visualizzare e guardare una divinità hanno la stessa funzione?

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    Sempre un Cane Randagio

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    Domanda per i più esperti, insomma per chi è erudito tramite lettura oppure per esperienza.
    Durante una puja, mentre si recita il mantra, guardare l'immagine di una divinità è la stessa cosa che visualizzarla?

    Io ho sempre visualizzato e so che funziona, ma ultimamente ho difficoltà a visualizzare così cerco di aiutarmi con le immagini.

    Grazie
     
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    Con "per i più esperti" mi hai tagliato fuori ahahahahahaa :D va be, far riposare le dita non è poi uno svantaggio :D
     
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    Shankar Kulanath

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    Nel Buddhismo Tibetano ci sono pratiche di concentrazione sulle immagini o le statue delle Divinità. Sono forme di Sciné o Shamata.

    Non è però propriamente la stessa cosa del Deva Yoga.
     
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    ciao CR, buon giorno

    non sono chiaramente esperto e men che meno 'erudito'. mentre a livello strettamente esperienziale mi giudico leggendo (e sorprendendomi), per altro saltuariamente in maniera 'colpevole', i Maestri al 'io speriamo che me la cavo'... - esagerando di molto pero' -

    secondo me visualizzare, in linea teorica e da un punto di vista strettamente psicologico generale, e' piu efficace del semplice guardare, per come funziona la macchina 'essere umano'

    per scendere terra-terra, sognarsi e visualizzare un piatto di pasta alla carbonara con i suoi due tuorli perfettamente cremosi, gialli, financo un po' spumosi e la pancetta assolutamente croccante ma bilanciata, nella croccantezza, sulla cremosita' dell'uovo nonche' il pecorino bianco che aggiunge ulteriore gusto e sale, mi fa venire l'acquolina in bocca, mi fa venire fame. alla cettola qualunque: 'oggi devo mangiare pasta alla carbonara..!! ca**o, ca**o..!!' :D

    immaginare ha un effetto per lo meno su di me (ma penso che sia una musica abbastanza generale dato che e' il principio che sta alla base di tutto il marketing su scala planetaria) certamente piu' accattivante di guardare una foto di un piatto di spaghetti alla carbonara che comunque, in misura minore, fa il suo lavoro sulla nostra psicologia. dopo tutto, tutta la cartellonistica stradale e' basata su questo assunto e instagram per i millenials e' praticamente la bibbia (perdonami se faccio degli esempi da scaricatore di porto :D)

    semplicemente perche' ci si 'cala', ci si 'immedesima' automaticamente nella posizione e negli attributi (ma in realta', in ultima analisi, nei ritorni soggettivi per quello che consideriamo essere 'noi stessi') di cio' che viene visto. e questo non ha nulla di religioso. e' un semplice funzionamento meccanico. vale anche se ci mettiamo a guardare l'immagine di una caffetteria o una bottiglia d'acqua o, piu banalmente, di una bella ragazza :D e' semplicemente il meccanismo motivazionale

    fatta questa premessa che mi appare del tutto ovvia (o e' per lo meno condivisa dagli esperti di marketing di tutto il pianeta), cio' non di meno penso che, se una persona ha difficolta' in un certo momento del suo tempo a visualizzare per un insieme di ragioni del tutto contingenti, sia assolutamente accettabile accontentarsi di guardare semplicemente un immagine. l'intento e' esattamente lo stesso. il processo che viene messo in moto e' esattamente lo stesso. immedesimazione, ritorno personale e risoluzione.

    e' comunque certamente meglio di non fare nulla. significa a mio avviso dare una direzione. incrinare il parabrezza e, a volte, di molto

    ripeto, mi scuso se utilizzo un modo di descrivere le cose un filo alla 'wualla-wualla' parlando di temi che contengono aspirazioni molto importanti per le persone ma e' quel che passa il convento, oltre non mi e' dato andare

    per chiudere, sempre secondo me, il semplice 'guardare' ha infine, incidentalmente e sempre sfruttando un funzionamento meccanico dell'essere umano, all'occorrenza e fortuitamente, il merito inatteso di spingere (abbastanza) facilmente ad entrare in un contesto totalmente diverso che conduce a ritrovarsi nel reame dell' 'osservare'

    che mi appare in modo evidente come un processo mentale antitetico al 'visualizzare' e che, come accade tutte le volte che una persona cambia attivita', puo' avere degli effetti interessanti e aquisire significati certamente diversi

    ma ogni cosa ha il suo tempo. ed ora... esattamente perche' ogni cosa ha il suo tempo...

    ...aspettiamo l'una per gli spaghetti alla carbonara..! :D
     
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 19/10/2023, 20:04)
    Con "per i più esperti" mi hai tagliato fuori ahahahahahaa :D va be, far riposare le dita non è poi uno svantaggio :D

    ma figurati swami, pensavo a te mentre scrivevo " per chi è erudito tramite lettura"
    CITAZIONE (**Destiny** @ 19/10/2023, 20:26)
    Nel Buddhismo Tibetano ci sono pratiche di concentrazione sulle immagini o le statue delle Divinità. Sono forme di Sciné o Shamata.

    Non è però propriamente la stessa cosa del Deva Yoga.

    Sono accessibili queste pratiche, oppure sono per un cerchio ristretto di praticanti?

    In sostanza cosa mi consigli? Posso guardare l'immagine mentre recito il mantra oppure meglio che mi sforzi un po' di più a visualizzare?

    *Francesco grazie del contributo
     
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    Per ciò che riguarda il Buddhismo Tibetano le cose stanno così:

    - la concentrazione su una immagine di Buddha è accessibile a tutti.

    - La visualizzazione di una Divinità e la recitazione del suo mantra è permessa per certe Divinità ma non altre (ad esempio si può fare per tutte le Divinità provenienti dai Sutra Mahayana, come Avalokiteshvara, ma non si può fare per le più esoteriche Divinità del Tantra Supremo).

    - Anche per quel che riguarda queste Divinità aperte a tutti però sarebbe tradizionalmente concessa la visualizzazione esterna, ma non l'identificazione interna, a meno che non si è ricevuta la loro iniziazione.
     
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    **Destiny** ok grazie
     
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    QUOTE (Cane Randagio @ 10/19/2023, 06:48 PM) 
    Durante una puja, mentre si recita il mantra, guardare l'immagine di una divinità è la stessa cosa che visualizzarla?
    Io ho sempre visualizzato e so che funziona, ma ultimamente ho difficoltà a visualizzare così cerco di aiutarmi con le immagini.

    Per quanto posso dire le risposte che hai avuto fin qui corrispondono con quello che ho letto. In particolare "fra" ha scritto qualcosa di quasi sovrapponibile a quel che dice Berzin: non conta vedere la divinità se pure con gli occhi mentali, ma conta avere la sensazione che sia davanti a noi. Puoi anche non visualizzarla, perché quel che serve è produrre le stesse senzazioni mentali che si avrebbero con la divinità in carne ed ossa. Per esempio potremmo dover incontrare qualcuno di importante a cui dover chiedere un favore che non sappiamo ancora chi sia (abbiamo solo il nome e l'appuntamento gestito dalla sua segretaria) e iniziamo a costruire sensazioni, immaginiamo il misto di imbarazzo e speranza, eccetera. Conta quello. E in base a quanto è sviluppata questa capacità, di riflesso la visualizzazione viene da sé. Chiaro che vale il contrario e lo dimostrano i dipinti tibetani e tanti altri: l'immagine è una stenografia visiva, una vera e propria scaletta di punti da toccare esattamente come la faremmo se dovessimo parlare in pubblico, solo che è per immagini. Quindi l'immagine aiuta molto la visualizzazione solo che è solo metà del lavoro.

    Se vuoi una spiegazione ottima c'è "l'iniziazione di Kalachakra" del solito Berzin. Forse non vale la pena comprarlo per quelle 5-6 pagine sulla visualizzazione ma se ci si riesce a procurare il PDF potrebbe essere una buona lettura. Ricordo che di questa cosa si parlò già, è un dubbio che avevi avuto e consigliai proprio quel libro. A distanza di qualche mese personalmente non mi è capitato sottomano di meglio.

    Come dice un maestro laico di mia massima fiducia, "la visualizzazione si fa con la pancia", quando si hanno sensazioni intense sembra proprio che si localizzino lì anche se non ne conosco il motivo.
     
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    swami chandraramabubu sfigananda azzo ti ricordi che ho avuto questo dubbio?! io proprio no lol ma sicuramente ricordi meglio tu :-p
    per quanto riguarda la citazione sulla pancia, mi ha ricordato "trattato di magia bianca" di Bailey, in sostanza l'anima che si trova nei chakra superiori, sfrutta l'ombra, l'animale, che risiede nei chakra inferiori, per "fare" cose

    Grazie della dritta, vado a cercare il testo
     
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8 replies since 19/10/2023, 17:48   148 views
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