche
quando non siamo in realtà a nostro agio, sono comunque stati che ci
sono diventati familiari e siamo riluttanti a lasciarli. Il Buddha in
questa occasione insegnava a un acrobata innamorato pazzo. Incontrava
un essere umano nel luogo della sua sofferenza e gli indicava una via
d’uscita. Non applicava meccanicamente una tecnica. Piuttosto,
istruendo abilmente l’artista a lasciar andare quello a cui si
aggrappava, gli mostrava la causa della sua sofferenza e come poteva
cambiare. Talvolta, quando ascoltiamo l’istruzione di lasciar andare
ci può sembrare che ci venga richiesto di liberarci di qualcosa, o che
sia un errore essere come siamo. Ma non era e non è questa la via del
Buddha. Se rivolgiamo l’attenzione all’interno e osserviamo quel che
facciamo, scopriamo che ci sono altri modi di relazionarci
all’esperienza. Forse è più accurato dire che se siamo consapevoli di
quel che facciamo, il lasciar andare accade. Sembra che l’acrobata
seguisse l’istruzione del Buddha e istantaneamente arrivasse al luogo
della libertà ultima lì per lì, in cima alla sua pertica di bambù dopo
aver fatto sette salti mortali.
Con Metta
Bhikkhu Munindo
.