L'auge repentina del M5S... (varie ed eventuali su geopolitica, etnos, eredità ancestrale)

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  1. urtica
     
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    Riporto un passo da Il movimento 5stelle e la reviviscenza del mito di Colapesce, dal libro "Movimento 5stelle e spiritualità".
    Secondo me si tratta del core del testo, sia dal punto di vista dell'esposizione del retroterra culturale esoterico-magico, sia da quello del chiarimento dei mezzi utilizzabili e degli obiettivi più o meno dichiarati.


    Il magico immaginare



    Proprio così, stiamo affermando che Casaleggio era un maestro dell’oggettivazione immaginativa, pratica magica a riguardo della quale daremo un brevissimo cenno.
    Tutti i veri cultori della magia e dell’esoterismo, tanto nel passato che nel presente, da Cornelio Agrippa a Ficino e Pomponazzi, fino ad arrivare a Castaneda, hanno affermato che l’uomo ha una capacità innata di fare magia immaginativa: alcuni con grandi possibilità di successo, altri con pochissime e previo il superamento di enormi difficoltà.
    La magia immaginativa si basa sull’utilizzo di tre grandi poteri di cui la costituzione dell’essere umano è dotata naturaliter. Questi poteri sono: la volontà, il pensiero, l’imma-ginazione. Queste forze sono in grado di agire dentro e fuori di noi, influendo sulla nostra esistenza quotidiana, migliorandoci o abbrutendoci.
    Addestrarle e potenziarle è possibile; lo affermiamo a beneficio di chiunque fosse seriamente interessato ad ap-profondire, esperienzialmente, l’argomento. Le più opportune, quanto efficaci, indicazioni operative si possono reperire nei testi dell’esoterista Massimo Scaligero, che al tema ha dedicato più di una trattazione.


    «Wasteland è il nome dato dai Celti alla terra senza vita, piena di desolazione che divenne per un certo periodo l'Inghilterra al tempo di Re Artù. La Britannia sembrava preda di un sortilegio. Merlino convinse Artù che per sciogliere l'incantesimo doveva trovare il Graal. Il cavaliere puro di cuore inviato a cercarlo fu Parsifal. Ma cosa doveva in realtà cercare? All'inizio lo ignorava e solo quando comprese il vero significato della ricerca, Wasteland cessò di esistere. Il Graal ha avuto molte interpretazioni: piatto in cui Gesù consumò l'agnello pasquale, pietra magica, corno dell'abbondanza, calice dell'Eucarestia, calderone celtico della vita, la conoscenza assoluta e altre ancora. Probabilmente è la ricerca del significato della nostra esistenza. Wasteland è la nostra vita in assenza di significato. "To waste" in lingua inglese vuol dire guastare, distruggere, sprecare, dissipare. Quello che quotidianamente facciamo in assenza di una ragione superiore per le nostre azioni. Di un significato. Quella "ragione superiore" che nel nostro lavoro lavoro dovrebbe essere la volontà di migliorare, di creare, di generare positività. A chi scuotesse la testa suggerisco di provare a cambiare e di usare la sua immaginazione senza porsi dei limiti a priori. Ad applicare ed esercitare la sua volontà. Significato, volontà e immaginazione sono tre potenti talismani che chiunque possiede, di solito sono latenti, ma sono lì, a nostra completa disposizione. Con essi si può creare una nuova realtà che prima non sembrava possibile. Non è forse così che sono successe tutte le cose importanti nella Storia con la esse maiuscola e anche nella nostra vita quotidiana? Con un significato, l'immaginazione e la volontà? Usiamo i nostri talismani, dissolviamo il sortilegio di Wasteland»
    Tratto dal libro Il web è morto, viva il web, di Gianroberto Casaleggio.


    Riportiamo da un testo moderno di pratiche realizzative: “... In un essere divenuto vivente la mente non è più pensiero. È attività che determina per immagini istantanee. Con immagini il Mago crea, distrugge e trasforma nella materia dei sentimenti e delle sensazioni in sé; con immagini agisce sul proprio organismo; con immagini opera sugli altri. All’atto materiale ed alla volontà de-gli uomini egli sostituiisce la forza dell’immagine...”.
    Del resto l’efficacia di tali pratiche “mentali” è avvalorata dalle moderne tecniche psicologiche e psicoterapiche che le hanno fatte proprie.
    Concludiamo questo breve cenno alla magia immaginativa proponendo al lettore, in modo volutamente volutamente provocatorio, un episodio autobiografico narrato da Don Juan Matus, sciamano di etnia Yaqui, al suo allievo, l’antropologo esoterista Carlos Castaneda: “... mi imbattei in un puma, una femmina, era grossa ed affamata. Io fuggii (...) mi arrampicai su una roccia e la belva si fermò sotto di me, pronta a balzare. Le gettai dei sassi. Ruggì e si preparò ad assalire. Fu allora che la mia volontà venne fuori pienamente e con la volontà fermai la belva. Le diedi una grattatina sotto la pancia con la volontà. Mi guardò con aria sonnolenta e si accucciò. Io scappai come un fulmine prima che si riprendesse”.
    È ovvio che la forma aneddotica, peraltro caratterizzata da uno stile narrativo quasi favolistico che caratterizza il passo sopra riportato, costituisce un irresistibile allettamento per gli appetiti più grossolani dell’uomo ordinario che, soprattutto in questi nostri tempi attuali, rifugge da ogni serio lavoro interiore.
    Egli, infatti, tende a privilegiare la più comoda, ma vana, ricerca di facili successi da conseguire con poca fatica, in modo quasi automatico, con l’esecuzione di pochi semplici esercizi del tipo, per esempio, del “pensare positivo”: misteri surrogati, espressione di una cultura pseudo esoterica, appannaggio delle più retriva ideologia new age.
    Invece è opportuno sottolineare che la vera arte dell’immaginare non è un gioco da ragazzi, un consolatorio indulgere in fantasticherie gratificanti sul piano emotivo, ma purtroppo sterili su quello della operatività.
    Chiunque abbia intenzione di procedere in questo difficilissimo cammino dovrà tener presente che meditazione e concentrazione ne costituiscono i prerequisiti, unitamente al dominio delle vritti - il perenne fluire delle infinite forme pensiero - che schiavizzano la mente umana.
    È questo l’obiettivo principe da pazientemente perseguire nel corso di più vite, ché una sola non è sufficiente, poiché, come ci ricorda il mistico indiano Thayumanavar:

    "Puoi dominare l’elefante pazzo.
    Puoi chiudere la bocca all’orso ed alla tigre.
    Puoi cavalcare un leone.
    Puoi scherzare col cobra.
    Con l’alchimia puoi protrarre la tua esistenza.
    Puoi girare in incognito l’universo.
    Puoi rendere servi gli Dei.
    Puoi rimanere giovane eternamente.
    Puoi camminare sull’acqua e vivere nel fuoco.
    Ma dominare la mente è meglio e più difficile”


    Edited by urtica - 22/6/2018, 12:16
     
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942 replies since 21/6/2018, 12:11   30331 views
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