Buddhismo Italia Forum

Posts written by Mjölnir

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    CITAZIONE (Obi_Wan_Kenobi @ 28/6/2017, 12:15) 
    Ho letto qualcosa recentemente sull' Amidismo (sul sito purelandbuddhism.org), ho scaricato i pdf ma per il momento ho dato solo una rapida scorsa ad uno di essi ("Gaining Buddhahood Through Amitabha-Recitation").

    Vorrei chiedere due cose:

    1- Un praticante amidista deve recitare esclusivamente il mantra "Namo Amitabha Buddha", oppure, durante la giornata, è libero di recitare anche altri mantra di altri Buddha/Bodhisattva?
    Ad esempio quello di Avalokiteshvara, Bodhisattva che è comunque "collegato" ad Amitabha, e il mantra del Sutra del Cuore. (Mantenendo comunque come mantra principale quello di Amitabha).

    2- Un praticante amidista è libero di fare i vari tipi di meditazione buddhista (samatha, vipassana, mahamudra, ...) oppure la sua meditazione deve consistere obbligatoriamente solo sulla concentrazione sul mantra "Namo Amitabha Buddha", sulla visualizzazione del Buddha Amitabha, sull'aspirazione a rinascere in Sukhavati, la Terra Pura di Buddha Amitabha?


    Vi ringrazio in anticipo per le risposte.

    Riprendo queste domande, come richiesto da Hank. La risposta è: dipende.
    Le pratiche connesse ad Amithaba si intrecciano in diverse scuole (senza considerare quelle storiche estinte) e pertanto sono approcciate in maniera diversa. Semplificando:

    Nel Buddhismo Vajrayana Tibetano sono assorbite all'interno dell'amplissimo numero di pratiche di tale scuola. Sempre in maniera molto sintetica, e quindi incompleta e imprecisa, sono previsti recitazione di mantra, darhani, sadhane e pratiche tantriche. Si trova anche una sadhana ben recitata su youtube, basta cercare "amitabha sadhana" e la si troverà facilmente. Comunque non esiste una scuola della Terra Pura nel Vajrayana, si tratta, come ho scritto, di "una tipologia di pratica tra le tante pratiche".

    Nel Buddhismo Mahayana Cinese non vi è una scuola esclusivamente Terra Pura, ma anche qui si tratta di una pratica trasversale tra le varie scuole. Proprio per questo, come ho scritto anche per il Vajrayana, praticanti che recitano mantra e dharani della Terra Pura possono fare anche altre pratiche, come ad esempio mantra di Avalokiteshvara, recitazione del Sutra del Cuore, meditazione Chan, etc...
    Genericamente parlando, il Buddhismo Cinese ha la caratteristica di essere sincretico, quindi agglutinante, prendendo in prestito un termine caro alla linguistica (anche se nello specifico, il cinese, non è agglutinante).

    Non sono ferratissimo sulla pratica della Terra Pura nel Buddhismo Giapponese, quindi fatico a risponderti. In generale le scuole giapponesi tendono ad essere più settarie ed esclusive, quindi mi aspetto che si concentrino maggiormente su una specifica pratica, nel caso specifico quelle connesse strettamente ad Amitabha e la sua Terra Pura, ma potrei non essere preciso.
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    Hank, quali erano le domande di Obi a cui ti riferisci?
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    Ruhan, il mio primo messaggio, come avevo scritto, era una "provocazione per la discussione".
    Non è propriamente ciò in cui credo, ma volevano essere idee decisamente spinte e non ordinarie, per provocare il dibattito, e inizialmente lo avevi colto bene anche tu, quando rispondevi dicendo che non credevi fosse mia intenzione cercare di trovare strade di dialogo tra cristianesimo e buddhismo sulle basi che stavo ponendo.

    Era una provocazione di carattere generale, e una provocazione anche di carattere particolare, e infatti, quando ho spinto un po' di più, come hai fatto già altre volte in discussioni passati, sfoderi tutto l'armamentario dei tuoi studi e dei tuoi libri, con tanto di dotti richiami (devo dire anche corretti) e con tanto di attaccamento a questo tuo approccio ed alla conseguente visione.

    Il gioco comunque è arrivato al termine, e, ovviamente, da un punto di vista storico hai ragione, e concordo con te.
    Hai impostato correttamente anche la risposta sulla patristica del tardo impero romano e che, a mio avviso, prosegue poi con ulteriori elementi di interesse anche nel medio evo e nel pensiero religioso medioevale. Comunque, il confronto non era sul cristianesimo delle origine ma sull'attuale dialogo tra buddhismo e cristianesimo, quindi bisognerebbe rifarsi alla visione attuale del Dio cristiano, che, ad oggi, è frutto di secoli di pensiero che passano attraverso la patristica che già abbiamo citato, e tanti altri momenti successivi.

    Tornando alle provocazioni e agli esempi: molti popoli antichi elaborarono mitologie astrologiche, che erano anche astronomiche. Si pensi ai vari miti che celano un significato astronomico, tra cui quello della precessione degli equinozi (si veda l'insuperato lavoro del De Santillana sul tema). Ebbene, gli autori di questi antichi miti sicuramente nulla sapevano di sfericità (circa) della terra, variazione dell'eccentricità dell'orbita, variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre, rotazione, rivoluzione e tanto meno della gravità che ci tiene legati al sole e tanto meno ancora degli ipotetici gravitoni che la trasmettono.
    Eppure, pur non sapendo nulla di tutto ciò, avevano intuito i moti terresti ed anche la precessione degli equinozi, ma non seppero che esprimerla se non tramite miti, eroi e divinità. La intuizione era corretta, ma dovettero rappresentarla con ciò che era culturalmente idoneo e soprattutto culturalmente raggiungibile ed immaginabile per loro. E nelle loro teste probabilmente volevano davvero parlare di eroi e divinità, e per molti di loro fu un auto-inganno che gli permetteva di immaginare e razionalizzare ciò che diversamente, con gli strumenti intellettuali che avevano, non riuscivano a capire e trasmettere diversamente.

    Tornando alle provocazioni: il cristianesimo esprime con un linguaggio mitologico mediorientale (almeno il primo cristianesimo, poi con il tempo passarono a simboli più europei), dei concetti che il buddhismo esprimeva con un linguaggio, passatemi anche il termine, più scientifico, preciso e filosoficamente razionale?

    Infine, per quanto riguarda Marx ed altri suoi amici, a me piace citarli un po' così, come il prezzemolo o la spolverata di grana in cucina.
    Un 18 Brumaio qui, un po' di materialismo ed empiriocriticismo di là, e chissà, anche un tocco di Antiduehring!
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    CITAZIONE (Mjölnir @ 27/2/2023, 00:37) 
    Infine la mia non è una ipotesi di dialogo, non ne ho alcun interesse...

    Anche perchè, una religione che annovera tra i suoi santi Drukpa Kunley, per me vince facile.
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    CITAZIONE (Ruhan @ 26/2/2023, 18:19) 
    Tesi che ritengo improbabile a livello storico, dal momento che coloro che raccolsero il vario materiale orale israelita nei testi neotestamentari avevano in mente proprio un dio modellato 1) su caratteristiche personali e 2) su caratteristiche regali di tipo orientale.

    Il tuo controbattere è a sua volta una premessa indimostrabile, ossia il fatto di ciò che avessero in mente coloro che scrissero il nuovo testamento.
    Ciò che contesti, è in realtà quello che ho scritto io, ossia che gli uomini possono a volte percepire cose corrette, ma poi lo rielaborano mentalmente e lo descrivono con caratteri a loro familiari, sia per limiti del proprio intelletto e della capacità di creare forme pensiero originali rispetto a quelle abituali, che per limiti di comunicazione sociale. Per cui, istintivamente compreso il Dharma, è stato "vestito" dell'involucro Dio in quanto era ciò che la loro mente era in grado di concepire.

    Marx sintetizzò egregiamente questo processo mentale, nella celebre frase "la tradizione pesa come un macigno (o incubo, non ricordo, cito a memoria) sulla testa degli esseri viventi" (tratto da "Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte"). Gramsci, semplificò questo aspetto parlando de "il senso comune di un'epoca".

    Proprio per questo motivo vedo la tua risposta, più che altro come una conferma del processo rielaborativo di cui avevo già scritto.

    CITAZIONE (Ruhan @ 26/2/2023, 18:19) 
    La tua ipotesi può avere una dignità dal punto di vista teologico, nel senso che abbisogna di una premessa indimostrabile (quantomeno a livello storico): che Dio esista e che abbia davvero Lui comunicato ciò che troviamo nei testi sacri, avendo intenzioni non conosciute da coloro che misero per iscritto il racconto di tali epifanie.

    E' proprio il contrario, probabilmente non ci siamo intesi. Quanto da me scritto non necessita di alcuna premessa legata alla presenza di un Dio che abbia davvero comunicato qualcosa, anzi è il contrario. Non vi è alcun Dio eterno e creatore ultimo, ma vi sono delle regole universali che avevo sintetizzato con i termini Dharma, Karma e Rta, che persone dalla elevata sensibilità religiosa potevano forse aver compreso in contesti esterni all'India e quindi, essendo in contesti esterni non le hanno chiamate con tali nomi ma le hanno semplicemente chiamate "Dio", attribuendo poi caratteristiche in alcuni casi vagamente antropomorfe perchè questa era la loro tradizione culturale di partenza. Hanno vestito una intuizione religiosa corretta, e difficilmente esprimibile come spesso accade alle intuizioni religiose, con il nome e un concetto tipico della loro cultura, ossia Dio.

    CITAZIONE (Ruhan @ 26/2/2023, 18:19) 
    Ma, se rimaniamo alle intenzioni degli autori (le uniche di cui possiamo occuparci a livello storico), è del tutto improbabile che avessero la benché minima nozione di Karma o di legge/ordine impersonale, increato.

    Se la tua — invece — è una ipotesi di "dialogo", penso che i primi a rifiutarla sarebbero i cristiani. Vorrebbe dire accettare che tutto il loro cosmo concettuale non è altro che una storiella utile. :D
    Ma credo che su questo possiamo essere d'accordo.

    Non si conoscono le intuizioni degli autori, ma, stando all'ambito storico e senza sfondare in altri ambiti, la patristica, con tutta la ripresa, o se vogliamo dirla volgarmente, scopiazzatura, del pensiero greco sull'Uno, il Bene e così via, potrebbe portare verso quello che ho detto, ossia al fatto che dentro il concetto di Dio personale, molto più facile da usare in quel contesto storico e molto più adatto ad una diffusione tra le masse dell'epoca, vi sia stato ficcato anche dell'altro.

    Infine la mia non è una ipotesi di dialogo, non ne ho alcun interesse. La mia è solo una voglia di chiacchiera, di stimolare la discussione e di lanciare sfumature trasversali e pensiero laterale.
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    CITAZIONE (Alessio Rando @ 26/2/2023, 19:19) 
    Lo abbiamo visto col covid, col DDL Zan, lo vediamo quotidianamente. La chiesa vuole imporre il suo punto di vista sulla società,

    Non diversamente da quelli che citi, che partono dalla loro visione della società che ritengono moralmente superiore e degna di essere imposta a tutti, pena la scomunica civile e dalla società civile. Sono essi stessi frutto di un approccio totalitario alla realtà.
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 26/2/2023, 18:35) 
    CITAZIONE (Mjölnir @ 2/26/2023, 06:29 PM) 
    Credo che questi siano esempi sbagliati per instradare la discussione. Ritengo che sarebbe più opportuno un esempio del tipo: "credete all'illuminazione come credete alle quattro interazioni fondamentali della fisica?", o "credete all'illuminazione come credete alla funzione dei bosoni vettori, come ad esempio il gluone?".

    Ma nella fisica non è questione di credere, il dato è oggettivo, ripetibile, inquadrato in una teoria verificabile. E' vero che nel mondo microscopico ci sono problemi epistemologici che sollevano questioni in qualche modo afferenti, ma restiamo comunque entro i confini del mondo fisico.

    Concordo con te, ma visto che Ruhan aveva instradato la discussione con esempi fisici, ho voluto seguire la sua falsariga e ho risposto con dei contro esempi fisici.
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    CITAZIONE (Ruhan @ 26/2/2023, 18:34) 
    CITAZIONE (Mjölnir @ 26/2/2023, 18:29) 
    Credo che questi siano esempi sbagliati per instradare la discussione. Ritengo che sarebbe più opportuno un esempio del tipo: "credete all'illuminazione come credete alle quattro interazioni fondamentali della fisica?", o "credete all'illuminazione come credete alla funzione dei bosoni vettori, come ad esempio il gluone?".

    Questi sarebbero stati esempi più calzanti, di aspetti del reale che interessano tutti noi, che solo pochissimi capiscono e comprendono e che la maggior parte delle persone conosce solo per fede, come la maggior parte degli aspetti scientifici che regolano la nostra vita.

    No. :D
    Sarebbero stati esempi che non c'avrebbero azzecato nulla con il senso preciso (ripetuto più volte) che volevo dare alla domanda e al topic, ovvero, a livello terra-terra, ritenete l'illuminazione un fatto indiscutibile tanto quanto il fatto che il legno bruci o qualsiasi altra "credenza" di carattere quotidiano? La sentite come una cosa concreta, toccabile con mano? Questo era il senso.

    Dunque, capisco cosa intendi, ma gli esempi che fai immettono un filtro di astrazione (propria di ogni costruzione teorico-scientifica) che va contro le intenzioni del mio quesito. Prendere o lasciare :P


    In ogni caso, la tua risposta è già una risposta. Tu ci credi, ma come crederesti ad una costruzione teorica che ritieni vera e dimostrata, ma di cui non puoi comprendere tutto quanto e che non puoi toccare con mano. E ai fini del topic, a me basta questo. Mi interessava proprio sapere i vari approcci.

    In parte ti seguo e in parte no. I miei esempi erano concreti e non provocatori, perché l’illuminazione e certi stadi e stati che portano ad essa sono talmente ineffabili che non possono essere creduti ed esperiti come “un sasso in testa fa male”.

    Visto che tiri in ballo la mia esperienza, è un po’ diversa. Confermo che ritengo l’illuminazione e la via per raggiungerla un argomento ostico e difficile che va compreso teoricamente e vissuto praticamente e che affrontarlo come hai fatto è una banalizzazione. Ciò detto, visto che difficilmente credo a cose che non posso verificare, vivere o provare (non si parla di verifica propriamente scientifiche in questo nostro ambito), in realtà credo alla illuminazione anche perché ho avuto modo di vivere certe cose e certe esperienze.
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    CITAZIONE (Ruhan @ 5/2/2023, 06:06) 
    Ma voi (dico proprio voi, personalmente) credete esista (qualunque sia la forma che ad essa viene attribuita dalla vostra scuola di riferimento) questa "illuminazione"? E intendo proprio il credervi come credete - ad esempio - al fatto che un sasso in testa faccia male. O che l'acqua sia bagnata. O che percorrendo tot chilometri giungerete nel tal o tal'altro luogo.

    Credo che questi siano esempi sbagliati per instradare la discussione. Ritengo che sarebbe più opportuno un esempio del tipo: "credete all'illuminazione come credete alle quattro interazioni fondamentali della fisica?", o "credete all'illuminazione come credete alla funzione dei bosoni vettori, come ad esempio il gluone?".

    Questi sarebbero stati esempi più calzanti, di aspetti del reale che interessano tutti noi, che solo pochissimi capiscono e comprendono e che la maggior parte delle persone conosce solo per fede, come la maggior parte degli aspetti scientifici che regolano la nostra vita.
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    CITAZIONE (Alessio Rando @ 26/2/2023, 17:59) 
    Il problema è che papa Francesco non ha assoultamente messo in discussione le dottrine portati della fede cristiana, come non ha mai mezzo in discussione il fatto che Gesù sarebbe "l'unica via per la salvezza". Finché ci saranno questi presupposti non è possibile assolutamente un vero dialogo buddhista-cristiano, dato che sono dottrine inconciliabili tra di loro.

    Ovviamente non ha messo in discussione quanto da te indicato, sarebbe snaturare il messaggio della religione che rappresenta.
    Io però ho scritto un'altra cosa.

    Peraltro citi un fantomatico "vero dialogo", ma il termine "vero" è quanto di più soggettivo esista unito al termine dialogo. Il dialogo ha una funzione non di "verità" ma sociale e politica.
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    Provocazione per la discussione.

    Giovanni 1,18
    Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lo ha rivelato.

    Ebbene, è stato toccato, credo sempre da Ruhan, l'esempio del despota orientale per spiegare il Dio biblico. Mi ritrovo in questa contestualizzazione storica e culturale, ma potrebbe essere considerata anche all'inverso, ossia Dio è stato interpretato in questo modo dalle persone di quel luogo e quel tempo, perché era l'unica modalità che avevano di comprendere e descrivere la loro visione del divino, ossia quel tipo di descrizione era un mezzo abile per parlare a quelle genti.

    Ma davvero Dio è un ente corporeo, con un qualche tipo di corpo più o meno sottile che pensa e ragiona come un uomo, o come una divinità della mitologia greca, con i suoi capricci, le sue punizioni, i suoi premi e così via?
    Forse questo è il metodo semplicistico che è stato usato per descrivere Dio a determinate categorie di persone in specifici contesti storici. Dio però è trascendente, è totalmente oltre e inconoscibile, eppur innerva di se la realtà che crea, nel senso che la regola.

    Ebbene, in un contesto storico mitizzante e con le sue specificità culturali, Dio potrebbe essere un modo per descrivere ne più ne meno che il Karma, il Dharma e il Rta hinduista, ossia l'ordine cosmico.

    Insomma: il Dio cristiano non è altro che Karma, Dharma e Rta, espressi in un unica parola.
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    @Ruhan

    Ovviamente la prima motivazione dell'ecumenismo inter religioso è cercare un modus vivendi tra diverse religioni, ma anche trovare punti di contatto che permettano il passaggio di fedeli dall'una all'altra (ovviamente la cosa è interessata e ognuna delle due parti la vede con un flusso a proprio favore).

    Il Cattolicesimo sta cercando di fare quanto tu affermi, ed è proprio uno degli architravi del pontificato di Papa Francesco, che cerca di rendere il cattolicesimo una religione fluida e trasversale, più adattabile ai tempi post-moderni in cui tutto corre velocissimo e con un messaggio che possa andare bene ai più, sia a livello di aree storicamente cristiane, sia che per aree non cristiane. Insomma, una religione potenzialmente universale.
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    CITAZIONE (Ruhan @ 26/2/2023, 03:50) 
    …anche nei termini di elementi culturali di origine buddhista, ma — oramai — divenuti "senso comune": l'idea di "karma", l'idea Zen di adeguarsi alle circostanze, la compassione etc. Certo. Idee volgarizzate.

    Come affermava Lenin: una azione di massa conduce inevitabilmente a molte idee in poche teste e poche idee in tante teste.
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    Corretto quanto indicato da Swami.
    Il discorso cambia forse in parte per le iniziazioni tantriche, ma si entra in temi di dettaglio che creano solo confusione ad un neofita. Considera pertanto quanto detto da Swami come esaustivo.
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    Unione Buddhista e Unione Induista fanno qualcosa, ma sono una specie di federazione di templi e maestri, ognuno sostanzialmente indipendente, in base a quella che è una tipica forma mentis organizzativa delle religioni orientali. Il tutto condito da insegnamenti e pratiche anche abbastanza diversi che tendono a creare comunità distinte tra loro, mentre la forza di cristianesimo e Islam è la loro omogeneità e replicabilità.

    Io parlo di una organizzazione strutturata come quelle cristiane, comunque è già un passo quello che si è creato in Italia e in Occidente. Per ora manca la massa critica, si vedrà nei prossimi decenni se queste religioni riusciranno a radicarsi stabilmente o se rimarranno delle piccole realtà di nicchia. E peraltro, in un modo globalizzato, religioni che non riusciranno a globalizzarsi tenderanno a sparire. Siamo di fronte ad un periodo di grandi cambiamenti, ci sarà selezione naturale (o meglio sociale ed antropologica) e tra un secolo o due, molto del nostro mondo sarà passato, come è passata l’era antica o il medio evo, ed entreremo in una nuova fase storica è quello che viviamo ora sarà un periodo storico passato.
    Quando passa un periodo storico non si intende solo il tempo che scorre, ma una cesura culturale per cui ciò che vi era prima non è più perfettamente comprensibile al presente, e il presente è basato su strutture di pensiero e sociali nuove che non sono più diretta emanazione di quelle passate.

    Ci sarà selezione, vedremo se le religioni orientali la supereranno.
1662 replies since 5/8/2016
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