Soka Gakkai e Zen

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    Io sostengo sempre che i nostri attaccamenti sono la liberazione nel senso che, prendendo coscienza di loro, e soltanto cosi', diventa possibile liberarsene. Naturalemente, non lasciandosi andare a loro.

    Quanto alle cattive abitudini giapponesi, a me pare che le cattive abitudini francesi, e particolarmente quelle napoleoniane, ci siano molto per qualcosa.
     
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  2. elena fiorentin
     
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    sono stata ua sola volta ad u incontro della soka gakkai da un amica... in breve mi è stato spiegato che si ripete nmrk per ottenere qualcosa... chi voti a scuola,chi aveva problemi con una bolletta,chi un parete malato...quindi per quanto ne so ha poco a che fare col buddhismo. un altra amica invece prega per la sua buddhità. io mi sono avvicinata da poco allo zen :wub:
     
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  3. Roberto_C
     
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    il problema, maya è sempre nell'applicare male qualcosa di sensato.
    So bene che la Soka spinge i propri membri a recitare per ottenere benefici e la cosa è divenuta per molti "recito per realizzare i MIEI DESIDERI".
    Ora, recitare per ottenere benefici, per essere un veicolo di benessere per gli altri è buono, giusto ed in linea con il buddhismo a mio parere.
    Ma ancora una volta il problema si pone nell'interpretazione: è un buon buddhista chi mangia carne prendendo di fatto la vita di un altro essere? è un buon buddhista chi desidera che i malvagi smettano di infestare il mondo? Purtroppo in queste cose il confine è sempre molto sottile.

    Vero anche che quando penso al buddhissmo una delle immagini più nitide che ho è Pu-tai (il classico buddha ciccione). che secondo la leggenda, ottenne l'illuminazione proprio grazie ai suoi eccessi, alla realizzazione dei suoi desideri.
     
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  4. Meister Eckhart
     
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    Interessante Roberto_C.
    Grazie per la precisazione.

    Considerando il tutto in chiave filosofica, potrebbe anche darsi che la Soka Gakkai possa essere percorsa come un cammino di realizzazione interiore (che sia compatibile con lo zen lo metto seriamente in dubbio, però), tuttavia il mio giudizio rimane "a sensazione" negativo. Se si vuole intraprendere un serio percorso esoterico, non ritengo la Soka una fonte a cui attingere.
     
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  5. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (Roberto_C @ 27/7/2016, 14:02) 
    Vero anche che quando penso al buddhissmo una delle immagini più nitide che ho è Pu-tai (il classico buddha ciccione). che secondo la leggenda, ottenne l'illuminazione proprio grazie ai suoi eccessi, alla realizzazione dei suoi desideri.

    Questa è proprio una leggenda però.
    Nel Buddhismo sono riconosciuti tre veicoli che corrispondono ad altrettante vie o modi di praticare: rinuncia, trasformazione e via diretta.
    Nella prima sai che una cosa fa male e la eviti, nella seconda trasformi il Samsara in Nirvana (Tantra) nella terza dimori nella Consapevolezza e la purificazione accade tramite l'autoliberazione ma in nessun caso gli eccessi dell'adesione brutale ai violenti impulsi del desiderio è contemplata, anche perchè conduce soltanto alla rovina fisica e psichica.
     
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  6. Roberto_C
     
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    beh no attenzione, non ho parlato di adesione brutale ne di impulsi distruttivi. Il mio esempio su pu-tai era legato al fatto che l'illuminazione può essere trovata in molti modi, a volte anche nelle "ghiottonerie".
    Poi come dici tu Vajra, quella è una leggenda, ma nel buddhismo ci sono molte leggende del genere, no? ;)
     
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  7. Vajramuk
     
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    CITAZIONE (Roberto_C @ 29/7/2016, 18:51) 
    beh no attenzione, non ho parlato di adesione brutale ne di impulsi distruttivi. Il mio esempio su pu-tai era legato al fatto che l'illuminazione può essere trovata in molti modi, a volte anche nelle "ghiottonerie".
    Poi come dici tu Vajra, quella è una leggenda, ma nel buddhismo ci sono molte leggende del genere, no? ;)

    Sei sicuro che non si tratti di un simbolo di buon auspicio?
    Le ghiottonerie sono appetiti dell'ego, quindi non portano al risveglio. Forse vuoi dire che si può lavorare sulla trasformazione o l'autoliberazione (tantra e dzogchen). In questo senso capisco il tuo dire.
     
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  8. Roberto_C
     
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    Si, probabilmente sono ancora piuttosto acerbo e mi esprimo male,
    Come tu dici vajramuk, intendevo parlare di autoliberazione(solo che in questo momento il sonno sta vincendo e non riesco ad articolare un discorso XD
     
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  9. SteveLotus
     
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    A me piacciono entrambi, Nichiren e zen, ma non credo siano compatibili dottrinalmente.
     
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  10. SteveLotus
     
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    CITAZIONE (Meister Eckhart @ 25/7/2016, 22:48) 
    Che io sappia la recitazione di quel mantra, che non mi va di scrivere per intero, serve ad esaudire i propri desideri o qualcosa del genere. Sbaglio? Non conosco granché la soka gakkai.

    I seguaci della Soka più esperti dicono di no, che si tratta di una cosa falsa; l'equivoco sorge coi nuovi, ma a volte viene considerato un mezzo abile dire che il daimoku aiuta ANCHE per cose materiali, ma non solo e ovviamente il fine non è quello. Quindi ai nuovi viene detto che il daimoku migliorerà anche la vita quotidiana, ma che non si tratta di materialismo, che coloro che sostengono questo o diffamano (se esterni alla SGI) oppure hanno frainteso (se sono praticanti).

    Certo, hanno una mentalità a volte particolare, ma che la SGI sia un'associazione per delinquere come dicono certi siti (tipo noallasokagakkai o fiorediloto) non l'ho mai creduto e non lo crederò mai. www.noallasokagakkai.eu/sossg.html

    Esempio

    COSI' UNA SETTA RIESCE A PLAGIARE

    Come una setta riesce a plagiare un individuo, quali tecniche usa per
    fare proselitismo, quali sono gli effetti sulla psicologia di un
    individuo: quella che segue è una breve guida alle tecniche
    di "seduzione" usate da culti e sette, redatta dal "Cult Awareness
    Network", un'organizzazione non profit statunitense il cui scopo è
    proprio quello di far conoscere i rischi che si corrono affidandosi
    senza precauzioni a guru e santoni senza scrupoli.

    Chi è vulnerabile?
    Tutti. Nessuno può ritenersi "immune". Anzi, spesso proprio quelli
    che si ritengono molto forti o troppo intelligenti per cascarci sono
    tra i primi a cadere in trappola.

    Quando?
    Soprattutto durante i momenti di transizione, di qualunque tipo. Per
    esempio, nel primo anno in cui si va a vivere da soli dopo aver
    lasciato la casa dei genitori; quando si cambia o si perde un lavoro;
    di fronte ad una improvvisa malattia, propria o dei propri cari;
    durante l'adolescenza o nei primi anni di invecchiamento; in un
    periodo di profondo cambiamento di stile di vita, o quando si cambia
    residenza; nei momenti di solitudine, quando si è lontani da amici e
    parenti.Quando le situazioni familiari sono in clrisi

    Dove?
    Praticamente dovunque. Ma le situazioni più a rischio sono proprio
    quelle in cui ci si trova nel tentativo di trovare o ritrovare il
    proprio equilibrio. Per esempio durante corsi di training autogeno,
    seminari sullo stress o sulle tecniche di autocontrollo, in
    organizzazioni religiose non tradizionali. E' proprio in queste
    occasioni che i "reclutatori" delle sette cercano più attivamente di
    fare proseliti, trovando spesso terreno fertile.

    Da chi?
    Molto difficile riconoscere un reclutatore. In genere è una persona
    che ha la capacità di capire ciò che la persona che ha di fronte
    desidera sentirsi dire, stuzzicando il suo orgoglio o il suo bisogno
    d'affetto. E quando ci si accorge che è solo un trucco, spesso è
    troppo tardi. Attenzione quindi quando vi capita di pensare che
    l'uomo o la donna con cui state parlando è "la più amichevole che
    avete mai incontrato" o "è interessato esattamente a tutto ciò che a
    voi interessa", pensa che voi "siete meravigliosi". Attenzione anche
    alle persone che pretendono di avere una risposta a ogni domanda.
    A conoscenti che si prodigano oltre modo e che prima erano solo dei
    "conoscenti".

    Le principali tecniche di plagio
    Il "Love bombing": il "bombardamento d'amore è forse la tecnica
    più usata, e quella che ha gli effetti più durevoli. Il neofita viene
    letteralmente circondato d'amore dagli aderenti alla setta, che lo
    mettono al centro del loro interesse, lo "coccolano", lo riempiono
    d'attenzione. In una seconda fase due o tre persone si dedicano
    esclusivamente a lui. Cercano di eliminare ogni suo dubbio, e
    rafforzano il suo desiderio di appartenenza al gruppo, coinvolgendolo
    in giochi e canti;

    Isolamento: la persona viene piano piano assorbita in tutto e per tutto dalla setta,
    tendenza ad allontanarlo in un primo momento dalla sua famiglia, gli
    viene reso difficile ogni contatto con persone esterne. Si crea l'incapacità a
    verificare le informazioni che vengono fornite, rendendo accessibile
    un'unica realtà, quella del gruppo;

    Ripetitività: con la scusa di favorire la meditazione si induce il
    neofita a ripetere ossessivamente le stesse parole, cantare le stesse
    strofe o svolgere di continuo un'attività. In questo modo si induce
    artificialmente uno stato di alta suggestionabilità;

    Ossessione: viene incoraggiata una certa ossessione verso persone ed
    avvenimenti quotidiani da cambiare, come nocivi alla pratica.
    In questo modo si indebolisce ulteriormente
    il fisico e la mente, rendendo ancora più vulnerabile l'individuo.

    Questo può essere applicato grossomodo al 99 % delle religioni organizzate, la Chiesa cattolica ad esempio è proprio così, il plagio comincia da bambini. Sono così anche i TdG, gli evangelici, gli hare krishna e pressoché tutti i partiti politici leaderistici.

    Il "Love bombing": il "bombardamento d'amore è forse la tecnica
    più usata, e quella che ha gli effetti più durevoli. Il neofita viene
    letteralmente circondato d'amore dagli aderenti alla setta, che lo
    mettono al centro del loro interesse, lo "coccolano", lo riempiono
    d'attenzione. In una seconda fase due o tre persone si dedicano
    esclusivamente a lui. Cercano di eliminare ogni suo dubbio, e
    rafforzano il suo desiderio di appartenenza al gruppo, coinvolgendolo
    in giochi e canti;


    Il catechismo e i boy scout non funzionano così? I missionari non si comportano così? la caritas pure?

    Non credo quindi che alla SGI plagino la gente in maniera eccessiva, non meno di quello che fanno tutte le associazioni religiose con una gerarchia,in un certo modo, e credo che la maggioranza di essi sia sincero e condanni gli abusi o le minacce che alcuni dirigenti hanno magari fatto a chi voleva lasciare il gruppo.

    Questa è la mia opinione sulla SGI, che tuttavia non conosco personalmente.

    Il sito critico in questione è offensivo anche per la Nichiren-shu e la Shoshu, in quanto definisce il gohonzon in un modo assolutamene offensivo e diffamatorio:

    Non è altro che una pergamena in carta di riso con una marea di scarabocchi. L'adepto per essere considerato un vero fedele deve assolutamente esserne in possesso, recitarvi davanti tre volte al giorno e magari procurarsi qualche "piccolo" oggettino per custodirlo e magari anche qualche accessorietto per abbellirlo. La cerimonia della consegna del feticcio una volta aveva un qualche senso e una qualche procedura solenne; oggi spesso basta un mesetto di pratica convinta e la cosa finisce con i complimenti dei partecipanti. Il tutto ha dei costi: se uno si limita al feticcio la spesa è irrisoria se invece gli vuole dare una protezione valida (non solo fisica ma anche spirituale) allora il loro mobiletto (Budsudan) è la cosa migliore (costa mediamente 230 €) gli accessori vari altrettanto. Il fervente adepto da pochi euro può anche sganciare circa 500€. Non solo il tutto acquistabile presso le loro sedi o direttamente dalla CREACOMMERCIO (ma di chi sarà mai?)...eh eh eh
    Non dimentichiamo poi i giornaletti in abbonamento.

    Per il praticante la cosa più importante è quella di realizzare i propri scopi, di qualsiasi tipo essi siano, anche cose che potevano arrecare danno alle altre persone, come poi ti dicevano i responsabili più anziani (la gerarchia è una cosa fondamentale in questa organizzazione, il tempo di pratica che uno aveva e quanti shakubuku avevi fatto, ti portavano a dei privilegi che altri non avevano) causa effetto avrebbe provveduto a sistemare le cose


    www.noallasokagakkai.eu/10_domande_e_10_risposte.html

    Sta roba mi sembra inverosimile, conoscendo anche delle persone che fanno parte della SGI. Credo che chiunque dotato di buon senso, possa comprendere che l'ultimo link sia una sequela di sciocchezze. Le accuse di settarismo possono essere fatte anche alla bocciofila di quartiere.

    Tanto dovevo dire. Stop dal parlare di SGI.

    Edited by SteveLotus - 31/7/2017, 17:21
     
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    lo Zen e la soka possono coesistere?

    non credo.
    una volta parlai con un' adepta della soka e mi disse che non avrebbe mai praticato lo zen perché un maestro le aveva raccontato quel koan in cui un monaco squartava in due un gatto per istruire i propri discepoli.
    ma ditemi voi...come si fa a raccontare una cosa del genere ad una praticante buddhista, animalista per giunta?!? :o: :lol:
     
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  12. SteveLotus
     
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    CITAZIONE (eizo @ 31/7/2017, 20:03) 
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    lo Zen e la soka possono coesistere?

    non credo.
    una volta parlai con un' adepta della soka e mi disse che non avrebbe mai praticato lo zen perché un maestro le aveva raccontato quel koan in cui un monaco squartava in due un gatto per istruire i propri discepoli.
    ma ditemi voi...come si fa a raccontare una cosa del genere ad una praticante buddhista, animalista per giunta?!? :o: :lol:

    e soprattutto il Buddha cosa avrebbe pensato di quel monaco. La non dualità non significa che non esistano male e bene, che tutto è sogno o illusione.
     
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    CITAZIONE (eizo @ 31/7/2017, 20:03) 
    quel koan in cui un monaco squartava in due un gatto per istruire i propri discepoli... come si fa a raccontare una cosa del genere ad una praticante buddhista, animalista per giunta?!?

    beh si un'immagine equivoca... lì per lì invece di "un monaco squartava" ho letto "una monaca squirtava" :o: :lol:
     
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    piccolo haijin

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    e soprattutto il Buddha cosa avrebbe pensato di quel monaco.

    non avrebbe pensato nulla, ma lo avrebbe distrutto insieme a tutte le sue stravaganti opinioni.
    anche se molto probabilmente non sarebbe riuscito a salvare il gatto.
    neppure lui, il Risvegliato in persona... ;)
     
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    piccolo haijin

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    CITAZIONE (Epimenide @ 31/7/2017, 22:54) 
    CITAZIONE (eizo @ 31/7/2017, 20:03) 
    quel koan in cui un monaco squartava in due un gatto per istruire i propri discepoli... come si fa a raccontare una cosa del genere ad una praticante buddhista, animalista per giunta?!?

    beh si un'immagine equivoca... lì per lì invece di "un monaco squartava" ho letto "una monaca squirtava" :o: :lol:

    sei sempre il solito, vecchio pornobuddhografo... :rolleyes: :lol:
     
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45 replies since 23/7/2016, 14:31   2546 views
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