Perché non credo nell’eutanasia

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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 3/11/2021, 17:59) 

    Conosco. Lo avevo letto qualche mese fa, forse proprio in occasione della nostra passata discussione.

    Io sostengo che il suicidio assistito in caso di depressione debba essere - ovviamente - oggetto di valutazioni precise nel caso di depressi tanto gravi da avere quadri psichici di non lucidità. In tal caso la scelta non è veramente cosciente e bisogna capire caso per caso.

    Nel caso di quadri non gravissimi, in cui la lucidità è mantenuta, ma per X motivi personali(le cure non funzionano quanto ci si aspetterebbe o altri motivi) si vuole ricorrere al suicidio assistito, ritengo sia diritto dell'individuo dare seguito alla propria scelta. Il personale sanitario dovrebbe sconsigliare ciò al paziente, ma poi accogliere la sua scelta qualora venga confermata.


    Questa è la mia idea a riguardo. Come sai io sono a favore anche del suicidio assistito per persone come Goodall, ovvero senza nessun problema psicologico o fisico.
     
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    A me pare che la tua visione dell'eutanasia confligga - e anche parecchio - con quella espressa da Davide nel suo primo intervento.

    Mi pare che anzi tu abbia una visione della cosa più simile alla mia(non dico uguale, ma molto simile). Mi pare che tu riconosca le ragioni di chi sceglie di andarsene nonostante la morfina e tutti i palliativi possibili(i quali non sono senza effetti non del tutto comodi). Davide - invece - nel suo primo intervento ha sostenuto tesi abbastanza contrarie alla cosa, negando sostanzialmente quelle ragioni individuali. Se poi nella vita privata esprima tesi diverse, non lo so. Io posso parlare solo di quello che esprime sul web.


    Quindi non capisco in cosa condivideresti al 100% le tesi di Davide dato che confliggono con le tue.
    Forse sei d'accordo sul dover stare accanto alla persona cara? Su questo credo nessun sostenitore dell'eutanasia sia in disaccordo e non ho mai detto il contrario. Il punto - che è il tema di tutto il mio primo intervento - è che questo spesso non basta a rendere meno pesante(o del tutto non pesante, se vuoi) la situazione del paziente.
     
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  3. Davide S. C.
     
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    Quello che vorrei precisare meglio è questo: se con ragionamenti filosofici e scientifici esatti qualcuno mi convincesse che davvero per quell’uomo in quel momento la cosa migliore è la morte, che quello è DAVVERO il suo bene, non esiterei a farlo.
    Ma questo è possibile solo nei casi che ho citato.
    Pertanto negli altri casi eseguire la volontà del paziente NON COINCIDE col fare il suo bene.
    In altre parole bisogna riflettere sul fatto che, come con i bambini, anche con gli adulti rispettare una volontà espressa può significare fare del male.
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 13:22) 
    Quello che vorrei precisare meglio è questo: se con ragionamenti filosofici e scientifici esatti qualcuno mi convincesse che davvero per quell’uomo in quel momento la cosa migliore è la morte, che quello è DAVVERO il suo bene, non esiterei a farlo.
    Ma questo è possibile solo nei casi che ho citato.
    Pertanto negli altri casi eseguire la volontà del paziente NON COINCIDE col fare il suo bene.
    In altre parole bisogna riflettere sul fatto che, come con i bambini, anche con gli adulti rispettare una volontà espressa può significare fare del male.

    Appunto. Neghi la volontà individuale(di persone coscienti, lucide e consapevoli s'intende) e vorresti farla passare per l'inutile tritacarne di argomentazioni e similari, di fatto invadendo la sfera privata e limitando la possibilità di scegliere se andarsene o no.

    Non ci sono argomenti universalmente validi per giustificare una scelta di andarsene, Davide. Le ragioni le conosce il paziente e l'unica cosa che conti è che esso sia lucido e cosciente. Negare tale scelta significa invadere la sfera privata del paziente e fargli violenza(o chiamala come vuoi).

    E nemmeno tu hai alcun argomento universalmente valido dato che tutta la tua costruzione si basa sull'idea che la scelta di morire sia un male e tu questo - mi spiace - non puoi dimostrarlo.

    Edited by Ruhan - 4/11/2021, 13:36
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 13:22) 
    Quello che vorrei precisare meglio è questo: se con ragionamenti filosofici e scientifici esatti qualcuno mi convincesse che davvero per quell’uomo in quel momento la cosa migliore è la morte, che quello è DAVVERO il suo bene, non esiterei a farlo.
    Ma questo è possibile solo nei casi che ho citato.
    Pertanto negli altri casi eseguire la volontà del paziente NON COINCIDE col fare il suo bene.
    In altre parole bisogna riflettere sul fatto che, come con i bambini, anche con gli adulti rispettare una volontà espressa può significare fare del male.

    Questo è ciò che ho realizzato con papà. Prima non avevo questa consapevolezza anzi quando lui diceva che avrebbe voluto morire pensavo che se ci fosse stata l'eutanasia, come sarà per le demenze gravi che già sono equiparate a malattia terminale, non avrei esitato a proporglierla e che io stesso (siamo karmikamente predisposti alle malattie karmike familiari con variazioni sul tema minime, questo l'ho realizzato..visto chiaramente..) avrei voluto avere questa possibilità.
    Solo alla fine ho capito di quanto fosse stato profondo il viaggio per entrambi e anche per mia madre e le mie sorelle. Se fosse stato ricoverato in RSA all'esordio della malattia papà sarebbe morto triste e disperato, ne sono certo. Tutto spingeva in quella direzione, tutto ma io no. Tutti i momenti passati con papà, anche i più drammatici hanno segnato quell'avvicinamento per entrambi che in vita non era stato possibile. Il legame ancestrale che ci unisce a papà e mamma è karmiko e anche qualora non sia possibile assisterli, quel legame va indagato perchè siamo noi stessi con tutti i nostri pregi e difetti, kusala e akusala kamma.
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 13:22) 
    Quello che vorrei precisare meglio è questo: se con ragionamenti filosofici e scientifici esatti qualcuno mi convincesse che davvero per quell’uomo in quel momento la cosa migliore è la morte, che quello è DAVVERO il suo bene, non esiterei a farlo.
    Ma questo è possibile solo nei casi che ho citato.

    Quindi, almeno in questi casi, le attuali leggi andrebbero abolite...
    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 13:22) 
    Pertanto negli altri casi eseguire la volontà del paziente NON COINCIDE col fare il suo bene.
    In altre parole bisogna riflettere sul fatto che, come con i bambini, anche con gli adulti rispettare una volontà espressa può significare fare del male.

    Ok, e questo chi lo decide?
    Direi che la decisione dell'interessato sia la più qualificata.
    La decisione degli adulti dovrebbero essere sempre rispettate, pensa al caso di un genitore che disereda un figlio, questa decisione farà sicuramente del male, ma prevale la decisione del genitore (e la legge qui la tutela) se presa in coscienza.
     
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    CITAZIONE (Frantore @ 4/11/2021, 13:37) 
    Ok, e questo chi lo decide?

    Davide Corvi, ovviamente! Che domande! :lol:
     
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    CITAZIONE (Ruhan @ 4/11/2021, 13:39) 
    CITAZIONE (Frantore @ 4/11/2021, 13:37) 
    Ok, e questo chi lo decide?

    Davide Corvi, ovviamente! Che domande! :lol:

    Tu non saresti in grado di certo di decidere, nemmeno per te stesso, sarebbe omicidio e suicidio :lol: questo perchè la tua panna (saggezza non duale) è ancora molto scarsa, tuttavia se c'è una volontà scritta io credo vada rispettata in ogni caso, ma in mancanza di quella decide chi si sta prendendo cura di te per ovvi motivi..

    Bell'articolo con estesa bibliografia
    www.jpsmjournal.com/article/S0885-3924(12)00262-X/fulltext

    [...]Un approccio spirituale potrebbe quindi aiutare i pazienti ad affrontare la malattia e alleviare il disagio alla fine della vita. In uno studio empirico di Kongsuwan et al. dall'unità di terapia intensiva buddista thailandese, sono state definite quattro qualità fondamentali per descrivere il concetto di una morte pacifica: avere una mente pacifica, non soffrire, l'accettazione da parte della famiglia della morte del paziente e stare con gli altri e non da soli. [...].

    Edited by Sun Yun - 4/11/2021, 14:46
     
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    CITAZIONE (Sun Yun @ 4/11/2021, 14:28) 
    CITAZIONE (Ruhan @ 4/11/2021, 13:39) 
    Davide Corvi, ovviamente! Che domande! :lol:

    Tu non saresti in grado di certo di decidere, nemmeno per te stesso, sarebbe omicidio e suicidio :lol: questo perchè la tua panna (saggezza non duale) è ancora molto scarsa, tuttavia se c'è una volontà scritta io credo vada rispettata in ogni caso, ma in mancanza di quella decide chi si sta prendendo cura di te per ovvi motivi..

    Eccolo che riparte con gli insulti a caso dopo nemmeno due giorni. Sei un caso perso e spero che Davide possa assisterti.

    Sun, non è un segreto il fatto che tu abbia il vizietto di proiettare te stesso sugli altri e quindi ti perdono. Tutti sappiamo(presenti e soprattutto assenti) che qui dentro sei tu l'unico non in grado di decidere per te stesso(e lo sai bene) e nemmeno di affrontare una qualsiasi discussione o di affrontare il mondo con cognizione di causa(basta vedere le cose fuori dal mondo che ci scrivevi per MP pochi mesi fa). E non per mancanza di prajna, ma per mancanza d'altro ;)
    Come al solito proietti questo tuo stato sugli altri per tentare di toglierti il gran peso di essere oggettivamente al di sotto del tuo interlocutore

    Nessuno sta negando che per persone che non abbiano lasciato testamento debba decidere chi se ne prende cura. Ma tu come al solito non hai letto quanto scritto dai tuoi interlocutori(tanto che hai detto di essere d'accordo al 100% con delle tesi con cui non sei per niente d'accordo ahahah). Stai più attento, uomo buffo :lol:


    P.s. e ora mi raccomando, comincia con il tuo show ahah dimostra per l'ennesima volta di essere sempre lo stesso

    CITAZIONE
    avere una mente pacifica

    Te la auguro, Sun caro. Ne hai tanto bisogno.

    Edited by Ruhan - 4/11/2021, 15:12
     
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  10. Davide S. C.
     
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    Ok, e questo chi lo decide?
    Direi che la decisione dell'interessato sia la più qualificata

    Posso fare un esempio assurdo, per capirci?
    Se tu sei un chirurgo e un signore viene da te e ti dice “Amputami un braccio!” (e supponiamo che lo voglia fare solo per motivi evangelici, perché quel braccio gli ha dato scandalo😊) tu chirurgo lo fai? Magari dicendo “Chi meglio del paziente può sapere qual è il suo bene?”

    Tu medico sei tenuto a fare un intervento se e solo se ritieni che sia di vantaggio al paziente, e il fatto se un intervento sia o no di vantaggio non lo decide il paziente, ma la scienza medica.
     
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    CITAZIONE (Sun Yun @ 4/11/2021, 14:28) 

    ..., tuttavia se c'è una volontà scritta io credo vada rispettata in ogni caso, ma in mancanza di quella decide chi si sta prendendo cura di te per ovvi motivi..

    [/QUOTE]

    Concordo... Va rispettata sempre la volontà di chi in quel momento sta soffrendo... E anche se non le ha scritte ma solo dette... e per me equivale sempre al "bene"...

    Noi "guardiamo" il sofferente
    da spettatori anche se siamo coinvolti affettivamente, ma che ne sappiamo noi di cosa in quel momento quella coscienza sta patendo... ?
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 14:54) 
    CITAZIONE
    Ok, e questo chi lo decide?
    Direi che la decisione dell'interessato sia la più qualificata

    Posso fare un esempio assurdo, per capirci?
    Se tu sei un chirurgo e un signore viene da te e ti dice “Amputami un braccio!” (e supponiamo che lo voglia fare solo per motivi evangelici, perché quel braccio gli ha dato scandalo😊) tu chirurgo lo fai? Magari dicendo “Chi meglio del paziente può sapere qual è il suo bene?”

    Tu medico sei tenuto a fare un intervento se e solo se ritieni che sia di vantaggio al paziente, e il fatto se un intervento sia o no di vantaggio non lo decide il paziente, ma la scienza medica.

    Il caso da te citato c'entra ben poco con il sucidio dato che la volontà di amputarsi le braccia ha un nome psichiatrico ben preciso, ovvero "disturbo dell'identità dell'integrità corporea". La richiesta viene quindi compiuta non secondo una valutazione individuale lucida, ma sotto influsso di un disturbo psichiatrico che impedisce la lucidità.

    Il suicidio, al contrario, può(e spesso è) determinato da scelte coscienti e lucide. E solo di queste scelte coscienti si sta parlando. E tu - medico - su queste scelte individuali lucide non puoi metter becco. Ti puoi solo rifiutare e lasciare fare ad altri.

    P.s. un intervento è ben diverso da un sucidio assistito e lo sai benissimo anche tu. Il primo - se compiuto senza criterio - può creare menomazioni fisiche che causano oggettivamente il male del paziente. Il secondo non causa alcun male al paziente, a meno di scomodare strampalate convinzioni quali la sopravvivenza di qualche anima o spirito tormentato post-mortem :D

    Edited by Ruhan - 4/11/2021, 15:19
     
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    Quelli che chiami disturbi psichiatrici a cosa corrispondono nel Buddhismo?
    Conosci la storia di Patacara?
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29736077/
    Gli autori descrivono l'incontro del Signore Buddha con una donna molto disturbata mentalmente chiamata Patacara (letteralmente in pali: "la donna senza vergogna" o "la donna nuda"). Sono menzionati la sua accoglienza di lei nonostante l'antipatia degli ascoltatori del suo discorso, la sua spiegazione delle sue difficoltà e la sua consolazione. La sua elevazione a una delle grandi Bhikkuni " con la disciplina della mente" è un eccezionale esempio di destigmatizzazione della malattia mentale.

    Già ma perchè?
    Perchè Buddha considera la sofferenza avente una unica causa ed avente una unica soluzione?
    La psicologia fenomenologica dell'abhidamma non è il il DSM-5 :P

    Edited by Sun Yun - 4/11/2021, 17:03
     
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  14. Davide S. C.
     
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    La richiesta viene quindi compiuta non secondo una valutazione individuale lucida, ma sotto influsso di un disturbo psichiatrico che impedisce la lucidità.

    Ma questo può succedere anche per la richiesta di morire, e non è affatto facile secondo me tracciare il confine tra colui che lo chiede sotto influsso di uno stato depressivo e colui che lo chiede con uno stato di benessere mentale perfetto (ammesso che quest’ultimo esista! Mi viene in mente solo Socrate, che tra l’altro si uccise per tutt’altri motivi…)
    Siamo dunque noi a dover valutare per lui cosa sia il Bene. E scusatemi se lo scrivo con la lettera grande in epoca di relativismo morale….
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 16:40) 
    Ma questo può succedere anche per la richiesta di morire, e non è affatto facile secondo me tracciare il confine tra colui che lo chiede sotto influsso di uno stato depressivo e colui che lo chiede con uno stato di benessere mentale perfetto

    Esistono organi medici competenti in grado di stabilire se la richiesta venga effettuata in uno stato mentale lucido o meno, come di norma avviene anche in ambito giudiziario.

    Ovviamente si tratta di campi che non competono il medico che dovrà poi effettivamente somministrare la "dolce morte". Tradotto: non sei tu, medico palliativista, a doverlo stabilire.

    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 16:40) 
    ammesso che quest’ultimo esista! Mi viene in mente solo Socrate, che tra l’altro si uccise per tutt’altri motivi…

    Esiste ed è quello in base al quale un assassino non viene dichiarato non in grado di intendere e di volere.

    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 16:40) 
    Siamo dunque noi a dover valutare per lui cosa sia il Bene

    No. Stai facendo un salto logico indebito presupponendo il falso, ovvero che il suicida non sia mai in grado di intendere e di volere. Dato che la premessa è falsa, il "bene" proprio lo decide il paziente lucido e in grado di intendere e di volere, come di norma accade in paesi civili quali Svizzera e consimili.

    CITAZIONE (Davide S. C. @ 4/11/2021, 16:40) 
    E scusatemi se lo scrivo con la lettera grande in epoca di relativismo morale…

    Mi pare che tu stesso in passato(e altrove) abbia ammesso di essere(in fondo) un relativista morale che sceglie le proprie premesse morali in base ad una scelta "indimostrata", e che vale solo per te ahah :D
    Quindi dai, il "dilagare" di questo relativismo che odi è anche un po' colpa tua(scherzo) :lol:
     
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93 replies since 3/11/2021, 14:21   1484 views
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