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Mirko Miloro.
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Vi ricordate di Pietrochag?
È passato dal Buddhismo all'Emotional Freedom Technique..🤨
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Ma è lui? . -
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sì, è proprio il buon Pietro, posso confermarlo conoscendolo di persona.
già da diverso tempo, ormai, mi confidava di essersi stufato del buddhismo e di tutte le sue menate...
ma la meditazione lui ce l'ha comunque nel sangue, quindi non mi meraviglio affatto che si sia rivolto a questa roba.
ve lo salutero' non appena possibile, in attesa di brindare insieme a lui con una bella bottiglia di Mandrolisai!. -
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Da quel che dice nel video non è passato da buddhismo a eft ma utilizza questa tecnica per risolvere difficoltà che incontra durante la meditazione. Al di la di questa tecnica di cui scopro solo ora l'esistenza, penso che restare aperti ad altri percorsi sia sintomo di intelligenza. Il titolo ironico lo trovo fuori luogo. . -
Rinchen Dorje.
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concordo. -
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Shankar Kulanath
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Il titolo del topic era fuoriluogo e l'ho pertanto modificato. . -
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Ciao tutti
Chi non muore si rivede, e io mi sono rivisto questa mattino nello specchio.
Ho letto che vi ricordate ancora di me e non me ne dispiace.
Infondo, non ci si può dimenticare di chi, in qualche modo, ci ha accompagnato lungo un cammino.
Ho lasciato una buona parte del buddhismo. Non tutto.
Credo che sia un percorso obbligato, non tanto dai propri desideri, ma dal percorso che si sta effettuando.
Ricordoc he qualcuno diceva 'uccidi il Buddha' e in un certo senso, credo che sia necessario veramente
arrivare a questo punto per poter proseguire oltre.
Rimanere ancorati alla sottana di un Maestro o dello stesso Buddha significa alimentare una forma di attaccamento
che gli stessi insegnamenti invita ad evitare.
Si va avanti, utilizzando altri mezzi, che comunque rimangono sempre, per me, nell'ambito del buddhismo tibetano.
Diciamo che ho eliminato parecchia 'zavorra', che è comunque necessario e indispensabile accumulare per averne esperienza.
Diventa inutile solo una volta acquisita e sperimentata, perché entra a far parte del proprio essere e non è più necessario alimentarla.
Il percorso bisogna farselo, con tutti i suoi pro e contro e con tutti i dubbi che energono e che non si riesce a districare.
E' da tempo che non entro nel forum e credo ci sia parecchio da leggere, proverò a dedicargli qualche tempo per vedere dove
è arrivato questo incredibile forum che tanto ha dato a tanti.
Non sono del tutto assente, ogni tanto mi sento con Marco e seguo un po' le sue nuove esperienze.
Per quanto riguarda EFT, come ben ha inteso il caro amico Eizo, è una tecnica che mi ha aiutato a miglirare e a correggere alcune problematiche sulla meditazione, che comunque, fa sempre parte di me e anche ad aiutare alcuni tra i miei amici a risolvere problemi di vario genere.
Il punto focale di EFT, per me, rimane comunque la sua integrazione o il suo uso, allo socpo di migliorare le mie copacità interiori meditative.
Ma non ho studiato soltanto EFT, mi sono occupato anche di altri settori di auto aiuto, inserendoli sempre nel percorso spirituale.
Ho fatto anche alcuni ritiri con i Bon e, insomma, si prosegue sempre, perché non c'è un punto di arrivo, c'è un viaggio, e ho scelto di farlo fino infondo.
Il Sentiero l'ho tracciato in parecchi anni, e adesso posso permettermi di fare brevi deviazioni per cercare un'evoluzione che non deve mai essere statica.
Sono contento di vedere che ci sono ancora molte persone che ho conosciuto nel forum, segno che la buona energia che lo protegge funziona sempre.
A presto
pietrochag. -
.CITAZIONEqualcuno diceva 'uccidi il Buddha' e in un certo senso, credo che sia necessario veramente
arrivare a questo punto per poter proseguire oltre.
[Un veterano del forum].