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Metteresti la mano sul fuoco, prima di far funzionare l'amperometro o prima di accendere la lampadina che c'è corrente nel cavo?Oppure chi ti dice che nel momento in cui misuri la corrente all'improvviso smette di esserci? Metteresti la mano sul fuoco che durante la misurazione o l'accensione della lampadina, non smette di funzionare o di esserci corrente?Secondo me non possiamo essere sicuri di niente al 100%.Esempio estremo, scommetresti sulla vita dei tuoi figli che proprio nel momento che tu dici"c'è corrente"proprio in quel momento smette di esserci?Diciamo che filosoficamente la verità assoluta non esiste, è una convenzione che serve appunto per essere pragmatici, ma rimane una convenzione che parte da un presupposto falso.
Edited by Non. Io - 5/10/2022, 07:42. -
Davide S. C..
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Allora lancio il dibattito: è più importante la verità pragmatica o quella filosofica?
Se ti danno un antibiotico e ti dicono : ad assumerlo si muore 1 volta su 100000 casi, magari lo prendi.
Ma se ti dicono “Guarda che anche questa affermazione “si muore ogni 100000 assunzioni” non so dirti nemmeno se è falsa o vera” allora tu dici “No grazie, non darmi nulla”
E magari muori di polmonite…
Aggiungo una piccola provocazione: la convinzione “non esiste il Male o il Bene in assoluto” fa più comodo a chi agisce in modo etico o a chi agisce in modo non etico?. -
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Beh, anche l'etica è una convenzione che ha inventato l'uomo e si è modificata e continua a modificarsi ed è soggettiva... C'è chi dice che la pena di morte sia etica, che due gay che adottano figli sia etico, che uccidere animali per mangiarli sia etico e via dicendo eppure c'è anche chi sostiene il contrario definendo questi comportamenti non etici. Guarda penso che se dobbiamo essere obbiettivi non c'è un assolutezza nel bene e nel male, è tutto relativo.. ad ogni esempio che puoi farmi di bene ti posso trovare l'esatto opposto e dimostrarti la sua relatività..la morte per polmonite che dici tu è una conseguenza di un comportamento estremo, però non puoi dire che c'è una verità assoluta solo perché come conseguenza alla mia affermazione se la metto in pratica allora muoio.Anche Socrate è morto per le sue idee. . -
Davide S. C..
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L’etica può essere relativa considerando la popolazione, ma per te, soggettivamente, dovrebbe essere assoluta. Se no non esisterebbe “Sila” nel buddhismo. . -
Davide S. C..
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www.canonepali.net/an-4-12-sila-sutta-moralita/
Qui Buddha non dice: “fatevi ognuno i propri precetti morali”…🙂. -
.L’etica può essere relativa considerando la popolazione, ma per te, soggettivamente, dovrebbe essere assoluta. Se no non esisterebbe “Sila” nel buddhismo.
Si, tu puoi avere una tua etica,però, a meno che non hai la presunzione di pensare che ciò in cui tu credi sia l'assoluto, la dovresti considerare un etica personale, non priva di difetti se eventualmente messa a confronto con l'etica di un altro Assoluto è tutto e tutti, etica personale è relativa.. -
Davide S. C..
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Se credo davvero a una cosa, quello è il mio Assoluto. . -
Davide S. C..
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Se vuoi approfondire il mio punto di vista:
http://davidecorvi.blogspot.com/2022/09/la...nza-di-dio.html. -
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buffo come i punti di vista siano a volte tanto divergenti. pero' e' cosi. il mondo e' bello perche' e' vario e tutte le opinioni sono degne di rispetto secondo me
pensa che invece se io credo davvero in qualche cosa, quello e' il mio assoluto anche per me. ma dentro di me so che ad un certo livello, anche se in quell'istante non me ne sto rendendo conto osservandolo coi miei occhi perche' so di essere 'distratto', e' assolutamente relativo
e mi torna in mente quello che studiai al liceo ormai parecchi anni or sono, la frase di cesare augusto in punto di morte: acta est fabula. plaudite (la commedia e' finita, applaudite)
o anche, sempre dai tempi del liceo, il filosofo che mi ha colpito e interessato piu di tutti quanti in assoluto tanto che me lo ricordo a distanza di decenni.. il sofista greco gorgia. secondo cui:
- nulla è
- se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile
- se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri
punti di vista relativi. -
Davide S. C..
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Francesco ottimi spunti come sempre.
Diciamo che secondo me quanto più prevale l’aspetto “relativizzante” tanto più si rischia lo scivolone morale.
Per esempio, può essere piacevole giocare a fare Pirandello se sei al mare rilassato senza particolari impegni…ma se il Pirandello che è in te emerge mentre sei commissario antimafia in Sicilia, la tua moralità rischierà grosso…a che pro lottare e rischiare pure la pelle se tanto “tutto è commedia”?
Con questo non intendo dire che si debba sempre seriosamente “sacrificarsi per la società”, però….. -
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a che pro lottare e rischiare pure la pelle se tanto “tutto è commedia”?
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perche' se sei sul palco la commedia va recitata (e auspicabilmente pure bene.. gia' che ci sei...). se no che commedia e'..?
(come sempre secondo me.. diamine, devo aggiungerlo in signature.. cosi' evito di riscriverlo 200 volte.. lol). -
Davide S. C..
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la risposta mi piace ma forse neppure l’istrione di Charles Aznavour avrebbe tanto amore per il teatro…🙂
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Definizione di verità |
