L’inconscio/subconscio

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  1. Davide S. C.
     
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    Riporto una serie di interessanti citazioni junghiane sull’inconscio.
    Il tema dell’ inconscio e dei ricordi rimossi è molto importante per i buddhisti: basti pensare ai racconti di ricordi di presunte vite precedenti che riaffiorano (prima dov’erano questi ricordi? Sono davvero vite precedenti?)
    Per questo chiedo contributi degli esperti sulla coscienza serbatoio (alaya)


    “(…) è un fatto incontestabile che, oltre a ricordi provenienti da un lontano passato conscio, possono affiorare dall'inconscio pensieri e idee creative completamente nuovi - pensieri e idee che non sono mai stati consci in precedenza. Essi crescono dalla buia profondità della psiche come piante di loto e costituiscono una parte importante della psiche subliminale.
    Abbiamo esperienza di ciò nella vita di tutti i giorni, allorché i dilemmi che ci si propongono vengono talvolta risolti da proposte nuove e assolutamente sorprendenti; molti artisti, filosofi e perfino scienziati debbono alcune delle loro idee migliori all'ispirazione che emerge improvvisamente di fronte a loro dall'inconscio. La capacità di raggiungere una ricca vena di questo materiale e di tradurla compiutamente in un linguaggio filosofico, letterario, musicale o scientifico assolutamente nuovo è una delle qualità caratteristiche del cosiddetto genio. Possiamo trovare chiare testimonianze di questo fatto nella storia della scienza. Per esempio, il matematico francese Poincaré e il chimico Kekulé giunsero a importanti scoperte scientifiche (secondo il loro stesso racconto) in seguito alla suggestione ricevuta da improvvise «rivelazioni» figurate dell'inconscio. La cosiddetta esperienza «mistica» del filosofo francese Descartes implicò un'improvvisa rivelazione di questo tipo, in cui egli scorse, per improvvisa illuminazione, l'«ordine di tutte le scienze». Robert Louis Stevenson aveva speso lunghi anni alla ricerca di un racconto che esprimesse compiutamente la sua «forte convinzione della duplicità della natura umana», ed ecco che la trama de "Lo

    strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" gli fu improvvisamente rivelata da un sogno (2).
    In seguito descriverò più dettagliatamente il modo in cui questo materiale emerge dall'inconscio ed esaminerò in che guisa esso si esprime. Per il momento mi limiterò a mettere in evidenza il fatto che la capacità, propria della psiche umana, di produrre questo materiale nuovo è particolarmente significativa nel caso del simbolismo dei sogni, in quanto ho personalmente riscontrato a più riprese, nel corso del mio lavoro professionale, che le immagini e le idee contenute nei sogni non possono essere spiegate solo in termini di memoria. Esse esprimono pensieri nuovi che non hanno ancora mai raggiunto la soglia della coscienza”.

    Da Carl Gustav Jung: www.universofilosofico.org/wp-cont...carl-gustav.pdf

    Chi ne ha voglia cerchi assonanze e differenze con la “coscienza alaya” del buddhismo.

    Edited by Davide S. C. - 24/9/2022, 14:02
     
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  2. Davide S. C.
     
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    CITAZIONE
    Ad esempio l'oblio è un processo normale nel corso del quale alcune idee consce vengono perdendo la loro specifica energia in seguito a uno spostamento della tensione su qualche oggetto diverso. Quando l'interesse si volge altrove, esso lascia in ombra le cose cui era precedentemente riferito, nello stesso modo in cui un riflettore va a illuminare un'area nuova lasciandone un'altra al buio. Tutto ciò è inevitabile, poiché la coscienza può mantenere in piena luce solo poche immagini contemporaneamente e anche questa luce è tutt'altro che uniforme.
    Tuttavia le idee dimenticate non hanno cessato di esistere. Benché esse non possano venir riprodotte volontariamente, tuttavia sussistono a un livello subliminale - al di sotto della soglia della memoria - dal quale possono spontaneamente risorgere in ogni momento, spesso dopo molti anni di oblio apparentemente totale.
    Io mi riferisco qui a cose consciamente viste o udite e successivamente dimenticate. Tuttavia, tutti noi vediamo, ascoltiamo, odoriamo e gustiamo molte cose senza prestar loro attenzione immediata, sia perché la nostra attenzione è sviata sia perché lo stimolo che arriva ai nostri sensi è troppo leggero per lasciare un'impressione cosciente. In ogni modo, però, l'inconscio ha preso nota di tutto e queste percezioni sensoriali al livello subliminale svolgono un ruolo importante nella nostra vita di tutti i giorni. Senza che noi ce ne rendiamo conto, esse influenzano il nostro modo di reagire sia verso gli eventi che verso le persone. Rinvenni un esempio particolarmente illuminante di questo fenomeno nel caso di un professore che aveva fatto una passeggiata in campagna con uno dei suoi allievi, tutto assorto in una impegnativa conversazione. Improvvisamente egli notò che i suoi pensieri venivano interrotti da un imprevisto flusso di ricordi della sua prima infanzia. Non riusciva a spiegarsi questa distrazione: nulla di ciò che era stato detto nella conversazione sembrava avere alcun rapporto con tali memorie. Voltandosi indietro egli si accorse di esser passato davanti a una fattoria proprio nel momento in cui il primo di questi ricordi dell'infanzia era affiorato nella sua mente. Egli propose all'allievo di tornare indietro fino al punto in cui era cominciata la sua fantasticheria. Una volta giuntovi egli avvertì un odore di oche e istantaneamente si rese conto che era stato proprio esso a liberare il flusso delle memorie.
    Da ragazzo egli aveva vissuto in una fattoria in cui si teneva un allevamento di oche

    Ibidem
     
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  3. Davide S. C.
     
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    CITAZIONE
    Le ragioni per cui noi dimentichiamo cose osservate o sperimentate sono numerose ed esistono altrettanti modi per richiamarle alla mente. Un esempio interessante di ciò è rappresentato dalla criptoamnesia o «ricordo riposto». Ad esempio, un autore può essere intento a scrivere di getto secondo un piano

    prestabilito, oppure a elaborare un ragionamento o la trama di un racconto, quando improvvisamente si perde in un argomento tangenziale. Probabilmente si tratta di un'idea nuova, di un'immagine differente, o di un intero intreccio secondario che gli si è presentato improvvisamente di fronte. Se gli domandate che cosa ha provocato questa digressione, egli sarà incapace di dirvelo. Può darsi che egli non abbia neppure notato il cambiamento, benché abbia attualmente elaborato un materiale completamente nuovo e che prima gli era almeno apparentemente ignoto. Tuttavia qualche volta è possibile dimostrare in maniera convincente che quanto egli è venuto scrivendo rivela una somiglianza sorprendente con l'opera di un autore diverso - un'opera, magari, che egli crede di non avere mai conosciuto.
    Io stesso mi sono imbattuto in un esempio affascinante di questo fenomeno: si tratta del libro "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, dove l'autore riproduce quasi parola per parola un incidente registrato su un giornale di bordo del 1686. Per un puro caso io avevo letto questo episodio di vita marinara in un libro pubblicato intorno al 1835 (mezzo secolo prima che Nietzsche scrivesse la sua opera); quando trovai lo stesso passo in "Così parlò Zarathustra", rimasi colpito dalla particolarità dello stile, che era diverso da quello abituale di Nietzsche. Mi convinsi che egli doveva aver visto quel libro, anche se non faceva riferimento a esso. Così scrissi a sua sorella ed essa mi confermò che lei e suo fratello avevano effettivamente letto insieme quel libro quando Nietzsche aveva circa undici anni. Dal contesto risulta, a mio parere, che Nietzsche non aveva alcuna idea di plagiare quel racconto: probabilmente dopo cinquant'anni esso era inaspettatamente caduto sotto l'attenzione della sua mente conscia (1).
    In casi di questo genere si assiste a un tipo di ricordo genuino anche se inconsapevole. Lo stesso fenomeno può capitare a un musicista che abbia ascoltato da giovane un motivo o una canzone popolare e che d'improvviso se lo veda ricomparire come tema di un movimento sinfonico che egli sta componendo in età adulta. Anche qui un'idea o un'immagine è risalita dall'inconscio al livello della mente conscia

    Ibidem
     
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    Scusa, Davide, ma cosa non è chiaro di quanto ti è stato già detto a proposito degli OT nel forum? Non è che basti scrivere <<chi ne ha voglia cerchi assonanze e differenze con la “coscienza alaya” del buddhismo.>>, senza sviluppare nulla tu in prima persona, per poter bypassare la cosa :lol:
     
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  5. Davide S. C.
     
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    Ho messo l’invito a confronto su Alaya se leggi tutto…invito a riflessioni con la coscienza serbatoio buddhista
     
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    Avevo già scritto a proposito (deve esserti sfuggito):
    CITAZIONE (Ruhan @ 24/9/2022, 13:15) 
    Non è che basti scrivere <<chi ne ha voglia cerchi assonanze e differenze con la “coscienza alaya” del buddhismo.>>, senza sviluppare nulla tu in prima persona, per poter bypassare la cosa :lol:

    Non basta invitare gli altri, ma postare un intero topic con citazioni OT.

    Edited by Ruhan - 24/9/2022, 13:35
     
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  7. Davide S. C.
     
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    Io non sono capace di fare questi confronti per mio limite nella comprensione dell’Alaya.
    Mi sembra lettura interessante: non è un forum che si occupa della mente?
    Comunque non mi offendo se Parvatah rimuove tutto.
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 24/9/2022, 13:35) 
    Io non sono capace di fare questi confronti per mio limite nella comprensione dell’Alaya.
    Mi sembra lettura interessante: non è un forum che si occupa della mente?
    Comunque non mi offendo se Parvatah rimuove tutto.

    Si occupa di Buddhismo. Non siamo un forum sulla psicologia della mente in genere.
     
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    Lemure archivista ex fiancheggiatore del Dharma

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    QUOTE (Davide S. C. @ 9/24/2022, 06:23 AM) 
    Chi ne ha voglia cerchi assonanze e differenze con la “coscienza alaya” del buddhismo.

    Ce l'ha avuta Jung se ricordo bene e oggi possiamo dire che per l'epoca erano intuizioni interessanti ma adesso che conosciamo i testi e abbiamo le traduzioni, mi pare ovvio che la coscienza deposito ha pochissimo a che fare con l'ambito di indagine della civiltà occidentale, compreso Jung. E' affascinante leggerlo ma ormai secondo me datato. Qualsiasi ricerca in merito secondo me non porta da nessuna parte oppure deve forzare troppo il dato oggettivo se proprio si vogliono cercare assonanze.
     
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  10. Davide S. C.
     
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    Mi sembra che tu abbia un eccessivo rigore nell’applicare il regolamento
     
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    CITAZIONE (Davide S. C. @ 24/9/2022, 13:38) 
    Mi sembra che tu abbia un eccessivo rigore nell’applicare il regolamento

    Mi pare tu non abbia - allora - capito la funzione di un Regolamento, Davide.

    Ci abbiamo messo giorni per dare una ripulita da OT vari. Cerca di attenerti alle regole, come facciamo tutti. In passato il tuo "non rigore" ha portato a fenomeni (non da parte tua, ovviamente) che nessuno più tollera qui dentro. Ovvero che se si deve chiudere un occhio con il tuo topic, tra una settimana ci ritroviamo quattro o cinque topic ancora più OT aperti da chissà chi.
     
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  12. Davide S. C.
     
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    Ma io non capisco cosa ci sia di OT…. Vi è un tema (inconscio) che ha punti in comune tra buddhismo e psicanalisi junghiana; volevo sapere cosa ne pensate. Perché OT? Solo perché non ho un punto di vista chiaro sulla questione?
     
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    Tu hai postato un topic sulla psicologia junghiana con una sfilza di citazioni junghiane. Fine. Nessun riferimento comparativo al buddhismo se non quella riga finale in cui inviti "chi ne ha voglia" (evidentemente tu non ne avevi ahah) a fare confronti con la coscienza alaya. Non è che basti scrivere nella riga finale una cosa del genere per poter postare qualsiasi cosa OT. Tra l'altro, avessi postato una serie di citazioni e infine avessi chiesto esplicitamente "ci sono paralleli con la coscienza alaya, secondo voi?" sarebbe stato ben diverso, dato che il topic sarebbe nato a partire da quella tua domanda, ma messo come lo hai messo ("chi ne ha voglia") non indirizza immediatamente il topic verso la comparazione e permette "a chi non ne ha voglia" di iniziare un lungo OT sull'inconscio.
     
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  14. Davide S. C.
     
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    Ok
     
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  15. Davide S. C.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 24/9/2022, 13:36) 
    CITAZIONE (Davide S. C. @ 9/24/2022, 06:23 AM) 
    Chi ne ha voglia cerchi assonanze e differenze con la “coscienza alaya” del buddhismo.

    Ce l'ha avuta Jung se ricordo bene e oggi possiamo dire che per l'epoca erano intuizioni interessanti ma adesso che conosciamo i testi e abbiamo le traduzioni, mi pare ovvio che la coscienza deposito ha pochissimo a che fare con l'ambito di indagine della civiltà occidentale, compreso Jung. E' affascinante leggerlo ma ormai secondo me datato. Qualsiasi ricerca in merito secondo me non porta da nessuna parte oppure deve forzare troppo il dato oggettivo se proprio si vogliono cercare assonanze.

    Forse hai ragione
    Approfondirò
     
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14 replies since 24/9/2022, 05:23   155 views
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