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Ruhan
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Provo a spiegarmi nel particolare, senza volerti fare cambiare idea; anche io non amo troppo i tagli nelle tele e altre di queste corbellerie dell'arte contemporanea, e nessuno - pur con buoni argomenti - mi convincerà del contrario perché quel tipo di arte si prefigge finalità che a me semplicemente non interessano, come a te non interesseranno quelle della filosofia. Sono cazzate(lo so che sei un abile provocatore lol) SOLO se lette senza contesto(per il quale quei sistemi sono nati e grazie al quale - per via di situazioni che nella storia sono comuni e per via di alcune costanti potenziali eterne della natura umana - quei sistemi riescono a dire qualcosa di vero almeno finché l'uomo camminerà sulla terra), come sono banalità fesse quelle di Parmenide se lette senza il contesto storico e sociale di Elea
Mi riferivo al fatto che Kant scrisse in maniera talmente oscura la Critica della Ragion Pura che per renderla comprensibile ci vollero i dizionari Kant-Tedesco/Tedesco-Kant(ovviamente scherzo, erano vocabolari con i vari termini kantiani spiegati) scritti dai suoi epigoni e quando lui prima aveva tentato di spiegarsi meglio con aggiunte nella seconda edizione, fece ancora più casini
Hegel invece scriveva in modo comprensibilissimo per gli accademici dell'epoca. Tuttavia di passaggi oscuri ce ne sono e non pochi. Ma il cuore del sistema hegeliano è cristallino per fortuna come d'altronde anche quello kantiano.
Il fine(non solo conoscere, ma soprattutto valutare la totalità) che si prefigge la filosofia non può certo piacere a tutti; l'importante è non attribuirle finalità estranee o non si capisce nulla. E purtroppo i manuali sono gnoseologico-centrici(colpa del neokantismo e di certa storiografia alla Abbagnano e di Kant in primis che legge l'intera storia della filosofia proprio in modo gnoseologico-centrico) ovvero affibbiano alla filosofia un fine(dare una teoria della conoscenza depurata da ogni altro elemento) che storicamente non si è mai data. Se lo saranno dati i neokantiani, non gli altri filosofi. È come leggere il buddhismo come un sistema di valutazione della qualità degli yogurt e dire "eh ma cacchio non si capisce nulla, come faccio a valutare la qualità degli yogurt? Che cazzate questo buddhismo!" Risultato: non si capisce niente e tutti quei filosofi che non hanno avuto finalità esclusivamente gnoseologiche non si capisce cosa ci facciano in quei manuali e sono proprio quelli più odiati se ci fai caso. Meno sono gnoseologicocentrici e più sono odiati(questo accade specie con quelli moderni).
Certo che Lucrezio era un filosofo, ma era prima di tutto il più abile poeta latino mai esistito. E Virgilio gli fregó pure alcuni versi
CITAZIONE fossero già stati svelati, mostrati, illuminati da quattro secoli di romanzo Chi lo sa? Può darsi o forse no. Forse è il contrario. Ognuno ha a cuore la propria corporazione.
Edited by Ruhan - 22/1/2020, 22:53
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