Buddhismo Italia Forum

Posts written by eizo

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    CITAZIONE (Denomico @ 7/4/2024, 20:57) 
    Ahahahaha a quanto ho capito il Cannopnau sta bene un pò su tutto.

    :lol:

    con le cozze meglio il Vermentino! :lol:
  2. .
    CITAZIONE (Denomico @ 7/4/2024, 19:10) 
    Francesco, come dico sempre dopo un sorso di acqua fresca:”L’acqua ffresca è mejo r’a ventresca”.
    Niente di più vero, compà!😂✌️

    :lol:

    anche se ai legumi di solito io accompagno il Cannonau! :drinks_wine: :lol:
  3. .
    il gallo canta al mattino presto,
    quando mi alzo, mi accorgo mestamente di quanto sono povero.
    non ho una neanche una tonaca,
    solo la parvenza di uno straccio.
    la cintura che mi cinge i fianchi non regge bene,
    i miei pantaloni neanche si aprono,
    e in testa sono pieno di fango.
    all'inizio volevo praticare per salvare gli altri:
    chi avrebbe sospettato che invece sarei diventato un idiota?


    (zhaozhou)

    CITAZIONE
    Questa tua poesia giunge al momento giusto, quasi tu mi leggessi la mente…

    mangiando pesche
    fumando sigarette
    viaggio da solo

    (Hoshino Tatsuko)

    Grazie …. Taverne in cui nessuno ci conosce… li ci aspetteremo. :cheers:

    a presto, vecchio mio... mi troverai più idiota che mai! :lol: :cheers:
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    CITAZIONE (Denomico @ 7/4/2024, 12:20) 
    Da poco ho capito come si mangia davvero; mangiare è un arte, quando ci riempiamo la bocca, il piacere che ne scaturisce non è dato solo dalla pietanza in se, ma anche da tutto ciò che ci circonda in quel momento e dai pensieri che, sempre in quel momento, diamo da mangiare a noi stessi. E così, in una giornata di pasquetta, passata con i miei amici, sotto a Pino (l’enorme pino della mia terra), a mangiare un misto di legumi caldo e brodoso, divenne il cibo più buono che avessi mai assaggiato in tutta la vita. Per la prima volta ho assaggiato il vero sapore del misto di legumi.
    Buona domenica!

    quando hai fame mangia! :lol:
    e vedrai che tutto sarà ottimo, anche il piatto più frugale al mondo.
    ciao gopai, grazie :)
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    CITAZIONE (Alessio Rando @ 6/4/2024, 20:39) 
    CITAZIONE (eizo @ 6/4/2024, 15:38) 
    CITAZIONE
    Il Buddha chiaramente insegnava la rinascita dopo la morte. Tant'è vero che questo è lo scopo ultimo della pratica buddhista: la liberazione dal samsara, dal ciclo dell'esistenza.
    Negare la rinascita dopo la morte secondo me pone due problemi principali al modo in cui viene concepito il Dharma. In primis, riduce il Dharma a una sorta di psicoterapia, riducendo lo scopo stesso della pratica: a che serve praticare se tanto con la morte finisce tutto? Perché sforzarsi per cercare la liberazione, il nirvana, per se e per gli altri se tanto con la morte è tutto finito? Allora basterebbe fare come dice Paolo in 1Corinzi 15, 32: «mangiamo e beviamo, perché domani moriremo».

    chi è che negherebbe la rinascita dopo la morte e ridurrebbe il Dharma ad una psicoterapia?
    fonti, per favore

    CITAZIONE
    In secondo luogo, come si può considerare Siddartha Gautama come il Risvegliato, l'Illuminato, se poi vi sono errori nel suo insegnamento? Il Buddha insegnava la rinascita dopo la morte, quindi vuol dire che si è sbagliato? Allora forse non ha realmente compreso la realtà del funzionamento dei fenomeni; allora forse non era poi così illuminato. Oppure semplicemente dobbiamo anche ammettere che vi possono essere cose che non riusciamo a comprendere razionalmente, ma non per questo sono meno vere.
    Se nel 1500 avessi fatto una videochiamata mi avrebbero arrestato per essere uno stregone, mentre oggi sappiamo che è una cosa che rientra pienamente nel funzionamento del mondo.

    chi è che negherebbe il valore degli insegnamenti del Buddha?
    fonti, per favore

    Come ho già detto, mi riferivo a interpretazioni "moderniste" del buddhismo e mi riferisco a come percepisco il buddhismo interpretato in senso "razionalista": una sorta di psicoterapia.

    Ti consiglio in tal senso di farti un giro sul canale YouTube Doug's Dharma, che è dichiaratamente un canale buddhista "modernista" o "razionalista", che dir si voglia. Lo reputo un canale molto valido generalmente parlando, però il proprietario non crede nella rinascita in senso letterale e in uno dei suoi ultimi video fa proprio riferimento al buddhismo visto come una sorta di psicoterapia.

    youtube?!? :huh:
    chiedevo fonti non dico molto, ma almeno un mimimo attendibili.
    vabbè, lasciam perdere, grazie comunque
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    CITAZIONE
    chi è che negherebbe la rinascita dopo la morte e ridurrebbe il Dharma ad una psicoterapia?

    Come mi aspettavo, tra il materiale di Buddhismo sinogiapponese che ho a portata di mano è stato difficile trovare qualcosa al riguardo. C'è il famoso passo all'inizio del cap. 3 dello Shòbògenzò, ho solo un'edizione inglese e questo è il testo:

    Ash exists in the place of ash in the Dharma. It has a past and it has a future. The firewood, after becoming ash, does not again
    become firewood. Similarly, human beings, after death, do not live again. At the same time, it is an established custom in the Buddha-Dharma not to say that life turns into death.

    A quanto vedo dalla rete viene spesso citato come esempio di negazione della rinascita almeno in alcune scuole. Intanto è molto interessante quello che viene dopo quel passaggio: è molto difficile capire se Dogen accetta o meno la rinascita come intesa nel Buddhismo antico, ovvero in senso letterale. Lo sviluppo di quel concetto è davvero bello e non ho capacità né tempo di commentarlo ma mi pare chiaro sia ingiusto citare quel passaggio a supporto della tesi della negazione della rinascita almeno per Dogen senza citare ampia zona di contesto attorno a quelle frasi.

    Ma una cosa si nota, ovvero che quel testo sembra proprio diretto a una mente totalmente diversa da quella occidentale marcatamente dicotomica (per chi non sapesse come la penso, per lo zero che frega, per me è un complimento: è quell'approccio alla realtà che ci permette tra altre cose di incontrarci tramite un PC anche se siamo separati da centinaia di km). Le parole si capiscono ma chiaramente la decodifica necessaria è tanta e lascia sempre con la domanda così tipica del mondo romano, intendo quello di oggi: "aho, ma 'sto Dogen ce crede o no a 'sta rinascita [intesa in senso letterale]"? La mia impressione è che quelle parole rimandino ad altro, qualcosa che può afferrare solo la meditazione o poco ci manca, e renda la domanda priva di senso un po' come chiedersi se la domenica è più alta o meno del Cervino.

    Per quel tipo di universo culturale va benissimo, perché semplicemente mettono il problema sullo sfondo pur senza - a quanto ne so - negare né affermare esplicitamente. Ma per noi? Posso solo ripetere quello che dico sempre alla noia, a noi arriva uno Zen o almeno parte del Buddhismo sinogiapponese, completamente monco. Non solo non abbiamo la loro mentalità ma nemmeno l'ambiente umano in cui queste tradizioni si percepirebbero probabilmente molto più vicine al Buddhismo antico.

    premesso che ciò che chiedo ad Alessio non riguarda il buddhismo sinogiapponese ma e' una domanda piu' generale, il passo dello Shobogenzo (tratto dal Genjokoan) a cui ti riferisci non e' affatto una negazione della rinascita, e chi lo interpreta cosi, mi spiace dirlo, ma ha capito davvero ben poco. al limite potrebbe essere letto come un implicito invito a non attaccarsi al concetto di rinascita, cosa che peraltro dogen ribadisce in diversi altri passi della sua opera, tra cui in particolare lo Shoji.
    non è comunque questa la sede adatta per discuterne, sempre che non si voglia considerare anche dogen un "modernista", cosa alquanto improbabile credo

    CITAZIONE
    Io ricordo benissimo l'Alessio Rando prima maniera profugo da non ricordo quale contesto cristiano, e che aveva una profonda avversione per la rinascita come intesa nel Buddhismo antico. Se posso dirlo ricordo che difendeva il punto di vista metaforico (il "si muore e rinasce a ogni istante", per capirci) fino quasi all'integralismo e non è una critica. E ora? Semplicemente a quanto scrive mi pare che il suo punto di vista sia che le cose possono benissimo convivere.

    Ma quanti fanno un percorso come il suo? Pochi; secondo me pochi e fortunati se mettiamo in palio una comprensione generale con i criteri interni al Dharma stesso. Secondo me l'insistenza sull'esperienza diretta e lo scarso valore della lettera, da farmaco si trasforma in veleno. Forse hanno contato motivi storici, e anche pratici perché i molti che non possono o a cui non piace studiare, ci si buttano a pesce (NB, non ho conflitti di interesse dato che non sono uno studioso). Poi queste persone parlano, scrivono, si confrontano tra loro e con potenziali interessati e così facendo presentano una media globale della ricezione del Buddhismo sinogiapponese che grossomodo è: "non c'è niente da capire e se vedi un libro usalo come carta igienica o brucialo". Quante volte queste frasi compaiono anche qui sul forum se pure citate?

    rispetto Alessio e il suo percorso così come quello di chiunque altro qui dentro.
    ma che c'entra con ciò che gli chiedo?

    CITAZIONE
    chi è che negherebbe il valore degli insegnamenti del Buddha? fonti, per favore

    Difficile dire chi.

    allora anche la sua domanda in proposito mi sembra un po' campata in aria.
    in ogni caso aspetto che Alessio mi risponda,
    intanto grazie a te :)

    Edited by eizo - 6/4/2024, 17:28
  7. .
    CITAZIONE
    Il Buddha chiaramente insegnava la rinascita dopo la morte. Tant'è vero che questo è lo scopo ultimo della pratica buddhista: la liberazione dal samsara, dal ciclo dell'esistenza.
    Negare la rinascita dopo la morte secondo me pone due problemi principali al modo in cui viene concepito il Dharma. In primis, riduce il Dharma a una sorta di psicoterapia, riducendo lo scopo stesso della pratica: a che serve praticare se tanto con la morte finisce tutto? Perché sforzarsi per cercare la liberazione, il nirvana, per se e per gli altri se tanto con la morte è tutto finito? Allora basterebbe fare come dice Paolo in 1Corinzi 15, 32: «mangiamo e beviamo, perché domani moriremo».

    chi è che negherebbe la rinascita dopo la morte e ridurrebbe il Dharma ad una psicoterapia?
    fonti, per favore

    CITAZIONE
    In secondo luogo, come si può considerare Siddartha Gautama come il Risvegliato, l'Illuminato, se poi vi sono errori nel suo insegnamento? Il Buddha insegnava la rinascita dopo la morte, quindi vuol dire che si è sbagliato? Allora forse non ha realmente compreso la realtà del funzionamento dei fenomeni; allora forse non era poi così illuminato. Oppure semplicemente dobbiamo anche ammettere che vi possono essere cose che non riusciamo a comprendere razionalmente, ma non per questo sono meno vere.
    Se nel 1500 avessi fatto una videochiamata mi avrebbero arrestato per essere uno stregone, mentre oggi sappiamo che è una cosa che rientra pienamente nel funzionamento del mondo.

    chi è che negherebbe il valore degli insegnamenti del Buddha?
    fonti, per favore
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    CITAZIONE
    Ma sto arrivando alla conclusione che, per capire bene il buddhismo, non posso farmelo spiegare sul forum, ma dovrei indagare i sutra etc...

    la ritengo senz'altro la scelta più opportuna
  9. .
    CITAZIONE (Ptaah @ 6/4/2024, 08:16) 
    Andrò a cercare fonti sull'antichità del Mahayana rispetto al Theravada.
    (Resta il fatto che l'Induismo è più antico di entrambi però).

    le fonti più dirette sono i rispettivi e più antichi testi di riferimento, ovvero il Canone Pali per il Theravada e la Prajnaparamita per il Mahayana, databili entrambi intorno al I secolo a.C.
    è proprio attraverso la lettura e l'esame di questi che tra l'altro potrebbe essere intuita l'origine del cosiddetto "scisma" - che in realta' poi scisma reale non fu mai - tra le due tradizioni, ovvero anche il perché il Theravada rimase sostanzialmente una via monastica mentre il Mahayana si aprì poi progressivamente anche al laicato

    CITAZIONE (Ruhan @ 6/4/2024, 08:35) 
    CITAZIONE (Ptaah @ 6/4/2024, 08:16) 
    (Resta il fatto che l'Induismo è più antico di entrambi però).

    Resta il fatto che il buddhismo (di ogni tradizione e setta), anche a fronte di eventuali somiglianze dettate dalla comune origine contestuale, ha premesse che si pongono direttamente in contrasto con quelle delle tradizioni hinduiste. E questo fin dalle origini, pure in toni polemici.
    Non ha alcun senso rimandare un buddhista ad un insieme di tradizioni che, dal punto di vista dottrinale e filosofico, NON è buddhista. Non più di quanto non abbia senso rimandare un musulmano al cristianesimo, solo in base alla maggiore antichità di quest'ultimo.

    questo è innegabile
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    i pericoli maggiori al mondo
    arrivano da una conoscenza superficiale
    e da una grande fama.
    non so dove nascondere questo mio corpo.
    naturalmente ci sono villaggi di pescatori
    e taverne di ubriaconi,
    eppure temo che, cercando di nascondermi,
    potrei rivelarmi ancora di più


    (gyeon gheo)

    CITAZIONE
    Grazie caro :cheers:

    a te, a noi, e alle taverne di ubriaconi in cui nascosti ancora ci incontreremo e riveleremo! :lol: :cheers:
  11. .
    CITAZIONE (Obi_Wan_Kenobi @ 5/4/2024, 22:25) 
    CITAZIONE (eizo @ 5/4/2024, 22:07) 
    no, non è più tradizionale. il mahayana è antico quanto il theravada, forse dovresti informarti meglio

    È qualcosa che ho letto anch'io, non chiedetemi dove, non ricordo :lol: Ad ogni modo, si diceva che in base a studi abbastanza recenti, l'ideale "hinayana" e quello "mahayana" coesistevano già all'interno delle primissime comunitá monastiche, anche se non erano ancora state etichettate così.

    esattamente.
    del resto ancora non si sa, nè forse mai si saprà che cosa realmente ci sia all'origine delle due "etichette".
    una delle ipotesi finora più accreditate è che il cosiddetto "Mahayana" risalga ad alcuni monaci studiosi contrari all'impostazione disciplinare più che dottrinaria del contemporaneo buddhismo dei Nikaya.
    nessuna tradizione antecedente o posteriore all'altra, dunque

    Edited by eizo - 5/4/2024, 23:26
  12. .
    CITAZIONE
    Ho detto "Più tradizionale", non "più ortodosso". Il buddhismo dei Nikaya è innegabilmente più antico

    no, non è più tradizionale. il mahayana è antico quanto il theravada, forse dovresti informarti meglio
  13. .
    CITAZIONE (Alessio Rando @ 5/4/2024, 21:25) 
    CITAZIONE
    perché seguire il Mahayana quando vi sono fonti più tradizionali come l'Induismo o il Theravada?

    La vera domanda in verità è perché, secondo te, il Therava sarebbe "superiore" o "più ortodosso" del Mahayana.

    la vera domanda va fatta dopo, non dico aver studiato, ma almeno aver un minimo di cognizione di ciò di cui si sta parlando
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    CITAZIONE (Ptaah @ 5/4/2024, 17:05) 
    CITAZIONE (**Destiny** @ 3/4/2024, 10:55) 
    A me sembra più che evidente il fatto che il Dharmakaya sia l'equivalente del Brahman, che le emanazioni Sambogakaya siano equivalenti delle più alte Divinità hindu, e che i Nirmanakaya siano equivalenti degli Avatara.
    Per me è evidente, ma i buddhisti più ortodossi potrebbero non accettare tale visione

    Anche secondo me. Io considero a tutti gli effetti il Buddhismo Mahayana come una "Re-induizzazione" del Buddhismo in tutto meno che nei nomi e nell'iconografia. Se non erro in un tuo post facebook affermavi questa idea, e condivido appieno.

    Sarebbe interessante capire come ciò sia avvenuto a livello storico. Una reazione al ritorno trionfale dell'Induismo in India, dove la religione del Buddha era praticamente quasi scomparsa? Della serie "Se non puoi batterti, unisciti a loro? O al contrario un forte sincretismo che non ha portato a una fusione completa a causa dell'intransigenza degli elementi più ortodossi? Flussi di potere che si uniscono? Fenomeni casuali? Chissà.

    Tuttavia questo è anche il motivo per cui critico il Mahayana. Non siamo più nei tempi antichi dove informarsi su altre religioni era difficile, ora la conoscenza è a portata di tutti, perché seguire il Mahayana quando vi sono fonti più tradizionali come l'Induismo o il Theravada?

    ma che domanda è? :huh:
    ognuno e' libero di dire la sua, ok, ma per me certe cose non si possono proprio leggere, ragazzi, abbiate pazienza...
  15. .
    CITAZIONE (Rinchen Dorje @ 4/4/2024, 14:46) 
    una finestra,
    se la apro
    si riempie di primavera


    (Taneda Santoka)

    Rieccomi in patria, più sbronzo che mai: tra Soju e vini australiani mi sentivo proprio nell’alto dei cieli tra un monastero e l’altro :lol:

    perché le persone apprezzano talmente il denaro
    da cercare di accumularne così tanto?
    ciò che davvero è prezioso
    è una vita d'ozio e purezza aldilà delle cose.
    osservando i pini e i cipressi nel profondo di mille valli
    vedo nuvole di nebbia che si estendono
    per migliaia di piedi in altezza,
    fiori meravigliosi nell’immutabile rigogliosa primavera,
    uccelli d'ogni specie che si scambiano canti antichi.
    come potrebbe godersi tutto questo
    chi si è fatto bianco nel mondo polveroso
    e venir a far riposare la mente e il corpo in questa quiete?


    (gyeon gheo)

    ai sommi poeti del seon, bentornato vecchio mio! :cheers:
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