Il Buddhismo di fronte al "diverso"

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    Mi sono salvato dalla tirata di orecchie. Ahahah, si scerza ovviamente.
     
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    Ma guarda per come gli ho risposto sono stato anche meno duro del dalai lama.
     
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    Un conto è cercare comprensione per una determinata condizione, appunto di "diverso" e un conto è chiedere:cosa pensa il buddhismo dell'omosessualità? Pretendendo che poi le risposte coincidano con la sua idea, io ho letto che il buddhismo, oggi ha una posizione negativa e gli ho risposto, tu dici che sbaglio, non ho capito in cosa sbaglierei a dirgli le cose come stanno realmente.
     
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    QUOTE (Non. Io @ 11/2/2023, 01:28 PM) 
    Ma guarda per come gli ho risposto sono stato anche meno duro del dalai lama.

    Sicuro? Il DL è stato più volte interrogato su questo problema e a me non è sembrato per niente duro. Ha detto che non si può trascurare il fatto che se c'è amore in una coppia omo questo abbia un peso e ha lasciato chiarissimamente capire che il suo atteggiamento è inclusivo, dove ci si possa vedere "durezza" in questo davvero non lo so.

    Quello a cui ti riferisci è una serie di occasioni in cui ha detto che non si sente in diritto di riscrivere i testi, che dicono quello che poi è quello che mi sono limitato a riassumere, senza inventare niente. Ha detto che questa cosa si potrebbe interpretare in termini che tengano conto del cambiamento che c'è stato da 1000 anni a questa parte (perché parliamo dell'epoca di Tsong.Kha.Pa) e ha detto che per farlo servirebbe un concilio di tutte le scuole, e che si potrebbe fare. Questo significa essere duri? Boh...

    Poi c'è un'altra cosa. Nessuno ti obbligava a far virare il topic in quella direzione. Capisco che quanto segue mi farà sembrare quello che se la tira ma mi sono sentito costretto a fare il riassuntino, cosa che mi sarei risparmiato volentieri. Nel caso tuo per una visione ultra-rigorista del Buddhismo laico o se vuoi una visione "media" della condizione monastica. Nel caso di Fra perché si riferisce a un'altra visione estrema, quella delle scuole istantaneiste. Certo, fare la pratica di accumulo delle azioni positive e limitazione di quelle negative è del tutto equivalente al rimanere nello stato di consapevolezza del rig.pa. Ma forse per un principiante la seconda alternativa non gli modifica di granché il karma. La consapevolezza dello stato naturale della mente è un punto di arrivo, non di partenza.

    Ecco, si dirà che mi son messo a tirare le orecchie altrui. Ma per quanto non mi senta più buddhista ho molto amato questa tradizione e se vedo qualcuno che ci si avvicina mi spiace se ne senta respinto: almeno cerco di conservare lo spirito di fondo, che esista una medicina per chiunque e un registro di linguaggio per chiunque.
     
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    QUOTE (Non. Io @ 11/2/2023, 01:42 PM) 
    Un conto è cercare comprensione per una determinata condizione, appunto di "diverso" e un conto è chiedere:cosa pensa il buddhismo dell'omosessualità? Pretendendo che poi le risposte coincidano con la sua idea, io ho letto che il buddhismo, oggi ha una posizione negativa e gli ho risposto, tu dici che sbaglio, non ho capito in cosa sbaglierei a dirgli le cose come stanno realmente.

    Ne abbiamo parlato ma dato che me lo chiedi rispondo. Nel momento in cui si afferma che il Buddhismo "condanna"/"scoraggia" eccetera ritengo che non se ne sia colto il punto. Il Buddhismo, e in questo pienamente figlio dell'India, non è normativo. In nessun testo si trova "non fare questo" o "fai questo". Si troverà sempre e solo "se fai X otterrai Y". Se uccidi sarai ucciso. Ora, nulla in linea di principio impedisce che a qualcuno piaccia essere ucciso. E allora sa che per soddisfare questo suo desiderio dovrà uccidere.

    Forse mi obietterai che è la stessa cosa ma io penso che sia radicalmente diversa a cominciare dall'enorme rispetto per l'essere senziente, in questo caso umano. Desumere una proibizione da un nesso di causalità è un pensiero distorsivo perché punta in due direzioni completamente diverse. Il linguaggio è il pensiero, non è soltanto una modalità di comunicazione. Se si usano le parole sbagliate si veicola il pensiero sbagliato.

    Specializziamo nel caso specifico quanto detto: "se si fa sesso col lato B si producono le cause per rinascere in luoghi spiacevoli, come ad esempio vivere in una baracca all'uscita della colaca maxima a meno che il karma prodotto non sia stato bloccato". NON E' lo stesso che dire che l'atteggiamento del Buddhismo verso sesso/omo/quelchesia è una posizione negativa. Come detto sopra, non esiste in tutta la letteratura canonica e commentariale un solo passo che faccia pensare a una posizione negativa esplicita su qualsivoglia argomento. Poi certo, in tanti passaggi è facile pensare che ci sia, ma abbiamo l'intelligenza proprio per capire la differenza.

    Edited by swami chandraramabubu sfigananda - 11/2/2023, 02:13 PM
     
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    Non capisco i tuoi arzigogoli intellettivi, non mi sembra che affermare che se fai una determinata cosa rinasci con una vita sfavorevole sia una posizione positiva, negativa è opposto di positiva, poi come dici tu abbiamo tutti l'intelligenza per capire il significato di "posizione negativa" in quel contesto.
     
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    Che poi nessuno ti vieta niente, neanche nel cristianesimo. Sei libero di scegliere di vivere come ti pare se non credi alle cose che vengono dette, come gli inferni buddhisti o l'inferno cristiano.
     
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    QUOTE (Non. Io @ 11/2/2023, 02:14 PM) 
    Non capisco i tuoi arzigogoli intellettivi, non mi sembra che affermare che se fai una determinata cosa rinasci con una vita sfavorevole sia una posizione positiva, negativa è opposto di positiva, poi come dici tu abbiamo tutti l'intelligenza per capire il significato di "posizione negativa" in quel contesto.

    Ammettiamo che abbia ragione tu: "per il Buddhismo, il sesso omo è sbagliato". Consideriamo ora quello che si può desumere dalla domanda. Che so, l'OP ha un caro amico "omo" di cui si preoccupa, eccetera. Comunque qualcosa che l'OP percepisce un tema con cui confrontarsi.

    Ora, nel momento in cui dai una risposta, peraltro così "tranchant" io mi aspetto che chi parla di un argomento lo conosca. Quindi mi aspetto che tu sappia come funziona il karma per il livello a cui è comprensibile a un essere ordinario. Quindi io mi aspetto che tu sappia che ciascuna persona si porta dietro il karma di essere stato un miliardo di volte come Hitler, un miliardo di volte come Salvo d'Acquisto, eccetera e che in questo momento i karma sono in equilibrio perché abbiamo lo stato umano. Mi aspetto che tu sappia che al momento della morte il karma proiettante che è quello che decide se saremo deva, preta, animali, etc. potrebbe essere in equilibrio e che basti una piccola differenza per determinare la rinascita come praticante o come essere infernale. Mi aspetto che tu abbia un quadro minimo di queste cose.

    Adesso seguiamo questi due ipotetici scenari. NonIo che dice grossomodo "sì, ci sono delle questioni sull'argomento ma sono complesse, per ora non ti preoccupare poi si capiscono". L'interessato/a si sente a suo agio, si mette a leggere, magari diventa un praticante e accumula quel karma che al momento della rinascita produce quella favorevole. Ma mi voglio rovinare, è un sessuomane e non riesce a modificare di una virgola la propria vita. Questo non impedisce che come dicono i testi, anche leggere un solo verso di Dharma produca karma positivo. Scopre che ci sono pratiche per fermare la maturazione del karma sessuofilo :D e le applica. Ha una rinascita felice e ancora interessato al Dharma.

    Altra possibilità, comportarsi come hai fatto e tendi sempre a fare :) In questo caso l'amico/a dell'OP per esempio percepisce di essere tornato nello stesso tipo di atmosfera da cui fuggiva; pur solo senza punti di riferimento spirituali fa una vita normale anzi etica, fa del bene eccetera. Ma il karma è a-morale e se ne frega. E' una contabilità né più né meno. Al momento della morte manca quell'ultima delle cause che avrebbe determinato la rinascita buona, la bilancia è ancora in quasi in perfetto equilibrio ma c'è il "quasi" di mezzo. Prende il sopravvento un karma di un miliardo di vite prima e pur con una buona vita la rinascita è negativa.

    E' questo che in un altro topic cercavo di mettere in evidenza con la mia battuta sul fatto che tutti i consigli fossero arrivati da non-buddhisti o meglio, utenti che seguono altre strade spirituali e non vedono tutte le implicazioni. Io non ho mica inventato niente, i "mezzi abili" sono il cardine del Mahayana. Possiamo benissimo non accettare questo quadro di riferimento ma se è così, cosa ci obbliga a dire per forza quello che crediamo sia il Buddhismo nella nostra immaginazione? Lo stesso ovviamente varrebbe per qualsiasi altra tradizione.

    A chi inizia si possono solo consigliare buone letture generali (e non della propria scuola) e va usata la massima cautela, già a livello del semplice vivere quotidiano. Non serve scomodare la metafisica, è lo stesso problema che c'è mettendosi a parlare col vicino in treno, magari con l'infelice idea di attaccare bottone commentando sull'attuale conflitto in medio oriente che è il tema più divisivo esistente. Che ne sappiamo di chi abbiamo vicino? E qui c'è in più un'intero universo metafisico alle spalle di ogni discorso anche il più innocuo.

    Di nuovo, non sto mica censurando nessuno. Però dato che ho un account pure io non so resistere a dire come la penso quando si configurano situazioni che per me sono un punto sensibile. Io sono stato molto aiutato da persone che mi hanno sempre messo a mio agio e spiegato le cose con calma, senza scenari apocalittici o anche semplicemente decontestualizzati. E' a loro che penso sempre quando mi capita di intervenire in temi nei quali penso di avere qualcosa da dire.
     
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    Ha ragione Swami, il topic nasce per un motivo e deve rimanere in tema; inoltre, persone che hanno appena iniziato ad informarsi vanno invitate ad approfondire, a leggere, a capire che il buddhismo ha tante scuole e tanti pensieri diversi, semplicemente perché ha migliaia di anni e si è diffuso in un continente intero, incontrando civiltà, esigenze e sensibilità via via diverse.

    Ho letto tra le risposte tante risposte OT. Una di queste diceva che la sessualità è stata "superata" grazie al Tantra induista. Per inciso e per non lasciare che si dicano cose in libertà rispondo anche se OT: il Tantra è la Via antirinuncia per eccellenza, specie quello induista. Lì si insegna sì il controllo, non il "superamento" e la cancellazione del desiderio, che sono le cose più antitantriche in assoluto.

    Comunque torniamo in topic e continuiamo la discussione solo se d'aiuto al dubbio iniziale dell'utente

    Edited by Parvatah - 2/11/2023, 15:08
     
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    Anyway:

    "È molto interessante che Sua Santità il Dalai Lama, durante i suoi viaggi, a volte incontra gruppi omosessuali, particolarmente a San Francisco e a New York. Questi gruppi erano molto agitati a proposito della tradizionale presentazione buddhista dell’omosessualità come un comportamento sessuale non appropriato. Sua Santità ha risposto dicendo che non può riscrivere i testi per conto proprio, ma che pensa che questa è una di quelle questioni che va discussa all’interno di un concilio di anziani buddhisti. Soltanto un concilio di questo genere può emendare questioni relative alla vinaya e all’etica. Sua Santità raccomanda la stessa procedura riguardo alla questione dell’uguaglianza delle donne, particolarmente nei rituali e nelle cerimonie monastiche. Anche questo va riconsiderato e rivisto. Dunque sembra che anche Sua Santità pensi che ci sia qualcosa di problematico e discutibile all’interno della presentazione tradizionale dell’etica sessuale buddhista."

    Che è un estratto da una delle pagine italiane di "study Buddhism" di Berzin, facilmente trovabile con "il male" (google) usando una frase qualsiasi come chiave di ricerca.

    Così chiunque può vedere se ho inventato qualcosa.
     
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    PS scusa parvatah, non rispondevo a te, la tua risposta e la mia sono arrivate nello stesso istante almeno sul mio PC, non ti avevo proprio nemmeno letto.
     
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    Nessun problema Swami
     
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    Boh sarà ot, ma secondo me è meglio chiarirlo quest'argomento che può anche essere interessante

    https://isha.sadhguru.org/global/it/wisdom...-il-tantra-yoga
     
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    QUOTE (Non. Io @ 11/2/2023, 03:39 PM) 
    Boh sarà ot, ma secondo me è meglio chiarirlo quest'argomento che può anche essere interessante

    https://isha.sadhguru.org/global/it/wisdom...-il-tantra-yoga

    Ma credo che quello sia Tantra induista, è completamente un'altra cosa rispetto al Tantra buddhista. E tanto per cambiare è la via più difficile, per pochissimi. Sicuri che sia la cosa migliore da chiarire in un topic di un principiante? Conosci il Tantra buddhista? Just curious...
     
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    No non conosco il tantra buddhista. Poi io ho riportato la mia esperienza ed era una risposta ad una affermazione che diceva che per controllo del sesso si intende una moderazione ed io invece ho portato l'esempio del tantra che convoglia l'energia sessuale ad un altro tipo di energia,boh sapete tutto voi evidentemente...
     
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