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Lemure archivista ex fiancheggiatore del Dharma
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Non so se riesci anche tu a fare un paragone simile, a me piace molto.
Penso di riuscirci! In effetti certe costanti sono troppo incastrate nel nostro hardware per non presentare somiglianze.
Le differenze restano ma lo dico sempre, sono un po' irenista e un vero aficionadio dell'accomodatio per cui colgo volentieri le tendenze universali e laddove esistano anche corrispondenze più puntuali. Il clima storico ha delle somiglianze. Il terrificante '300 europe doveva ancora arrivare ma penso che le premesse si vedessero anche allora. La condizione di vita doveva essere vicina al pessimo, come lo è stata in Giappone quando questa generazione di mestri anticonvenzionali ha espresso molti dei suoi individui. Non ricordo se anche nel medioevo giapponese esistesse una gerarchia religiosa opulenta mentre il popolo moriva di fame ma è sicuro che gli abati dei grandi monasteri stavano meglio del povero contadino.
In queste condizioni davvero è impossibile praticare il Buddhismo come lo istituì il Buddha storico e tutt'ora sopravvive nei monasteri. Il bisogno religioso è universale e quindi è quasi scontato che possano emergere delle figure diciamo così di raccordo che offrano una via a tutti. Oltretutto lì come qui, quanti sapevano leggere? Per non parlare di leggere i grandi classici dopo una giornata infernale nella risaia.
Lo stesso filone della pazza saggezza era vivo in Tibet, i libri della David Neel farebbero impazzire NonIo come del resto hanno molto affascinato anche me.
Non so se ci siano saggi in cui queste similitudini siano state studiate e soprattutto rese viventi. Intendo dire, da manuali di storia delle religioni e antropologia si possono desumere molte cose, ma richiedono di essere specialisti in quelle materie mentre qualche testo rivolto a una platea più vasta sarebbe interessante. Non penso al Ramo d'Oro ma proprio a studi su questo genere di fenomeni.
E grazie per l'apprezzamento, ne sono molto onorato ed è reciproco.. -
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diciamo che da bankei, santoka e kenko si impara molto buddhismo imparandolo un po', o a volte molto, fuori dagli schemi.
da molti utenti di questo forum, tra cui ovviamente il buon swami, si impara molto buddhismo imparandolo come da norma.
da me e il vecchio Rinchen, invece, lo si disimpara e basta!. -
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diciamo che da bankei, santoka e kenko si impara molto buddhismo imparandolo un po', o a volte molto, fuori dagli schemi.
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da me e il vecchio Rinchen, invece, lo si disimpara e basta!
Non sono così normale, è che mi disegnano così!. -
.diciamo che da bankei, santoka e kenko si impara molto buddhismo imparandolo un po', o a volte molto, fuori dagli schemi.
da molti utenti di questo forum, tra cui ovviamente il buon swami, si impara molto buddhismo imparandolo come da norma.
da me e il vecchio Rinchen, invece, lo si disimpara e basta!
Non sono così normale, è che mi disegnano così!
allora un giorno ti faremo il ritratto con una capriola!. -
.Ciao Swami, ho molta stima di te e apprezzo i tuoi interventi.
Non sono d'accordo con la tua presa di posizione in questo post.Quindi arriva tiziocaio di Piediluco di sotto, cerca "buddhismo" perché magari il suo idolo calciatore si dice buddhista e si trova dei post intitolati "siate stupidi". Ce l'ha il contesto per capire? Solo questa era la mia perplessità, perché per il resto ognuno che possieda il nucleo minimo di informazioni poi sceglie il suo approccio ma sapendo cosa sta facendo e come leggere il materiale. Ripeto, se il forum non fosse facilmente visibile il problema non ci sarebbe proprio stato
Sai che mi hai fatto venire in mente Francesco d'Assisi?
Se ne esce con modi di fare e di dire del tutto "fuori luogo" rispetto ai canoni religiosi del tempo. L'atteggiamento "mainstream" del tempo è del tutto spiazzato e le autorità ecclesiastiche avvertono i fedeli che non è quello l'approccio giusto, che non si può mettere da parte l'insegnamento millenario della chiesa, dei suoi padri etc. etc.
Ma alla gente non importa, quel giullare dice e fa cose bellissime, lo seguono, pian piano anche le autorità capiscono che non possono essere così intransigenti.
Poi pian piano anche il movimento francescano viene reso meno pericoloso, l'impatto "rivoluzionario" si attenua, ma ormai la novità c'è stata.
Non so se riesci anche tu a fare un paragone simile, a me piace molto.
molto ben detto e scritto
buon sardo non mente, d'altronde.... -
.swami chandraramabubu sfigananda scusa ma io devo dar ragione a Perla e a quello che dice Thich Nath Hanh, cioè che il Dharma non si impara sui libri ma nella vita quotidiana e gli incontri che si fanno
www.interessere.it/gli-insegnament...h-ai-tiep-hien/
in origine il buddhismo era un modo di vivere, non una religione (tnh)
grazie Non.Io. -
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- ma a qualcuno interessa veramente? comunque da un luogo dove c'è sempre troppo POCO vino.
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Eizo e Swami sono come le scuole Yocacara e Madhyamika, come lo Zen e la Gelug, come il vino e l’uva: devo aggiungere altro? . -
.Eizo e Swami sono come le scuole Yocacara e Madhyamika, come lo Zen e la Gelug, come il vino e l’uva: devo aggiungere altro?
no, stappa una bottiglia, vecchio, che e' meglio!. -
.swami chandraramabubu sfigananda scusa ma io devo dar ragione a Perla e a quello che dice Thich Nath Hanh, cioè che il Dharma non si impara sui libri ma nella vita quotidiana e gli incontri che si fanno
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in origine il buddhismo era un modo di vivere, non una religione (tnh)
grazie Non.Io
👍. -
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Eizo e Swami sono come le scuole Yocacara e Madhyamika, come lo Zen e la Gelug, come il vino e l’uva: devo aggiungere altro?
GRRIIN. -
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Beh se il Buddha è riuscito a far illuminare persino il suo allievo più "testa de coccio", Suddhipanthaka (che tra l'altro devo dire è diventato il mio mito del Dharma, visto la nostra affinitá nella stupidità
), allora possono riuscirci tutti. -
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Beh se il Buddha è riuscito a far illuminare persino il suo allievo più "testa de coccio", Suddhipanthaka (che tra l'altro devo dire è diventato il mio mito del Dharma, visto la nostra affinitá nella stupidità
), allora possono riuscirci tutti
Pensa che quella storia è uno dei motivi del perché - seriamente - la mia fiducia nel Dharma ha avuto la maggiore spallata. Io ogni tanto, ispirato da quella storia, mi ripetevo la cantilena facendo pulizie per casa. Non mi aspettavo certo entro sei mesi di poter dibattere con l'abate del monastero di Gaden né di imparare il tibetano come so l'italiano. Ma sotto sotto speravo in qualche miglioramento della memoria e della comprensione. E invece sempre peggio. Poi se condividevo queste perplessità con persone (apparentemente) fidate e che conoscono il Dhama mi sentivo pure guardare storto con il commentino che non ci si devono aspettare vantaggi nella vita presente ma in quelle successive eccetera.
Lo dico sempre ma non lo applico bene a me stesso: i manuali e i sutra, come tali, riportano casi anomali per illustrare dei concetti. La media non va così. Ma uno finisce con lo sperarci. Mi sarei accontentato davvero di poco, solo vedere che se pur impercettibilmente miglioravo. F...lo a tutte le belle storielle (prese per i fondelli).. -
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Secondo me tu ti tagli le palle da solo.Sei tu l'artefice del tuo destino. . -
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Secondo me tu ti tagli le palle da solo.Sei tu l'artefice del tuo destino.
E che ne sai se non mi conosci? A parte che non credo all'essere artefici del proprio destino, io lo vedo se la mia mente e memoria migliorano o meno, chiunque lo vede.. -
.Beh se il Buddha è riuscito a far illuminare persino il suo allievo più "testa de coccio", Suddhipanthaka (che tra l'altro devo dire è diventato il mio mito del Dharma, visto la nostra affinitá nella stupidità
), allora possono riuscirci tutti
Pensa che quella storia è uno dei motivi del perché - seriamente - la mia fiducia nel Dharma ha avuto la maggiore spallata. Io ogni tanto, ispirato da quella storia, mi ripetevo la cantilena facendo pulizie per casa. Non mi aspettavo certo entro sei mesi di poter dibattere con l'abate del monastero di Gaden né di imparare il tibetano come so l'italiano. Ma sotto sotto speravo in qualche miglioramento della memoria e della comprensione. E invece sempre peggio. Poi se condividevo queste perplessità con persone (apparentemente) fidate e che conoscono il Dhama mi sentivo pure guardare storto con il commentino che non ci si devono aspettare vantaggi nella vita presente ma in quelle successive eccetera.
Lo dico sempre ma non lo applico bene a me stesso: i manuali e i sutra, come tali, riportano casi anomali per illustrare dei concetti. La media non va così. Ma uno finisce con lo sperarci. Mi sarei accontentato davvero di poco, solo vedere che se pur impercettibilmente miglioravo. F...lo a tutte le belle storielle (prese per i fondelli).
Swami lo sai meglio di me che per il Dharma si dice "A ciascuno la sua medicina".
Evidentemente quella di Suddhipanthaka non è la "medicina" adatta a te, non sei abbastanza stupido
Ci sarà una ragione se da sempre ti trovi a tuo agio con la ferrea logica Gelugpa.