Severino: riflessioni, pareri, giochi di parole - cenere e legna - e paralleli

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. swami chandraramabubu sfigananda
     
    .

    User deleted


    QUOTE (Epi @ 1/22/2020, 01:39 PM) 
    Swami, a te la parola.

    Ma no, già detto tutto. Mi è sembrato ci fosse una vaga assonanza tra l'alayavijnana e l'essere di Severino, se mai ho capito cosa intende lui con "essere". Una specie di calderone infinito di possibilità che vengono alla luce e poi scompaiono; poche cose lo rendono come il passaggio che mi sono trovato comodamente sotto il naso.

    ".. appoggiata la testa al sedile dell’abbiocco sul treno di ritorno mi viene in mente la compresenza di tutto: il tuo urlo appena nato, il massacro di Auschwitz, lo spuntare di un’alba del 1296 a Firenze, i salti di ottava di un merlo che si è posato accanto a me ieri, una donna incinta che vomita gli organi interni subito dopo Hiroshima. Uno schiaffo preso da un bambino di nome Caio Giulio. La scritta Moor Effoc intravista dal giovane praticante di uno studio di avvocato in pausa pranzo, nella lurida Londra di metà Ottocento. L’attimo appena passato che mi sfreccia accanto in un loop di freni idraulici, sdeng. Tutti i paradossi di un tempo congelato, o esploso"

    Certo, andare oltre la vaga assonanza vuol dire scivolare in modo rovinoso. E poi una volta che un fenomeno è cessato, per Severino esiste ancora solo che è scomparso, mentre quando un karma è maturato, foss'anche un semplice atto percettivo per gli yogachara, è finito per sempre. Ora lapidatemi.

    Ultima cosa, mi spiace non poter partecipare attivamente perché è un campo in cui direi stupidaggini, mi limiterò a salvare l'apertura di Ruhan e spero anche tanti altri interventi altrettanto interessanti se ce ne saranno.
     
    .
156 replies since 22/1/2020, 03:22   3188 views
  Share  
.