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Buongiorno a tutti.
Volevo condividere con voi degli eventi che mi capitano sempre più spesso. Durante delle giornate mi accade di avere delle visioni/sensazioni che si palesano nella stessa giornata o dopo qualche giorno. Queste visioni sono accompagnate da stati d'animo e sensazioni di pura pace. È come se affiorassero da un luogo interiore sempre presente ma che quando si manifestano portano con sé la "verità". È come se si aprisse una sorta di consapevolezza e la "visione" può scorrere senza problemi. Ho praticato buddhismo theravadha da autodidatta ma non ho trovato mai alcuna menzione sulla chiaroveggenza. Capita a qualcuno di voi? Cosa dice il buddhismo in merito a ciò?
Grazie mille a tutti voi. Serenità.. -
swami chandraramabubu sfigananda.
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Nel tuo caso credo non molto 
Esseri molto ma molto avanzati a un passo dallo stato di buddha (i buddha ovviamente sì) hanno certe forme di chiaroveggenza tra le quali la visione di eventi futuri, ma con una serie di "se" e di "ma", tra cui il fatto che non è detto si avverino. Forse esseri ordinari come noi possono avere forme di chiaroveggenza e come sempre sono spiegate dalla legge del karma. Ma non conosco in nessun testo dove siano eventualmente elencate le cause karmiche di tutto questo.
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GiuseppeTucci.
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Bisogna vedere se è vera preveggenza o un mentalismo (branca dell'illusionismo che usa simulare poteri psichici con tecniche tipo cold reading, hot reading, "pesca a strascico", calcolo delle probabilità) involontario... ossia una coincidenza . -
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Non ci vedo nulla di strano! Stai sviluppando semplicemente una Siddhi! Le Siddhi nello yoga sono l’attivazione di specifiche aree del cervello atte a fare determinate cose, e non c’è bisogno di diventare quasi un Buddha per averle! Leggiti lo yoga sutra di Patañjali, è suddiviso in 4 pada, devi leggere il Vibhuti Pada dove vengono elencati i poteri sviluppati dalla pratica dello yoga e della meditazione!
Namaste 🙏🏻. -
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C'è una lezione semplice che dovresti tirare da queste esperienze (parlo per esperienza: ho fatto le medesime).
Non servono a gran ché, il più delle volte, ma ti insegnano in modo palese che il tutto è tu e che sei il tutto.
Una volta questo integrato, il tuo rapporto con il mondo e persino l'universo cambierà, e persino la tua percezione dell'altra gente, ivi compresi gli stronzi, i farabutti, i rompiscattole ecc., ecc.. -
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È un percorso spirituale e umano meraviglioso. La pratica mi ha totalmente trasformato. Le tipiche nevrosi come fumare, bere alcolici eccessivamente e pippe mentali varie sono sparite. I rapporti con le persone adesso sono scevri da ogni giudizio e provo, ove richiestomi, di raccontare la mia esperienza. Sono sicuro che con una pedagogia spirituale sin dalla tenera età, l'umanità potrebbe solo averne giovamento. Quanto sarebbe bello vivere tutti insieme condividendo questi valori ed esperienze. Mondo utopico? Nel frattempo vivo così nell'attesa che accada.
Grazie a tutti voi per i consigli.. -
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Pippo hai un maestro? La cosa importante è continuare la pratica in modo ordinato, le esperienze che sorgono dalla pratica sono solo esperienze, sono impermanenti, una sorta di effetti speciali.
Soprattutto all'inizio della pratica se ne hanno molte, non bisogna dargli importanza. Ciò che è importante è dare spazio alla mente con la pratica, da sempre la mente è stata torturata è chiusa in una gabbia che è l'identificazione discorsiva. Appena fai spazio sorgono le esperienze, è naturale, un po' come sei in una casa le finestre sempre chiuse vengano aperte all'improvviso, si inizia a vedere la vita in un modo nuovo. Poi nel quotidiano ciò che davvero conta non sono le esperienze, ma come noi affrontiamo le circostanze della nostra vita. Ogni nostra circostanza esistenziale è sempre condizionata dalla memoria.
È li che sorgono i tre veleni, che ci legano al Samsara, nel contatto con gli oggetti dell'esperienza quotidiana. Quando le emozioni conflittuali non faranno più presa su di noi avremmo rimosso la causa principale del Samsara.
Nel Mahayana è la prima terra del Bodhisattva.
Detto in parole molto semplici noi scambiamo la corda per il serpente. La mente psicologica sovrappone alle esperienze reali la sua interpretazione, viziata dalle predisposizioni che vengono dal passato. Così se un cane ti ha morso quando eri piccolo ogni volta che vedi un cane hai paura.
Quella memoria lì, che ha diversi nomi a seconda nella tradizione, per esempio citta, contiene i semi degli impulsi causali (Samskara). Gli psicologi li chiamano vissuti arcaici.
Più si sviluppa la presenza più fatica fanno a fiorire i semi causali anzi vengono proprio bruciati, cosa che la psicologia non è in grado di fare, si limita a renderli oggetto di consapevolezza razionale. Quando si presenta la circostanza giusta il seme causale fiorisce. (Vasana)
Per quanto riguarda la tua esperienza attuale non so cosa dirti, ne ho avute molte anche io, di ogni genere, ma mai stati permanenti. A volte stati alterati di coscienza piacevoli durano anche parecchio tempo, anche anni. Bisogna aver chiaro il senso della pratica.
Tutto ciò che ho scritto vale anche nel caso, perché c'è anche questa possibilità, tu abbia avuto un vero e proprio risveglio spontaneo, che come diceva Swami, o meglio accennava, potrebbe essere karmico. Ragione di più per continuare la pratica ma con istruzioni precise.
Edited by Adelghi - 12/9/2019, 22:32. -
swami chandraramabubu sfigananda.
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Nel tuo caso credo non molto Esseri molto ma molto avanzati a un passo dallo stato di buddha (i buddha ovviamente sì) hanno certe forme di chiaroveggenza tra le quali la visione di eventi futuri, ma con una serie di "se" e di "ma", tra cui il fatto che non è detto si avverino. Forse esseri ordinari come noi possono avere forme di chiaroveggenza e come sempre sono spiegate dalla legge del karma. Ma non conosco in nessun testo dove siano eventualmente elencate le cause karmiche di tutto questo.
Quando iniziamo a disciplinare un po' la mente?
Ho detto iniziamo, mi ci metto pure io.
Ti sembra una risposta?
Non ho capito se "Ti sembra una risposta?" è riferito a quello che ho scritto io. Se sì non vedo motivo di cambiarla sulla base di quello che conosco io del Buddhismo. E poi cosa di quello che ho scritto fa pensare che io possa avere una mente così indisciplinata da indurre a un "richiamo all'ordine?" Just curious, sono solo un po' stupito
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Perché l'hai quotato era un messaggio di quelli a scomparsa programmata
Mi sembrava una risposta campata lì, al di sotto delle tue possibilità.. -
swami chandraramabubu sfigananda.
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aaaaaa, 'na cosa "tecnica", insomma sì, devo disciplinare la mente per quel tipo di problemi come farsi rubare le caramelle. Vero, sono sempre l'ultimo ad accorgermi delle cose
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Shankar Kulanath
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Sviluppare forme sottili di chiaroveggenza è la prima siddhi che si ottiene e non è così difficile. Lascia stare chi ti dice altrimenti, sono persone che dalla pratica non hanno ottenuto nulla 
Buona pratica e buone realizzazioni.. -
GiuseppeTucci.
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Buongiorno a tutti.
Volevo condividere con voi degli eventi che mi capitano sempre più spesso. Durante delle giornate mi accade di avere delle visioni/sensazioni che si palesano nella stessa giornata o dopo qualche giorno. Queste visioni sono accompagnate da stati d'animo e sensazioni di pura pace. È come se affiorassero da un luogo interiore sempre presente ma che quando si manifestano portano con sé la "verità". È come se si aprisse una sorta di consapevolezza e la "visione" può scorrere senza problemi. Ho praticato buddhismo theravadha da autodidatta ma non ho trovato mai alcuna menzione sulla chiaroveggenza. Capita a qualcuno di voi? Cosa dice il buddhismo in merito a ciò?
Grazie mille a tutti voi. Serenità.
Io ce l'ho al naturale. Non sempre ovviamente.
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