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Il Buddha può essere considerato, dal punto di vista esoterico, la goccia immortale nel cuore?
Oppure è il Buddha primordiale, quello che è antecedente alle seguenti incarnazioni nel corso del tempo?
Non so, in generale non riesco mai a inquadrare queste figure siano essi Buddha o altre figure archetipiche, come esterne.. -
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non so rispondere alla tua domanda, ma leggendo "goccia immortale" ho pensato agli atomi permanenti, tra cui l'atomo permanente buddico.
E leggendo l'ultima frase mi è venuto in mente che anche Sanat Kumara, guardiano della soglia, dovrà essere superato, è anch'esso una forma, seppur utile del corso dello sviluppo dell' individuo.
Ma questo non è buddhismo.. -
.non so rispondere alla tua domanda, ma leggendo "goccia immortale" ho pensato agli atomi permanenti, tra cui l'atomo permanente buddico.
E leggendo l'ultima frase mi è venuto in mente che anche Sanat Kumara, guardiano della soglia, dovrà essere superato, è anch'esso una forma, seppur utile del corso dello sviluppo dell' individuo.
Ma questo non è buddhismo.
Anche Krishna, Visnu è considerato, o almeno lo si evince, visto che di esplicito non c'è nessuna affermazione. Ma lo si interpreta così leggendo la BG e le Upanishad. Però la goccia immortale del buddismo (esoterico?) Può essere considerata alla stessa stregua?
Concludo con un ot al tuo riferimento. Sanat Kumara gds? Dove lo hai letto/sentito dire?. -
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Lemure archivista ex fiancheggiatore del Dharma
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Sai che non ho fatto 2+2 da che ho letto? Ho avuto la folgorazione appena un attimo prima di iniziare a scrivere. Quello che secondo me intendi è la goccia indistruttibile, che eccome se esiste almeno nel Tantra. Forse puoi trovare qualcosa qui. L'autore lo conosco ed è persona e studioso accademico di assoluta affidabilità, uno dei migliori esperti di Dharma che parli italiano.
www.sangye.it/altro/?p=2077
Se quello che trovi su "goccia indistruttibile" in rete è in accordo con la tua ipotesi non so, però sono le parole giuste con cui cercare in rete. Penso che anche "indestructible drop" dovrebbe andare se espandi la ricerca all'inglese.. -
.Sai che non ho fatto 2+2 da che ho letto? Ho avuto la folgorazione appena un attimo prima di iniziare a scrivere. Quello che secondo me intendi è la goccia indistruttibile, che eccome se esiste almeno nel Tantra. Forse puoi trovare qualcosa qui. L'autore lo conosco ed è persona e studioso accademico di assoluta affidabilità, uno dei migliori esperti di Dharma che parli italiano.
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Se quello che trovi su "goccia indistruttibile" in rete è in accordo con la tua ipotesi non so, però sono le parole giuste con cui cercare in rete. Penso che anche "indestructible drop" dovrebbe andare se espandi la ricerca all'inglese.
Swami...come al solito non sbagli un colpo. Praticamente sei una miniera! grazie adesso gli do subito una letta
Aggiungo:
Si interessante, è un riassuntino delle varie fasi del postmortem, però pensavo fosse trattata un pò più approfonditamente la goccia.
Proverò a googolare un pò in inglese
Edited by Animale Da Foresta (re-reload) - 9/10/2023, 19:16. -
.non so rispondere alla tua domanda, ma leggendo "goccia immortale" ho pensato agli atomi permanenti, tra cui l'atomo permanente buddico.
E leggendo l'ultima frase mi è venuto in mente che anche Sanat Kumara, guardiano della soglia, dovrà essere superato, è anch'esso una forma, seppur utile del corso dello sviluppo dell' individuo.
Ma questo non è buddhismo.
Concludo con un ot al tuo riferimento. Sanat Kumara gds? Dove lo hai letto/sentito dire?
L'ho letto nei libri della Bailey, a molti fa storcere il naso, ma io non ne capisco il motivo.... -
.Sai che non ho fatto 2+2 da che ho letto? Ho avuto la folgorazione appena un attimo prima di iniziare a scrivere. Quello che secondo me intendi è la goccia indistruttibile, che eccome se esiste almeno nel Tantra. Forse puoi trovare qualcosa qui. L'autore lo conosco ed è persona e studioso accademico di assoluta affidabilità, uno dei migliori esperti di Dharma che parli italiano.
www.sangye.it/altro/?p=2077
Se quello che trovi su "goccia indistruttibile" in rete è in accordo con la tua ipotesi non so, però sono le parole giuste con cui cercare in rete. Penso che anche "indestructible drop" dovrebbe andare se espandi la ricerca all'inglese.
Articolo molto interessanre. Grazie swami chandraramabubu sfigananda .
A questo punto vorrei porre una domanda io: l'Adibuddha, e quindi di conseguenza la natura di buddha, può essere paragonato a una sorta di "principio divino" insito alla base della realtà stessa? Una sorta di "fondamento della realtà", di cui tutto è emanazione?. -
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Lemure archivista ex fiancheggiatore del Dharma
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A questo punto vorrei porre una domanda io: l'Adibuddha, e quindi di conseguenza la natura di buddha, può essere paragonato a una sorta di "principio divino" insito alla base della realtà stessa? Una sorta di "fondamento della realtà", di cui tutto è emanazione?
Personalmente credo di no. Se ci fosse una sorta di "spiraglio" che faccia da ponte con concetti a noi familiari lo sapremmo dal Canone. In diversi tantra ci sono visualizzazioni in cui certe immagini si dissolvono nella vacuità e poi da questa vacuità sorgono lettere, loti, divinità, etc. Nel tantra di Vayrayogini si parla della "fonte di realtà", che se non erro è rappresentata alla base delle immagini come quei due triangoli disposti a stella e che fanno da base a una piramide con il vertice diretto in basso. A parte che non ne conosco il commentario, già solo le parole "fonte di realtà" dovrebbero ispirare molta cautela.
E' molto difficile resistere alla tentazione di accostare tutto questo alle dottrine delle emanazioni nel neoplatonismo. Ma credo che dovremmo resistere (e spesso con uno sforzo notevole), tentare di andare oltre e cogliere il senso di queste immagini mentali. Per esempio penso sia corretto sostenere che la vacuità è l'origine di tutto ma solo nel senso che qualsiasi fenomeno può mutare indefinitamente, che ha in (non)sé la potenzialità di cambiare senza limiti. In questo senso essendo la natura ultima di qualsiasi fenomeno è una sorta di principio unificante, ciò che è comune a tutto l'esistente. Ma è facile capire che siamo così vicini a poterla ritenere un principio capace di creare, che lo scivolone è dietro l'angolo.
Non ho esperienze di meditazione da condividere, nel senso che proprio non ne ho fatte. Penso che queste cose non siano approcciabili completamente con la mente razionale; la quale però è in grado di farci resistere a certe derive di linguaggio e quindi di pensiero e viceversa. Onestamente quando mi approccio ad adibuddha, a idee come l'Alayavijnana (anch'esso con qualche somiglianza se pur stiracchiata con un principio creativo) e diverse altre la mia mente le associa subito alle emanazioni del neoplatonismo. So che è il risultato dei miei condizionamenti culturali e mi sforzo di lasciarle andare e dirmi che devo approfondire la dottrina della vacuità. Chiaro, parlo per me poi in ciascuno sorgono sensazioni diverse e tocca al singolo gestirle.. -
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Grazie mille. .