A Proposito di Karma.

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    Proprio ieri stavamo riparlando del Karma.
    Affinchè una azione generi karma sono necessarie 3 cose:
    1) Intenzione di fare qualcosa
    2) Fare o farla fare questo qualcosa
    3) Gioire del risultato.

    Per un attimo ho pensato...
    Diamine... io ogni sera mi collego on line con colleghi per fare dei giochi in simulativa e...

    1) Ho molta intenzione di cercare un avversario ed abbatterlo (simulatore di volo)
    2) Lo faccio o lo faccio fare con molto impegno
    3) Gioisco e non poco del risultato (sapendo dia ver causato sofferenza al giocatore avversario).

    Se anche tali azioni producono karma (e non vedo perchè no)
    la mia rinascita dovrebbe essere sotto forma di pirite o massimo manganese... o sbaglio?
     
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    Lemure archivista ex fiancheggiatore del Dharma

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    Somiglia alla scaletta tibetana che se ricordo bene è questa:

    1) Intenzione di compiere l'azione;
    2) Identificazione non ambigua dell'oggetto dell'azione;
    3) Compimento completo dell'azione;
    4) Soddisfazione del risultato.

    Applicata al videogame ti capisco, un vidogame era il mio unico vizio e stavo sempre attento inventandomi in continuazione scenari come ad esempio immaginare il boss del raid (che andava killato) come una forma visibile dei difetti mentali. Ovviamente nella letteratura canonica non ci sono videogame quindi possiamo solo applicare il buon senso. Secondo me i videogame sono una bella fonte di karma non positivo ma intanto c'è uno spazio di manovra per minimizzare l'accumulo di karma non virtuoso (non lo posso definire negativo, sotto dirò perché), secondo è considerato difficilissimo compiere un'azione karmica completa. Difatti se la si compie, il karma è fortissimo, positivo o negativo che sia. Manca sempre qualche elemento per ciascuno dei quattro punti. Certo è che in un videogame soprattutto se si gioca con gruppi fissi il punto 2) che è il più facilmente attaccabile viene meno. So che pincopallo di Scandicci che sento anche su Discord e che mi sta antipatico usa l'aereo X (o nel mio game, ha un PG con il nome X) e cerco sempre di trovarlo e ucciderlo in game. Ma per esempio trovarsi a tiro un qualsiasi avversario della fazione opposta, senza averlo cercato rende incompleto il punto 2.

    Altro punto fondamentale, c'è una differenza infinita tra uccidere un avversario in un game e farlo davvero. Questo, in una forma ovviamente diversa, è stato uno dei motivi di critica che la Madhyamaka ha mosso allo Yogachara, che come noto non ammette relazioni di causalità nei rapporti tra la mente e gli oggetti esterni. In sostanza i maestri Madhyamaka "dimostrano" che secondo gli Yogachara uccidere in sogno e uccidere davvero, sono la stessa cosa. L'argomento non ce l'ho sul palmo della mano e mi sento realmente in fase di "dismissione" dal Dharma quindi non lo andrò a cercare, ma ricordo abbastanza bene i termini del problema. Naturalmente per i Madhyamaka non è così, e dato che in un game non si uccidono esseri senzienti.

    Un game è fatto apposta per calare la persona in una realtà parallela. Persino con la pessima grafica del "mio", io quando giocavo mi sentivo realmente lì, spesso ne sognavo anche gli ambienti. I creatori dei games sono geni che conoscono la mente umana solo poco meno dei praticanti di Dharma, anche se è una conoscenza sul campo e non strutturata come nei manuali buddhisti. Per questo motivo, personalmente e ripeto, parlo solo per me, so che giocare troppo non è una buona idea. Al momento della morte è più facile (rispetto ad altri abiti mentali) che possano comparire immagini simili a quelle del game e finire in un mondo altrettanto simile. Ho già detto come facevo io, ovvero cercare di vivere il game come una specie di "mandala de' noantri", e immaginare le figure positive come forme di buddha e quelle negative come simboli di difetti mentali. Una cosa che mi colpiva è che alcuni giocatori uccidevano (e suppongo uccidano) sempre e comunque, anche gli animali presenti in game. Non so se il buddhismo sia vero ma in game ho sempre cercato di comportarmi come se fosse una situazione reale.

    Dato che non si uccide nessuno, penso che il problema principale sia l'azione negativa del parlare vano. In sé è quella meno negativa di tutte e dieci, ma è considerata nella top 3-4 perché viene compiuta in continuazione senza che sia possibile accorgersene a meno di non avere buona esperienza di meditazione di consapevolezza. E' facile ritrovarsi con karma negativo abbastanza significativo per aver accumulato una quantità enorme di dosi molto piccole. E' il prodotto dei due fattori a fare il totale!

    Insomma se si ha il dubbio che il Buddhismo possa essere vero, allora "gioca, giochiamo responsabile" come dicono le pubblicità demenziali della TV. :D
     
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    piccolo haijin

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    CITAZIONE (bluemax71 @ 22/2/2024, 16:12) 
    Proprio ieri stavamo riparlando del Karma.
    Affinchè una azione generi karma sono necessarie 3 cose:
    1) Intenzione di fare qualcosa
    2) Fare o farla fare questo qualcosa
    3) Gioire del risultato.

    Per un attimo ho pensato...
    Diamine... io ogni sera mi collego on line con colleghi per fare dei giochi in simulativa e...

    1) Ho molta intenzione di cercare un avversario ed abbatterlo (simulatore di volo)
    2) Lo faccio o lo faccio fare con molto impegno
    3) Gioisco e non poco del risultato (sapendo dia ver causato sofferenza al giocatore avversario).

    Se anche tali azioni producono karma (e non vedo perchè no)
    la mia rinascita dovrebbe essere sotto forma di pirite o massimo manganese... o sbaglio?

    se ci sarà nascita dopo la morte, tale rinascita avverrà solo attraverso il kamma che si è compiuto in questa vita ed i cui risultati sono già verificabili qui ed ora
    (buddhadasa bikkhu)

    se adesso ti guardi allo specchio e ti vedi già trasformato in pirite o manganese, non sbagli! :lol:
     
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    Ora che ci penso perché andare a pensare proprio a un minerale???
     
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    piccolo haijin

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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 22/2/2024, 17:30) 
    Ora che ci penso perché andare a pensare proprio a un minerale???

    misteri del kamma da videogame! :lol:
     
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    QUOTE (bluemax71 @ 22/2/2024, 16:12) 
    Per un attimo ho pensato...
    Diamine... io ogni sera mi collego on line con colleghi per fare dei giochi in simulativa e...

    1) Ho molta intenzione di cercare un avversario ed abbatterlo (simulatore di volo)
    2) Lo faccio o lo faccio fare con molto impegno
    3) Gioisco e non poco del risultato (sapendo dia ver causato sofferenza al giocatore avversario).

    Se anche tali azioni producono karma (e non vedo perchè no)
    la mia rinascita dovrebbe essere sotto forma di pirite o massimo manganese... o sbaglio?

    premesso come sempre che non ho studiato, cercando semplicemente di fare un po' di mente locale, forse sbaglio, ma mi sembra che nella circostanza che hai riportato venga meno il punto 1 o, meglio, abbia bisogno di un poco di contesto addizionale

    da quanto leggo hai intenzione di cercare un avversario ed abbatterlo -nel gioco-. e secondo me fai bene. perche' se ti mettessi a giocare per farti abbattere, francamente, io mi preoccuperei :D

    ..stesso dicasi se rinunciassi a giocare per non abbattere e per non farti abbattere perche' a quel punto, per coerenza, poi devi rinunciare anche alla partita a boccie.. a tressette.. a pinnacola.. a una corsa sui 100 metri.. a salire sulla metro quando e' piena e ci sono due persone dietro di te.. a cercare i biglietti del concerto del tuo cantante preferito perche' il sito e' intasato e c'e' l'assalto alla diligenza e tante altre situazioni da 'contesto competitivo'

    non rimarrebbe che provare a rifugiarsi sul cucuzzolo di una montagna o nella foresta e cibarsi di bacche, pero'.. anche li.. se quando individui una bacca super succosa e proteica e sei digiuno da tre giorni e come ti avvicini, arriva il colibri' che in assetto da guerra in volo orizzontale stabile predatorio, se la ciupa allegramente in 30 secondi, a rigor di logica uno dovrebbe nascondersi dietro un albero per non disturbare la libagione del volatile :lol:

    ci sarebbe veramente anche un quarto caso. quel comportamento che io chiamo il 'fine impersonale' che, senza usare paroloni, e' banalmente quando, per fare un esempio spiccio concreto di ieri (porca di quella putt@na :D), tua figlia piccola fa i capricci e perde una ciabatta attraversando una strada molto trafficata senza semaforo: al che non pensi mezzo secondo, l'afferri con il maglio d'acciaio per il braccio, te ne freghi se le fai male o frigna, raccogli la ciabatta e, controllando il traffico a destra e a manca con l'occhio della lince, raggiungi il marciapiede dall'altra parte e, se non cammina, la sollevi da terra (fan cu*o!). che e' come dire, a livello cinematografico, quando russel crow viene buttato nell'arena coi gladiatori e i leoni. zero seghe mentali. solo action qualunque essa sia..! :lol:

    ma questo comportamento che si incanala nel flusso ancestrale della sopravvivenza e che personalmente percepisco essere il non plus ultra sotto tutti i punti di vista, purtroppo e' normalmente poco accessibile per come siamo abituati a funzionare nella nostra vita ordinaria fatta di sovrastrutture. si attiva, appunto, solo in casi di pericolo e in poche altre circostanze

    quindi tornando al "gioco", che per altro mi sembra una buona metafora di molte altre situazioni, penso che il 'contesto' che si sceglie volontariamente definisca nemmeno troppo implicitamente una serie di risultati possibili e, al tempo stesso quello desiderabile tra gli altri date le regole del gioco stesso

    ovviamente questo comporta eventuali 'onori', sicuri 'oneri' e 'conseguenze' certe ma quale sarebbe l'alternativa una volta che ci si ritrova li..?

    poi e' legittimo chiedersi il perche' ci si ritrova allora li.. ma ho il vago sospetto che si fa notte in un castello regressivo gigantesco di fatti, interpretazioni, ipotesi e teorie: azione, reazione, causa, effetto

    quindi per riassumere (secondo me ovviamente): quando uno e' in pista, e' il caso che si metta a ballare e possibilmente bene alla pulp fiction (anche se questo non penso proprio sia stato codificato in nessuna scrittura :D )

    e poi forse potremo divertirci a scomodare cesare augusto e chiedere: 'ho recitato bene la mia parte nella commedia? se si, applaudite' :lol:

    dopo tutto e' solo un appunto 'gioco'
     
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5 replies since 22/2/2024, 16:12   113 views
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