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Girovagando sul web ho scoperto dell’esistenza di questa figura, il Tulpa, che sarebbe una forma mentale, un omuncolo presente sul piano astrale, creato dalla mente del meditatore. Esso ha obiettivi e credenze sue proprie, ma si occupa anche di proteggere il suo creatore. Mi chiedevo se qualcuno sapesse come fa a morire un essere simile, dato che sul web riguardo questa precisa domanda non ho trovato nulla. In generale vorrei avere più informazioni al riguardo, insomma non solo sapere come muore, ma anche altro, vorrei approfondire l’argomento . -
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Lemure archivista ex fiancheggiatore del Dharma
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A giudicare dal nome sembra una parola che ha fatto chi sa quali giri, in tibetano è la parola "nirmanakaya" che è quella che si adopera per un essere realizzato che si manifesta in forma umana o almeno visibile agli umani. Un nirmanakaya è esattamente un essere umano e muore come un essere umano sicché penso non serva approfondire. Ora resterebbe da capire che cosa è successo a questa parola per arrivare all'entità a cui fai riferimento. Teosofia? Leggende metropolitane tra le montagne himalayane quindi leggende montane? Non so.
Faccio l'ipotesi che la parola sia stata saccheggiata da un ambiente che di buddhista ha poco o almeno ha al massimo qualcosa della religiosità popolare. Questi esseri non-umani delle varie tradizioni (non solo indiane, quindi) sono di solito classificati come asura o animali; riguardo gli asura non so come muoiano ma forse in rete c'è qualcosa. Come muore un animale lo sappiamo. Nel caso degli esseri che sono animali ma fatti di materia a noi invisibile posso immaginare, per economia di pensiero, che muoiano come animali, solo che non possiamo vederli. Un esempio di animali che non possiamo vedere sono i naga.
EDIT - ho cercato un po' e dal dettaglio che possono essere usati dai loro creatori per combattere con quelli di qualcun altro propenderei per l'ipotesi che siano animali, un po' come i naga ma boh...
Se non è abbastanza chiaro dal contesto
son solo ipotesi.
Edited by swami chandraramabubu sfigananda - 3/11/2024, 11:24 AM. -
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Grande Swami, sempre sul pezzo. Però guarda ultimamente nella vita mi stanno accadendo cose strane, nel senso che un po’ sono matto e lo ammetto, ma mi sembra di saltare da un universo parallelo dietro l’altro, o forse dovrei dire “inferno”. Mi vien da pensare che forse il “tulpa” sia capitato nella mia esistenza per una cosa che riguarda me e solo me, dato che non avevo mai trovato una cosa simile, in nessun testo, e ne ho letti tanti. Rifletto fuori dagli schemi, e mi chiedo se la voce che sento spesso non appartenga a qualche strano essere extradimensionale, in fondo potrei averlo creato in anni di meditazione, che comunque ho alle spalle, e magari i riferimenti a questi Tulpa vengono solo a me e ad altri che fanno un percorso simile al mio, un percorso che oserei definire “della mano sinistra”, non che me lo sia scelto ma mi è un po’ capitato per vicissitudini di vita, faccio il parallelismo con la canzone “I don’t like the drugs but the drugs like me” di Marylin Manson. Insomma, non so se sono io a cercarmi queste cose o se sono loro che cercano me, tanto più che la via della mano sinistra la conosco a malapena, e come dire, non mi farei troppi problemi a seguirla, nel senso che tra Dionisiaco ed Apollineo in questo momento preferisco il primo, però mi spaventano un po’ le conseguenze. Mah, è un bel casino . -
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Grande Swami, sempre sul pezzo. Però guarda ultimamente nella vita mi stanno accadendo cose strane, nel senso che un po’ sono matto e lo ammetto, ma mi sembra di saltare da un universo parallelo dietro l’altro, o forse dovrei dire “inferno”. Mi vien da pensare che forse il “tulpa” sia capitato nella mia esistenza per una cosa che riguarda me e solo me, dato che non avevo mai trovato una cosa simile, in nessun testo, e ne ho letti tanti
Ti premetto che ti capisco; ho scoperto con mia sorpresa cose di me stesso che non immaginavo e pur non le stesse tue non faccio fatica a credere che si sospetti un po' di tutto.
Per quanto riguarda la tradizione tibetana posso dirti che è raro che esseri di questo tipo se la prendano con una persona. Di solito entrano nella vita di un praticante se questi ha degli oggetti di Dharma non benedetti in un certo modo ma possono farlo anche per altri motivi, anch'essi non comuni. Molto improbabile ma certo se uno fa collezione di statue e oggetti, ne ha casa piena e le cose gli vanno male può pensare che qualcuno di questi esseri si sia installato in casa e dia fastidio. Metto le mani avanti: scenari come questo mi fanno orrore ma non perché li prenda sul serio quanto per l'esatto contrario: prima di pensare a questo tipo di cause ce ne sono mille tutte spiegabili con la scienza.
Se si vuole restare nell'ambito del Buddhismo tibetano è molto più probabile che ciò che sperimentiamo sia un effetto più diretto di qualche karma passato (più diretto perché anche essere presi di mira da questi esseri è dovuto al karma), come per esempio aver disturbato praticanti o qualcosa di simile. Anche qui lo dico con grandissima empatia, ormai so di avere un pessimo karma per le cose di Dharma e devo essere stato un professore di orientalistica parecchio stronzo nelle vite passate
Provo a prenderla a ridere perché al momento nessun karma è riuscito a demolire completamente il mio senso dell'humour.
E qui si chiude quello che potrei dire riferendo cose che so dalla tradizione. Il resto è una sfera personale tua e già il mio amico di infanzia mi pare che mi abbia conosciuto ieri per quanto mi dice cose ovvie, figurati un estraneo dall'altra parte di un monitor. Spero, e l'intenzione era quella, di averti un po' confortato su quanto dice la tradizione riguardo questi esseri: è molto molto improbabile che qualcuno di essi ce l'abbia proprio con noi.. -
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Ah, ma io non penso che quell’essere, se anche esistesse, fosse arrabbiato con me, io penso che cercasse di proteggermi, sono io il tonto che non l’ha capito e l’ha scacciato. C’è un film che racconta la vita di Gramellini, e in pratica lui stesso afferma che in un periodo particolarmente difficile della sua esistenza sentiva chiaramente la presenza di una figura demoniaca. Ecco lui ha avuto la prontezza di riconoscerla come amica anziché come nemica, io che ormai vedo nemici anche nel tostapane penso che a furia di rifiutare questo Tulpa esso se ne sia semplicemente andato, lasciandomi al mio miserevole destino. Peccato. . -
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Non te ne crucciare; tanto per restare su questa falsariga, che non è la mia tazza di tè, il DL ha detto in più di un'occasione che sono esseri (ammesso che esistano i tulpa perché nel BT non ci sono) comunque samsarici e come tali inaffidabili.
Da tempo va di moda tra i praticanti occidentali chiedere al maestro di entrare in relazione con un protettore ma è quasi sempre una cattiva idea perché possono rivoltarsi come animali. Questi tipi di esseri sono molto più simili ad animali che esseri razionali, ci sono libri su libri di contese tra loro e i maestri (una per tutte, la sequenza delle vicende di Padmasambhava) e vanno gestiti come tali. Una persona stabile, con profonda conoscenza e sufficientemente avanzata li può dominare esattamente come un pitbull e il suo padrone. Il rischio è che ti siano amici, anche sinceramente, poi per uno sgarbo non intenzionale diventino nemici.
Come sempre non ho nessuna prova in merito, non credo ce l'abbia nessuno. Se è possibile relazionarsi con questi esseri lo potremo sapere solo se 1) esistono davvero 2) è davvero possibile un training mentale tale da poter espandere la propria sfera sensoriale come sottoprodotto delle realizzazioni 3) arriveremo a quel punto.
Non quotate che lo cancellerò, sperando di non scordarmi di farlo Dopo questi post posso emendarmi solo imparando a memoria tutti i libri di Chandrakirti e studiando abbastanza da passare l'esame di gheshe, ovvero mai e nemmeno tra 50 vite
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Ma mi sembra che prima questo tuo "amico" fosse sempre denigratorio verso i tuoi confronti o mi sbaglio? . -
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Ma sbaglio o c'è anche una credenza contraria, cioè che noi siamo proiezioni mentali di altri esseri e con le nostre azioni condizioniamo la loro esistenza, così loro ci usano, un po' come degli alter ego. .
Come muore un Tulpa |
