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Che ruolo ha nella vostra vita tutto ciò che è ''io'', che spazio gli avete concesso/delegato e eventualmente che spazio credete potrebbe arrivare ad occupare? Quale utilità gli avete assegnato, se così è stato?
Personalmente vivo tutto ciò che è ego come un limite, un ostacolo che mi separa dal mio ''dio interiore'', una cosa totalmente inutile. Ogni tanto, in alcune situazioni, lo riesco a percepire come la possibile ''spinta in più'', qualcosa che mi permette uno slancio, ma nulla di più; idealmente non c'è posto nella mia vita per questo, dal momento che dove c'è movimento non esiste ego, e il mio ideale è divenire movimento perpetuo e infinito.
Dove vi porta il vostro livello di coscienza al riguardo?. -
.Che ruolo ha nella vostra vita tutto ciò che è ''io'', che spazio gli avete concesso/delegato e eventualmente che spazio credete potrebbe arrivare ad occupare? Quale utilità gli avete assegnato, se così è stato?
Su tutto, ma lo so☺!
"Qui"... 😀... dove se no?
esperienza di pratica? Segui una Via/Tradizione/Lignaggio?
Edited by Loredana Sansavini - 16/11/2020, 07:33. -
diavolotto.
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CITAZIONEche spazio credete potrebbe arrivare ad occupare?
spazio infinito,
perchè finchè occupa uno spazio limitato non è contento e non si placa. -
AnimaleDaForesta.
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CITAZIONEche spazio credete potrebbe arrivare ad occupare?
spazio infinito,
perchè finchè occupa uno spazio limitato non è contento e non si placa
Esatto, lui vuole espandersi, non abbassa mai la testa, vuole il meglio. Mi chiedo che cosa potrebbe diventare in un individuo con capacità superiori. Distruggerebbe gli dei, i mondi, le leggi..un bel problema per qualcuno. -
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Forse questo è più un problema di chi pensa in questo modo?. -
.CITAZIONESu tutto, ma lo so☺!CITAZIONE"Qui"... 😀... dove se no?
esplica, sono risposte abbastanza ambigue, ammesso che tu volessi realmente rispondermi in modo serioCITAZIONEesperienza di pratica? Segui una Via/Tradizione/Lignaggio?
cosa vuoi dire con ''esperienza di pratica''?
Se seguo una via.. direi di no, sono abbastanza avverso ai modelli in questo momento della mia vita, ma se devo citarti qualcuno con cui vado piuttosto d'accordo ti parlerei di J. Krishnamurti. -
.CITAZIONEche spazio credete potrebbe arrivare ad occupare?
spazio infinito,
perchè finchè occupa uno spazio limitato non è contento e non si placa
per ''spazio'' non intendo l' ampiezza ma il ruolo. -
.spazio infinito,
perchè finchè occupa uno spazio limitato non è contento e non si placa
Esatto, lui vuole espandersi, non abbassa mai la testa, vuole il meglio. Mi chiedo che cosa potrebbe diventare in un individuo con capacità superiori. Distruggerebbe gli dei, i mondi, le leggi.. un bel problema per qualcuno
ne parli come se il suo potenziale lato distruttivo sia qualcosa di ''nobile'', correggimi se fraintendo.. per quanto mi riguarda tutto ciò che è ego è sempre e semplicemente qualcosa di distruttivo sia per se stessi che per gli altri, ego è illusione.. poi che possa trovare un ruolo concretamente ''alto'', o perlomeno uno scopo reale nella vita dell'essere umano non lo so, è questo il quesito che cerco di pormi/porvi indirettamente, in quanto è un lato che volente o nolente ci accompagna (almeno sino a una certa) quasi fosse una nostra appendice... -
.CITAZIONESu tutto, ma lo so☺!CITAZIONE"Qui"... 😀... dove se no?
esplica, sono risposte abbastanza ambigue, ammesso che tu volessi realmente rispondermi in modo serioCITAZIONEesperienza di pratica? Segui una Via/Tradizione/Lignaggio?
cosa vuoi dire con ''esperienza di pratica''?
Se seguo una via.. direi di no, sono abbastanza avverso ai modelli in questo momento della mia vita, ma se devo citarti qualcuno con cui vado piuttosto d'accordo ti parlerei di J. Krishnamurti
Capisco perché ti sembrano parole ambigue... il "paesaggio" interiore conosciuto attraverso una pratica/via non è lo stesso di quello esperito con le sole parole.
Ritengo che sia impossibile un confronto... di che parliamo, di psiche?...
Non mi interessa....
Buona giornata😊!. -
.Esatto, lui vuole espandersi, non abbassa mai la testa, vuole il meglio. Mi chiedo che cosa potrebbe diventare in un individuo con capacità superiori. Distruggerebbe gli dei, i mondi, le leggi.. un bel problema per qualcuno
ne parli come se il suo potenziale lato distruttivo sia qualcosa di ''nobile'', correggimi se fraintendo.. per quanto mi riguarda tutto ciò che è ego è sempre e semplicemente qualcosa di distruttivo sia per se stessi che per gli altri, ego è illusione.. poi che possa trovare un ruolo concretamente ''alto'', o perlomeno uno scopo reale nella vita dell'essere umano non lo so, è questo il quesito che cerco di pormi/porvi indirettamente, in quanto è un lato che volente o nolente ci accompagna (almeno sino a una certa) quasi fosse una nostra appendice..
Cosa è l'ego per te?. -
AnimaleDaForesta.
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Esatto, lui vuole espandersi, non abbassa mai la testa, vuole il meglio. Mi chiedo che cosa potrebbe diventare in un individuo con capacità superiori. Distruggerebbe gli dei, i mondi, le leggi.. un bel problema per qualcuno
ne parli come se il suo potenziale lato distruttivo sia qualcosa di ''nobile'', correggimi se fraintendo.. per quanto mi riguarda tutto ciò che è ego è sempre e semplicemente qualcosa di distruttivo sia per se stessi che per gli altri, ego è illusione.. poi che possa trovare un ruolo concretamente ''alto'', o perlomeno uno scopo reale nella vita dell'essere umano non lo so, è questo il quesito che cerco di pormi/porvi indirettamente, in quanto è un lato che volente o nolente ci accompagna (almeno sino a una certa) quasi fosse una nostra appendice..
Un coltello puoi usarlo per tagliare un alimento, oppure per uccidere qualcuno. Tutto dipende da come lo usi. Non è forse l'ego che spinge tutti quanti noi a ricercare un metodo per la liberazione? La buddhi è ciò che guida l'ego che interagisce con il piano materiale. Ravana nel Ramayana, lo impersona chiaramente, infatti Rama dice che sarebbe stato potentissimo e immenso se solo avesse servito la giusta causa, (non ricordo le parole esatte ma il senso è quello) cioè non avesse rapito Sita. -
AnimaleDaForesta.
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il ruolo dell'io non è quello di essere un personaggio, questo lo so abbastanza per certo perchè ho vissuto questa esperienza e non vi ho trovato alcun senso
anche osservando i vari personaggi che popolano sto mondo non vi trovo alcun senso in quello che fanno in quello che dicono e nel modo in cui si comportano
uno che nasce sensa sapere quale è il senso della sua esistenza è già fottuto in partenza, è uno che non sa da dove viene nè dove andare, è un bimbo sperduto e chiunque con qualche idea convincente lo può accalappiare. questa è la mia esperienza
io mi trovo in una posizione in cui so abbastanza cosa non è l'io, ma non so ancora cosa è, cosa ci sta a fare
quando poi mi ritrovo discorsi del tipo che l'io non esiste, l'io è distruttivo, l'io è una ilussione, mi chiedo come cazzo fa un illusione a essere distruttiva
le cose sono due, o anche la distruttività è anch essa un illusione, oppure se la distruttività è vera come sembra che sia perchè il male che si sente è vero, allora anche la causa che lo produce deve essere vera. come si può dire che l'ego è distruttivo e allo stesso tempo che è un illusione ? bisognerebbe essere più esplicativi
perchè tutti questi saggi illuminati guru ecc impiegano una vita a risolvere sto problema dell'ego ma poi quando si tratta di comunicare questa conoscenza agli altri impantanati parlano a monosillabi, tipo l'ego non esiste, oppure l'ego è n illusione, ecc. perchè nella loro testa è tutto chiaro e gli basta una parola per esprimere tutto, ma nella testa dell'interlocutore non è chiaro manco per il cazzo.
se poi gli chiedi qualcosa di più riguardo l'ego cosa è come funziona, damanda più che lecite se rivolte a uno che ha risolto tutto, questo ti risponde o con delle metafore astruse con doppi sensi che non si capisce una minchia, o ti cita qualche maestro che ha detto qualcosa che magari era pertinente in quel momento e in quel luogo migliaia di anni fa e non ha senso riportarlo al contesto odierno, oppure ti prende per il culo con qualche battutta del cazzo.
in ogni modo, nessuno a oggi è in grado di dire cosa è l'io, cosa ci sta a fare, come funziona, quale è di preciso il suo ruolo, quale invece non è, ecc. ecc..
il chan ha risolto il problema alla radice non parlandone affatto. come se questa fosse una soluzione.
l'unico dato di fatto è che a oggi il problema dell'io umano non è affatto risolto e che quelli che sanno non contribuiscono in modo efficace a risolverlo
al massimo ti citano quella scrittura o quell'altra, girono intorno al problema con giri di parole e prese in giro ma non ti dicono mai cosa è l'io
forse la colpa è che non c'è abbastanza domanda
la gente non gli interessa davvero sapere cosa è l'io
oppure gli interessa fino ad un certo punto, quanto gli basta per mandare avanti in sicurezza la sua vita e quella della sua famiglia
fortuna che siamo arrivati ad un punto che non c'è più nessuno che può dire di sentirsi completamente al sicuro
colpa dell'io ?
ma perchè l'io dovrebbe distruggersi ?
io ho sempre pensato che uno al massimo può distrugge quello che considerare come non-io in quanto non si sente toccato da quella distruzione
un io che non è distruttivo è un io che considera tutta l'esistente come io, e solo per il fatto che considera tutto come io che ne ha rispetto
non si può avere rispetto per un altro che non è me, è un rispetto finto, ipocrita, convenzionale
se c'è qualcosa che non è me, io non lo sopporto nemmeno per un istante, devo distruggerlo, è un dovere distruggerlo
e non mi rifaccio ai testi antichi o a qualche maestro che mi dice come mi devo comportare, non perchè io sia contro i maestri ma perchè non sono lì con me quando devo fronteggiare le cose, non posso sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato immaginando come si comporterebbe il mio guru in quella data situazione, devo poterlo sapere da me, autonomamente, senza dover ricorrere a scritture precetti leggi dette da qualcun altro
o il maestro riesce a rendermi autonomo in questo oppure non serve a niente, è un maestro da distruggere e basta
ogniono deve poter essere autonomo, non è come le pecore o i lupi che funzionano in branco
l'essere umano è un individuo autonomo, vale a dire anarchico e tutti quelli che dicono che l'io non esiste l'io è un illusione l'io è distruttivo, si è vero è distruttivo nei confronti dell'abbrancamento come fanno gli animali.
Concordo, ma tutto secondo me è come lo si percepisce. Mi spiego, se, e su questo non so se tu sia sulla stessa linea di pensiero, uno pensa (o meglio è convinto) che tutto sia una manifestazione della coscienza, quindi soggetto e oggetto ci sono fintanto che dura la relazione, come può qualcosa essere puro o impuro? Uccidere o essere ucciso? Ecc ecc.
Quindi, dal mio punto di vista che è quello che la coscienza nella sua totalità e infinita varietà di forme mi comunica, riguardo all'ego, è ciò di cui ho esposto sopra. Una delle sue tante espressioni. E facciamolo vivere sto ego!! 😁..Ma non prendere possesso della fortezza, beninteso 😜. -
diavolotto.
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CITAZIONEChe ruolo ha nella vostra vita tutto ciò che è ''io'', che spazio gli avete concesso/delegato e eventualmente che spazio credete potrebbe arrivare ad occupare? Quale utilità gli avete assegnato, se così è stato?
io penso che l'io è l'onnipetenza di dio. -
.Che ruolo ha nella vostra vita tutto ciò che è ''io'', che spazio gli avete concesso/delegato e eventualmente che spazio credete potrebbe arrivare ad occupare? Quale utilità gli avete assegnato, se così è stato?
Personalmente vivo tutto ciò che è ego come un limite, un ostacolo che mi separa dal mio ''dio interiore'', una cosa totalmente inutile. Ogni tanto, in alcune situazioni, lo riesco a percepire come la possibile ''spinta in più'', qualcosa che mi permette uno slancio, ma nulla di più; idealmente non c'è posto nella mia vita per questo, dal momento che dove c'è movimento non esiste ego, e il mio ideale è divenire movimento perpetuo e infinito.
Dove vi porta il vostro livello di coscienza al riguardo?
Tutto dipende dal punto di vista che scegli per osservarlo.
"Io" (ego) è una finzione grammaticale volta a indicare, nella conversazione, chi parla. In questo è molto utile, per distinguere dal "tu", dall' "egli" dall'"ella". Il punto sta nel non prendere quella finzione troppo sul serio. E' un attrezzo. Se lo prendi troppo sul serio, sì che allora diventa un ostacolo.
Se lo prendi (l'ego) in quanto rappresentativo della personalità, allora un'altra volta, una personalità ci vuole per poter accettare la relatività della sua esistenza. Se l'io non può esistere al di fuori dell'esistenza contemporanea del tu, dell'egli, dell'ella, allora la sua esistenza è condizionata e non ti devi preoccupare, ma il paradosso è che, non potrai afferrare questa relatività se non hai sviluppato una personalità forte o, perlomeno, soda. L'ego ha di accettare di non esistere al di fuori del suo giro di conoscenze, di relazioni ecc. La gente fragile ce la fa di meno, è logico.. -
.CITAZIONESu tutto, ma lo so☺!CITAZIONE"Qui"... 😀... dove se no?
esplica, sono risposte abbastanza ambigue, ammesso che tu volessi realmente rispondermi in modo serioCITAZIONEesperienza di pratica? Segui una Via/Tradizione/Lignaggio?
cosa vuoi dire con ''esperienza di pratica''?
Se seguo una via.. direi di no, sono abbastanza avverso ai modelli in questo momento della mia vita, ma se devo citarti qualcuno con cui vado piuttosto d'accordo ti parlerei di J. Krishnamurti
Capisco perché ti sembrano parole ambigue... il "paesaggio" interiore conosciuto attraverso una pratica/via non è lo stesso di quello esperito con le sole parole.
Ritengo che sia impossibile un confronto... di che parliamo, di psiche?...
Non mi interessa....
Buona giornata😊!
Ho l'impressione tu voglia comunicare solamente con te stessa, ci trovo dell'ambiguità nelle tue risposte per il semplice fatto che sono piuttosto democristiane, vogliono dire tutto e niente, e sinceramente non aggiungono ne tolgono niente alla mia visione del tutto, questa è l'impressione che mi hai dato.
Da cosa sentenzi che sto parlando con il cervello? La pratica di una dottrina per quanto mi riguarda può essere tranquillamente vissuta sulla stessa lunghezza d'onda di un qualsiasi movimento intellettuale, una cosa non esclude l'altra, e viceversa..