Ipotesi dell'universo simulato.

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    Leggevo una discussione di Destiny che sosteneva l'esistenza di un ente primordiale nel buddhismo. Beh se esiste l'ordine esiste il caos. Non è questa la sede il topic è su altro.
     
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    Credo che sia una teoria che lascia il tempo che trova. Se fossimo vermanete in un unvierso simulato stile Matrix, questo non cambierebbe nulla dal nostro punto di vista, perché anche se fossimo solo dei programmi generati da un computer quella che percepiamo è la realtà. Quindi questa cosidetta simulazione per noi è di fatto la realtà che percepiamo come tale.
    In secondo luogo, questa risulta comunque una teoria indimostrabile, esattamente come è indimostrabile l'esistenza di Dio. Uno se ci crede ci deve credere per fede. Di fatto si sostituisce il Dio teistico con un "computer di una civiltà più avanzata", ma il risultato è lo stesso. Saremmo sempre frutto di un intelligenza superiore e creatrice. E proprio perché questo equivalrebbe a credere in una qualche divinità, mi riallaccerei a un discorso più "dottrinale" per così dire: il Buddha nega chiaramente che esista una qualche divinità creatrice. E se il Buddha nega che esista un'intelligenza creatrice che possiamo definire "Dio", questo vale sia se il Dio in questione è lo Yahweh giudaico-cristiano, sia se è l'Allah musulmano, sia se è il Brahma induista e sia se è il super-computer di una qualche civiltà aliena.
     
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    CITAZIONE (Alessio Rando @ 28/2/2023, 03:36) 
    Credo che sia una teoria che lascia il tempo che trova. Se fossimo vermanete in un unvierso simulato stile Matrix, questo non cambierebbe nulla dal nostro punto di vista, perché anche se fossimo solo dei programmi generati da un computer quella che percepiamo è la realtà. Quindi questa cosidetta simulazione per noi è di fatto la realtà che percepiamo come tale.
    In secondo luogo, questa risulta comunque una teoria indimostrabile, esattamente come è indimostrabile l'esistenza di Dio. Uno se ci crede ci deve credere per fede. Di fatto si sostituisce il Dio teistico con un "computer di una civiltà più avanzata", ma il risultato è lo stesso. Saremmo sempre frutto di un intelligenza superiore e creatrice. E proprio perché questo equivalrebbe a credere in una qualche divinità, mi riallaccerei a un discorso più "dottrinale" per così dire: il Buddha nega chiaramente che esista una qualche divinità creatrice. E se il Buddha nega che esista un'intelligenza creatrice che possiamo definire "Dio", questo vale sia se il Dio in questione è lo Yahweh giudaico-cristiano, sia se è l'Allah musulmano, sia se è il Brahma induista e sia se è il super-computer di una qualche civiltà aliena.

    E dove hai letto che lo nega?
     
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    E dove hai letto che lo nega?

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    «Se Egli è davvero il Signore del Mondo intero, conosciuto come il Divino, Signore delle moltitudini di esseri, perché impone disgrazia sul mondo intero, perché non crea felicità per il mondo intero? Se Egli è davvero il Signore del Mondo intero, conosciuto come il Divino, Signore delle moltitudini di esseri, Perché ha creato un mondo così ingiusto, dove prevalgono l’inganno, la menzogna e l’ignoranza? Se Egli è davvero il Signore del mondo intero, conosciuto come il Divino, signore delle moltitudini di esseri, allora caro Aritta, il Signore degli esseri è un individuo ingiusto, che consapevole del giusto impone ciò che è ingiusto!»- Bhūridatta Jātaka

    «Se esiste un Dio onnipotente da soddisfare, ed in ogni creatura gioia e dolori ed azioni positive e negative, tale Signore sarebbe macchiato col peccato, (In quanto) l’uomo compie solamente la sua volontà» - Mahābodhi Jātaka.

    «Così, Vasettha, tu affermi che la via per l’unione con Brahma è stata insegnata dal brahmano Pokkharasati, mentre Bharadvaja dice che è stata insegnata dal brahmano Tarukkha. Qual è la disputa, la controversia, la diversità in tutto questo?”

    “I retti e falsi sentieri, Venerabile Gotama. Vi sono così tanti brahmani che insegnano differenti sentieri: i brahmani Addhariya, Tittiriya, Chandoka, CVhandava, Brahmacariya – tutti questi sentieri conducono all’unione con Brahma? Come se ci fossero tante strade in un villaggio o in una città che conducono ad un solo luogo. Allo stesso modo le vie dei vari brahmani … conducono all’unione con Brahma?”

    “Tu dici che tutti sono retti sentieri, Vasettha?” – “Sì, venerabile Gotama.”Ma, Vasettha, vi è allora un solo brahmano fra questi esperto nei Tre Veda che abbia visto Brahma da vicino?” – “No, venerabile Gotama.”
    “Allora il maestro dei maestri di qualcuno di loro ha visto Brahma da vicino?” –“No,venerabile Gotama.”
    “Allora qualche loro antenato fino alla settima generazione ha visto Brahma da vicino?” – “No, venerabile Gotama.”

    “Bene, Vasettha, quegli antichi saggi dei brahmani esperti nei Tre Veda, autori di versi, commentatori di versi, i cui versi sono ancora oggi recitati, cantati e composti da brahmani, come Atthaka, Vamaka, Vamadeva, Vessamitta, Yamataggi, Angirasa, Bharadvaja, Vasettha, Kassapa, Bhagu, i quali dicono: “Sappiamo e vediamo quando, come e dove appare Brahma?” “No, venerabile Gotama.”

    “Allora, Vasettha, nessuno di questi brahmani esperti nei Tre Veda hanno visto Brahma da vicino, né uno dei loro maestri, né maestri dei maestri, né qualche antenato dei loro maestri fino alla settima generazione. Né odierni saggi possono dire: “Sappiamo e vediamo quando, come e dove appare Brahma.” Così ciò che dicono questi brahmani esperti nei Tre Veda è: “Insegniamo questo sentiero che conduce all’unione con Brahma che né conosciamo né vediamo, questo è l’unico retto sentiero … che conduce all’unione con Brahma.” Allora questi discorsi dei Brahmani esperti nei Tre Veda sono infondati?” “Sì, venerabile Gotama.”

    “In verità, Vasettha, quei brahmani esperti nei tre Veda dovrebbero essere capaci di mostrare la via ad un’unione con ciò che non conoscono né hanno mai visto! Sono come una fila di ciechi che si aggrappano l’un l’altro, dove nessuno vede niente dal primo all’ultimo – così questi brahmani esperti nei Tre Veda, dove il primo non vede nulla, così quello che sta in mezzo, così anche l’ultimo della fila. I discorsi di questi brahmani sono ridicoli, parole vuote e vane.”

    “Cosa pensi, Vasettha? Questi brahmani esperti nei Tre Veda possono vedere il sole e la luna come le altre persone comuni, e a mani giunte pregano, venerano ed adorano il sole e la luna quando sorgono?” “Sì, venerabile Gotama.”

    “Cosa pensi, Vasettha? Questi brahmani esperti nei Tre Veda, che possono vedere il sole e la luna come le altre persone comuni … sono capaci di indicare la via all’unione con il sole e la luna dicendo: “Questo è l’unico retto sentiero … che conduce all’unione con il sole e la luna.”? “No, venerabile Gotama.”

    “Quindi, Vasettha, tu affermi che i brahmani non sono capaci di indicare la via verso l’unione con ciò che hanno visto, ed inoltre dici che nessuno di loro, né i loro discepoli, né i loro antenati fino alla settima generazione non hanno mai visto Brahma, e dici inoltre che anche gli antichi saggi, le cui parole sono profondamente rispettate, non sanno dove, come e quando appare Brahma. Quindi ciò che dichiarano questi brahmani risulta infondato?” “Sì, venerabile Gotama.”

    “Molto bene, Vasettha. In realtà quei brahmani esperti nei Tre Veda dovrebbero essere capaci di mostrare la via ad un’unione con ciò che non conoscono né hanno mai visto! Proprio come se un uomo dicesse: “Quanto desidero, quanto amo la donna più bella del mondo!” E la gente gli chiedesse: “Bene, caro amico, questa bellissima donna, che tu tanto ami e desideri, sai se è di nobile famiglia o una Brahmana, o di umili origini?” E lui: “No.”
    Di nuovo la gente gli chiedesse: “Bene, caro amico, questa donna più bella del mondo, che tu tanti ami e tanto desideri, sai il suo nome, o il nome di famiglia, se è alta, bassa o di media statura, se è nera, bruna o bianca di carnagione, o in quale città, villaggio o paese vive?” E lui: “No.” E la gente: “Allora, caro amico, non conosci né hai mai visto questa donna che tu tanto ami e tanto desideri?” E lui: “Sì.”
    Ora cosa pensi, Vasettha? Stando così le cose le parole di quell’uomo risultano sciocche?” “In verità, Gotama, sì. Le parole di quell’uomo sono sciocche!”» - Tevijjā Sutta, D.N, 13

    «A quei bramani ed asceti che professano che tutto è causato da un essere supremo, da un creatore io dissi loro: ‘È vero che professate che tutto è causato da un essere supremo, da un creatore? Loro ammisero: ‘Sì.’ Poi io dissi loro, ‘Allora in quel caso, una persona è un’assassina di esseri viventi a causa di un essere supremo, di un creatore. Una persona è ladra… impudica… bugiarda… usa parole che dividono… usa parole aspre… avida… malevola… crede in teorie sbagliate a causa di un essere supremo, di un creatore.’ Quando uno crede che tutto dipende da un essere supremo, monaci, non c’è desiderio, né sforzo [al pensiero], ‘Questo dovrebbe essere fatto. Questo non dovrebbe essere fatto.’ Quando uno non comprende la verità o la realtà di ciò che deve e non deve essere fatto, è sconcertato ed indifeso. Uno non può rettamente definirsi un asceta. Questa fu la mia seconda confutazione retta a quei bramani ed asceti che professano tali insegnamenti, tali teorie» - Anguttara Nikāya 3.61

    Bastano come citazioni, o devo cercarne altre?
     
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    Tra l'altro questo è l'articolo da dove ho trovato tutte queste citazioni: https://centrodharma.net/2016/10/20/esiste...-nel-buddhismo/
     
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    Da quel che ricordo Buddha era in "silenzio" non è che negasse. Ci sono certi però che considerano il Buddhismo teologia negativa.
     
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    CITAZIONE (Y. Chakra @ 2/3/2023, 07:25) 
    Da quel che ricordo Buddha era in "silenzio" non è che negasse. Ci sono certi però che considerano il Buddhismo teologia negativa.

    Da quello che dicono sia i sutra sopracitati, sia altri sutra, non mi sembra proprio che il Buddha sia "in silenzio" sulla questione. Il Buddha dice chiaramente che se ci fosse un Dio creatore, allora sarebbe malvagio ad aver sottoposto gli esseri alla sofferenza. Il Buddha nega chiaramente l'esistenza di un Dio creatore. Mi sembra molto chiaro.

    Un'altro esempio è questo sutra:

    CITAZIONE
    «“A quei bramani ed asceti che professano che tutto è causato da un essere supremo, da un creatore io dissi loro: ‘È vero che professate che tutto è causato da un essere supremo, da un creatore? Loro ammisero: ‘Sì.’ Poi io dissi loro, ‘Allora in quel caso, una persona è un’assassina di esseri viventi a causa di un essere supremo, di un creatore. Una persona è ladra… impudica… bugiarda… usa parole che dividono… usa parole aspre… avida… malevola… crede in teorie sbagliate a causa di un essere supremo, di un creatore.’ Quando uno crede che tutto dipende da un essere supremo, monaci, non c’è desiderio, né sforzo [al pensiero], ‘Questo dovrebbe essere fatto. Questo non dovrebbe essere fatto.’ Quando uno non comprende la verità o la realtà di ciò che deve e non deve essere fatto, è sconcertato ed indifeso. Uno non può rettamente definirsi un asceta. Questa fu la mia seconda confutazione retta a quei bramani ed asceti che professano tali insegnamenti, tali teorie.”» - Anguttara Nikāya 3.61.

    Non mi pare proprio che qui il Buddha sia silenzioso sulla questione, anzi sta parlando e sta confutando chiaramente l'idea creazionista.
     
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    Buddha è per l' interdipendenza mentre Dio rende dipendenti. L'interdipendenza è silenziosa.
     
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    CITAZIONE (Y. Chakra @ 2/3/2023, 22:01) 
    Buddha è per l' interdipendenza mentre Dio rende dipendenti. L'interdipendenza è silenziosa.

    Voler continuare a insistere di un presunto silenzio del Buddha sulla questione Dio mi pare fuori luogo. Mi sembra chiaro che egli non credesse nella sua esistenza, e non sono io a dirlo, ma lo dice lui stesso nei sutra. Da come Shakyamuni si esprime nei sutra, mi pare chiaro come il sole che fosse ateo. Quindi non era silenzioso sulla questione, il Buddha ha parlato e si è chiaramente espresso in materia. Dire il contrario significa ignorare le parole dello stesso Buddha.

    Edited by Alessio Rando - 2/3/2023, 22:20
     
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    QUOTE (Y. Chakra @ 3/2/2023, 10:01 PM) 
    Buddha è per l' interdipendenza mentre Dio rende dipendenti. L'interdipendenza è silenziosa.

    Perché mai? Ci sono biblioteche sugli insegnamenti riguardo la Vacuità; solo "meditazione sulla Vacuità" di Hopkins che davvero è un testo chiave fa le sue 600 pagine abbondanti. Per i gelug.pa la Vacuità è considerata "oggetto di conoscenza", cosa che per esempio non è per le altre tradizioni che la considerano inesprimibile a parole. Ma appunto sono molte, non tutte.
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 2/3/2023, 22:16) 
    CITAZIONE (Y. Chakra @ 3/2/2023, 10:01 PM) 
    Buddha è per l' interdipendenza mentre Dio rende dipendenti. L'interdipendenza è silenziosa.

    Perché mai? Ci sono biblioteche sugli insegnamenti riguardo la Vacuità; solo "meditazione sulla Vacuità" di Hopkins che davvero è un testo chiave fa le sue 600 pagine abbondanti. Per i gelug.pa la Vacuità è considerata "oggetto di conoscenza", cosa che per esempio non è per le altre tradizioni che la considerano inesprimibile a parole. Ma appunto sono molte, non tutte.

    No io con silenzioso intendo in quiete on in pace trascendentale.
     
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25 replies since 18/2/2023, 08:07   407 views
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