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.CITAZIONEIl Buddha chiaramente insegnava la rinascita dopo la morte. Tant'è vero che questo è lo scopo ultimo della pratica buddhista: la liberazione dal samsara, dal ciclo dell'esistenza.
Negare la rinascita dopo la morte secondo me pone due problemi principali al modo in cui viene concepito il Dharma. In primis, riduce il Dharma a una sorta di psicoterapia, riducendo lo scopo stesso della pratica: a che serve praticare se tanto con la morte finisce tutto? Perché sforzarsi per cercare la liberazione, il nirvana, per se e per gli altri se tanto con la morte è tutto finito? Allora basterebbe fare come dice Paolo in 1Corinzi 15, 32: «mangiamo e beviamo, perché domani moriremo».
chi è che negherebbe la rinascita dopo la morte e ridurrebbe il Dharma ad una psicoterapia?
fonti, per favoreCITAZIONEIn secondo luogo, come si può considerare Siddartha Gautama come il Risvegliato, l'Illuminato, se poi vi sono errori nel suo insegnamento? Il Buddha insegnava la rinascita dopo la morte, quindi vuol dire che si è sbagliato? Allora forse non ha realmente compreso la realtà del funzionamento dei fenomeni; allora forse non era poi così illuminato. Oppure semplicemente dobbiamo anche ammettere che vi possono essere cose che non riusciamo a comprendere razionalmente, ma non per questo sono meno vere.
Se nel 1500 avessi fatto una videochiamata mi avrebbero arrestato per essere uno stregone, mentre oggi sappiamo che è una cosa che rientra pienamente nel funzionamento del mondo.
chi è che negherebbe il valore degli insegnamenti del Buddha?
fonti, per favore
Come ho già detto, mi riferivo a interpretazioni "moderniste" del buddhismo e mi riferisco a come percepisco il buddhismo interpretato in senso "razionalista": una sorta di psicoterapia.
Ti consiglio in tal senso di farti un giro sul canale YouTube Doug's Dharma, che è dichiaratamente un canale buddhista "modernista" o "razionalista", che dir si voglia. Lo reputo un canale molto valido generalmente parlando, però il proprietario non crede nella rinascita in senso letterale e in uno dei suoi ultimi video fa proprio riferimento al buddhismo visto come una sorta di psicoterapia.. -
.CITAZIONEDifficile dire chi. Ma come sopra, a furia di leggere testi in cui si usano i testi di Dharma come carta igienica (e no, non mi chiedere le fonti perché questa è semplicemente la realtà come recepita da larghi strati di praticanti) si avvelena anche il pensiero.
In effetti qui in Occidente c'è l'equivoco che le scritture, specialmente in alcune interpretazioni dello Zen, contino poco.. -
.CITAZIONEIl Buddha chiaramente insegnava la rinascita dopo la morte. Tant'è vero che questo è lo scopo ultimo della pratica buddhista: la liberazione dal samsara, dal ciclo dell'esistenza.
Negare la rinascita dopo la morte secondo me pone due problemi principali al modo in cui viene concepito il Dharma. In primis, riduce il Dharma a una sorta di psicoterapia, riducendo lo scopo stesso della pratica: a che serve praticare se tanto con la morte finisce tutto? Perché sforzarsi per cercare la liberazione, il nirvana, per se e per gli altri se tanto con la morte è tutto finito? Allora basterebbe fare come dice Paolo in 1Corinzi 15, 32: «mangiamo e beviamo, perché domani moriremo».
chi è che negherebbe la rinascita dopo la morte e ridurrebbe il Dharma ad una psicoterapia?
fonti, per favoreCITAZIONEIn secondo luogo, come si può considerare Siddartha Gautama come il Risvegliato, l'Illuminato, se poi vi sono errori nel suo insegnamento? Il Buddha insegnava la rinascita dopo la morte, quindi vuol dire che si è sbagliato? Allora forse non ha realmente compreso la realtà del funzionamento dei fenomeni; allora forse non era poi così illuminato. Oppure semplicemente dobbiamo anche ammettere che vi possono essere cose che non riusciamo a comprendere razionalmente, ma non per questo sono meno vere.
Se nel 1500 avessi fatto una videochiamata mi avrebbero arrestato per essere uno stregone, mentre oggi sappiamo che è una cosa che rientra pienamente nel funzionamento del mondo.
chi è che negherebbe il valore degli insegnamenti del Buddha?
fonti, per favore
Come ho già detto, mi riferivo a interpretazioni "moderniste" del buddhismo e mi riferisco a come percepisco il buddhismo interpretato in senso "razionalista": una sorta di psicoterapia.
Ti consiglio in tal senso di farti un giro sul canale YouTube Doug's Dharma, che è dichiaratamente un canale buddhista "modernista" o "razionalista", che dir si voglia. Lo reputo un canale molto valido generalmente parlando, però il proprietario non crede nella rinascita in senso letterale e in uno dei suoi ultimi video fa proprio riferimento al buddhismo visto come una sorta di psicoterapia.
youtube?!?
chiedevo fonti non dico molto, ma almeno un mimimo attendibili.
vabbè, lasciam perdere, grazie comunque. -
.Il Buddha chiaramente insegnava la rinascita dopo la morte. Tant'è vero che questo è lo scopo ultimo della pratica buddhista: la liberazione dal samsara, dal ciclo dell'esistenza.
Negare la rinascita dopo la morte secondo me pone due problemi principali al modo in cui viene concepito il Dharma. In primis, riduce il Dharma a una sorta di psicoterapia, riducendo lo scopo stesso della pratica: a che serve praticare se tanto con la morte finisce tutto? Perché sforzarsi per cercare la liberazione, il nirvana, per se e per gli altri se tanto con la morte è tutto finito? Allora basterebbe fare come dice Paolo in 1Corinzi 15, 32: «mangiamo e beviamo, perché domani moriremo».
hahaha bella quella di Paolo ai Corinzi! niente niente ridivento cattolico grazie a Paolo?😂
Comunque è un nodo logico molto forte questo: a cosa serve cercare la liberazione se, quando il corpo fisico muore, cessa tutto?
Personalmente credo nella rinascita o reincarnazione, insomma c'è qualcosa del mio essere che è rinato o si è reincarnato in questa vita e succederà nella prossima, ma non so cosa sia questo qualcosa...
Edited by Cuore di Pietra - 11/4/2024, 16:59. -
.CITAZIONEhahaha bella quella di Paolo ai Corinzi! niente niente ridivento cattolico grazie a Paolo?😂
Beh è una frase che calza a pennello nel contesto.