complessità della questione femminile nel buddismo

argomento molto importante (per me)

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  1. DAVIDESAR
     
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    CITAZIONE (Jonny2391 @ 3/2/2010, 20:30)
    CITAZIONE (DAVIDESAR @ 3/2/2010, 17:17)
    chi dice queste cose, vuol dire che non ha una minima conoscenza della letteratura del Buddhismo.
    è un'affermazione che lascia il tempo che trova, perché moltissimi passaggi dell'insegnamento buddhista sono tutt'altro che chiari, ma lasciano ampio spazio per molteplici interpretazioni, che stanno all'origine della nascita delle diverse correnti di pensiero Buddhista

    Questo può essere falso per quanto riguarda lo zen?
    Chiedo, perché molte volte ho letto che un'ostacolo per capire lo zen
    è il fatto di pensare che alcune cose non siano così semplici come sembrano,
    mentre invece lo sono.

    Ciao,
    Io stavo parlando di una comprensione teoretica dell'insegnamento del Buddha,perché era di teorie che si stava discutendo.
    Dal punto di vista della pratica meditativa, che è un gradino più sopra tutto ciò, è irrilevante se non addirittura fuorviante.
    Anche se bisogna sfatare il mito che il Buddhismo Giapponese non prenda in considerazione lo studio teorico, il rituale, la disciplina ecc., perché non è vero, anche se c'è chi in occidente cerca di far passare questa idea dello zen come di una pratica facile e slegata dal contesto più ampio del BuddhaDharma.
    Certo, BodhiDharma insegnava ad andare al cuore della pratica senza dipendere dalle scritture, ma bisogna capire a chi lo diceva, in che contesto storico, e perché.
    Se poi per zen intendi la pratica formale, il sedersi in meditazione, allora sono d'accordo con te, tutto ciò non serve a nulla, sono parole al vento , speculazione, ed un potenziale ostacolo..
    Buddhadasa ebbe a dire:
    "l'ostacolo più grande nella comprensione della realtà è il tripitaka, più si diventa esperti del tripiataka, più si diventa ignoranti della realtà";
    per questa affermazione lo volevano fare fuori, perché non capivano cosa volesse dire; si salvò solo perché era molto popolare e per la sua condotta etica al di sopra di ogni sospetto.
    Lui stesso studio a fondo il Tripitaka, era un vero esperto in materia, ma quello che intendeva era che non si può trovare la realtà, il Dhamma nei libri, nei testi , nella mera speculazione filosofica.
    Il Dhamma è ovunque, in ogni cosa, dobbiamo solo aprire gli occhi e vedere...
    "chi vede il Dhamma vede il Buddha" disse il Buddha, "chi vede l'originazione dipendente vede il Dhamma".
    :namastè*:
     
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78 replies since 3/2/2010, 10:46   9733 views
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