Orientamento più adatto e consigli pratici di metitazione

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  1. Yudo‚ Kamesennin
     
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    CITAZIONE (Lorenzo.92 @ 22/10/2020, 21:49) 
    2) Questa seconda domanda è un po' più complessa, e relativa alla pratica meditativa. Sono una persona molto insicura e temo che questo aspetto mi stia ostacolando nella pratica. Mi domando spesso o comunque più del dovuto se sto meditando bene, se la postura è corretta, su quale dei tanti "momenti presente" mi dovrei focalizzare (il corpo, i suoni, la mente ecc).

    Per la pratica meditativa stessa, è importante avere la schiena dritta. Per cui occorre fare esercizi di ammorbidimento
    (vedi http://zenmontpellier.net/it/loto/loto.html)
    ed osservare bene la respirazione addominale (ad esempio, coricandosi come per la pennica, si osserva come ci si respira: quando stiamo quasi per addormentarci, questa non si fa più che al livello dell'addome, centrato in un punto che sta a tre dita dall'ombellico).
    Bisogna avere la testa alla verticale delle cervicali. Di solito, i zenisti dicono di spingere la testa indietro e di rientrare il mento. E' esatto, ma non bisogna esagerare e immeterci tensioni inutili. La postura deve essere confortevole. Più è verticale la testa meno pesa sui muscoli della nuca.
    Il tutto è bene quando, una volta seduto/a in meditazione, si avverte la stabilità, la facilità del respiro e non si è turbati da soffocazione o troppi dolori negli arti.
    Poi inizia il lavoro interno: la mente inizia a fare i suoi giochi, la bici nel cranio si mette a pedalare a tutta forza, la mente si mette a turbinare spietatamente. E' lì, "basta" non agganciare con i pensieri: cioè ti viene una cosa in mente, non andare attivamente a sviluppare tale idea. La lasci andare e se ti accorgi dell'esserti lasciato trascinare, torna all'osservazione di ciò che stai facendo: sedere. Osserva il corpo, il respiro, ecc.

    CITAZIONE
    Leggendo anche su questo forum, credo che mi sia capitato quello che molti definiscono "attaccamento alla pratica stessa". (...) Avete qualche consiglio / dritta in proposito?

    Mettiamo che non c'è fretta. L'attaccamento alla pratica stessa succede solitamente quando la gente ha qualche anno di pratica e si sente troppo sicura di sé e si ritrova nella postura mentale in cui non ha più nulla da imparare. Il che è da evitare a tutti i costi.
     
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3 replies since 22/10/2020, 20:49   147 views
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