Buddhismo Italia Forum

Posts written by eizo

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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 13/3/2024, 10:24) 
    Eh, suggestioni interessanti ma credo non molto di più. Oggi va un po' di moda vedere molte figure come buddhisti inconsapevoli di esserlo. Ma non so se sia davvero così, perché in tutte le culture e in tutti i tempi sono esistiti esseri umani che hanno compreso la radicalità del dolore inerente alla condizione umana. Solo che unica tradizione tra tutte, il Buddhismo si distingue per la vacuità e secondo me c'è molta differenza!

    senz'altro d'accordo con te...

    la mia facoltà di essere deluso oltrepassa l'intendimento.
    essa, che mi fa capire il Buddha, è la medesima che mi impedisce di seguirlo


    ... e ancora a proposito di filosofi filobuddhisti occidentali, probabilmente lo sarebbe stato anche il buon Emil Cioran! :lol:
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    a diciassette anni, digiuno di qualsiasi istruzione scolastica di alto livello, fui turbato dallo strazio della vita proprio come Buddha in gioventù, allorché prese coscienza della malattia, della vecchiaia, del dolore, della morte. la verità, che mi parlava in modo così chiaro e manifesto dal mondo, presto ebbe la meglio sui dogmi giudaici che erano stati inculcati anche in me, e ne conclusi che un mondo siffatto non poteva essere l’opera di un essere infinitamente buono, bensì di un demonio, che aveva dato vita alle creature per deliziarsi alla vista dei loro tormenti (arthur schopenhauer)

    mitico Arthur, er Buddha de noialtri occidentali! :punk: :lol:
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    CITAZIONE (swami chandraramabubu sfigananda @ 12/3/2024, 18:42) 
    CITAZIONE (eizo @ 3/12/2024, 06:22 PM) 
    lo sospetto anch'io... se non altro perche' nagarjuna lo avrebbe abbattuto a colpi di tetralemma! :bash: :lol:

    Io penso che Kant non avrebbe incassato tanto facilmente. Entrambe le posizioni sono a loro modo inattaccabili anche se incompatibili, nel senso che non parlano delle stesse cose. Se Nagàrjuna avesse detto che la cosa in sé è priva di esistenza indipendente forse Kant avrebbe risposto che sta parlando di un altro ente dal momento che ne afferma qualcosa, sia pure utilizzando il tetralemma, e Nagarjuna avrebbe forse ribattuto che il suo smontaggio è un'affermazione non implicativa quindi non sta dicendo niente sulla cosa in sé, e così via. Non ho proprio idea di come sarebbe un'ipotetica discussione del genere.

    Ma come dicevo c'è il precedente di Padre Desideri, che peraltro potrebbe essere replicato in qualsiasi momento se un filosofo cattolico e un gheshe discutessero tra loro: parlerebbero di cose diverse e soprattutto partirebbero da premesse oggettivamente indimostrabili.

    Sicuramente Kant non avrebbe capitolato senza combattere o almeno mi piace pensare che sarebbe finita a pari :D

    chissà... :lol:
    comunque io tifo per il buddhista, e scommetto ad occhi chiusi - dicono che i buddhisti scommettano così... :lol: - su di lui... tu supporta l' illuminista e facciamola pure al tuo Pascal! :lol:
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    CITAZIONE
    Mi chiedo se Kant e Nagarjuna avrebbero potuto trovare un terreno di dialogo. Sospetto di no

    lo sospetto anch'io... se non altro perche' nagarjuna lo avrebbe abbattuto a colpi di tetralemma! :bash: :lol:
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    CITAZIONE (Levaier @ 12/3/2024, 16:57) 
    Già. Secondo me tutto ciò che esiste di spirituale al mondo dipende dalla ghiandola pineale. Al momento della morte essa rilascia un quantitativo enorme di DMT, una delle sostanze psichedeliche più potenti. Potrebbe essere un modo che ha il continuum mentale, cito Swami, per aprire un portale verso altri mondi o altre dimensioni. L’unica cosa che mi scoraggia a pensarla così è il fatto che gli animali non ce l’abbiano. Certo è che mi pare di aver letto da qualche parte che la DMT in alte dosi provoca una percezione di assenza dello spazio-tempo.

    dall'illuminazione... alla psichedelia! :insane: :lol:
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    CITAZIONE (Levaier @ 12/3/2024, 16:30) 
    Su questo posso dire con Kant che il noumeno (la realtà vera e incondizionata) non si può cogliere, mentre il fenomeno (ciò che la nostra mente esperisce) è la nostra esperienza. Diversamente da Kant penso che il noumeno si possa vedere, ma solo una volta raggiunta l’illuminazione, lettura semplicistica ma che mi seduce.

    dall'illuminismo... all'illuminazione! :lighten: :lol:
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    CITAZIONE
    QUOTE (bluemax71 @ 11/3/2024, 20:21)
    Mi manca questo passaggio. Come possiamo esser (abbastanza) sicuri, utilizzando la logica o l’inferenza mentale, che questa mente possa esistere oltre la materia del cervello e sue scariche elettriche ? Come possiamo sapere che non siamo un secchio pieno d’acqua con minerali disciolti in esso dove scorrono scariche elettriche ?

    a sensazione utilizzando la logica o l'inferenza mentale a mio avviso (da ignorante) e' per lo meno, diciamo, complicato

    son d'accordo... al limite meglio utilizzare i koan. giusto per non farsi mancare niente! :insane: :lol:
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    com'e' che diceva quel tale?
    la mente è il buddha, e il buddha è la mente. oltre la mente non c'è nessun buddha, e oltre il buddha non c'è nessuna mente.
    quindi una volta morta la mente, addio Buddha, e una volta morto il Buddha, addio mente...
    e l'enso e' chiuso! :lol:
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    CITAZIONE (Cuore di Pietra @ 10/3/2024, 14:39) 
    grazie eizo, leggerò con piacere e curiosità il testo linkato

    ma figurati, caro... magari ti fara' piacere scoprire che in realta' il buddhismo non vuole assolutamente che tu ti tagli una mano o ti accechi un occhio per risvegliarti alla vita, anzi! :lol: :)
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    CITAZIONE (Cuore di Pietra @ 9/3/2024, 19:17) 
    Niente... ho ancora i postumi dopo aver letto il pensiero di Ajahn Sumedho, di qualche giorno fa.
    Scrivo di getto perché ho poco tempo.

    Volevo solo far presente che sto incontrando questa grande differenza tra lo Jiva induista e il non-sè buddhista.
    In questa considerazione tengo conto pero' anche del fattore "caste" dell' india e tutti i risvolti sociali, per es. è possibile che sia stata introdotto il concetto di jiva e reincarnazione per motivi sociali.

    Ma non lo so per certo, e la mia non accademicità non mi permette di approfondire.

    Tengo molto in considerazione il buddhismo, ma non ho capito se anche lì ci siano state contaminazioni importanti rispetto agli insegnamenti originali di Buddha o di altri grandi "del settore".

    E ancora, tengo in considerazione la psicologia del buddhismo che è volta, permettetemelo, all' annientamento della vita materiale o per lo meno, è volta a svuotare per sempre i mondi dell' esistenza.
    Quindi il concetto di non-sè potrebbe essere solo utile a raggiungere questo scopo e non essere la realtà, diciamo che è come tagliarsi la mano per non rubare, o cavarsi gli occhi per non vedere.

    Scusate se non ho elaborato di piu'.

    premesso che di jiva conosco solo quel poco che ho letto in qualche upanishad e in qualche nikaya, e che non e' certo mia intenzione perdermi in inutili e poco proficui - almeno per me - accostamenti e relative dissertazioni su questo concetto con quello del non se' buddhista, sperando di non andare troppo off topic, mi limito solo a riportarti queste parole - con link e realtiva fonte - a mio personalissimo avviso meravigliosamente illuminanti e proficue proprio di ajahn sumedho riguardo al se', al non se' e a tutto cio' di cui tu stesso tratti specie nell'ultima parte del tuo topic:

    c’è una maniera di parlare del sé che lo fa sembrare molto dottrinale. I buddhisti a volte possono dire che non esiste un sé, e lo fanno come se fosse un proclama al quale dover credere; come se ci fosse qualche Dio lassù che dice: “NON ESISTE ALCUN SÈ!”. E qualcosa in noi oppone resistenza a tale imposizione. L’andare annunciando che non c’è alcun sé non sembra genuino. Qual’ è infatti l’esperienza che stiamo facendo in questo momento? Qui sembra esserci, eccome, un senso di sé! State sentendo, state respirando, state vedendo e ascoltando; reagite alle cose, la gente può lodarvi o criticarvi, per cui vi sentite di conseguenza felici o depressi. Quindi se questo non sono io allora cos’è? E sono tenuto ad andare in giro come buddhista credendo di non avere un sé? Se devo proprio credere in qualcosa, forse è meglio che io creda di avere un sé, perché in questo modo posso dire: ” Il mio vero sé è perfetto e puro”. Questo perlomeno vi dà una sorta di ispirato incoraggiamento a provare a vivere la vostra vita, piuttosto che dire che non c’è alcun sé, alcuna anima, lasciando annichilire ogni opportunità.

    https://santacittarama.org/2019/08/12/cont...l-senso-del-se/

    il mio invito sarebbe ovviamente quello a che tu leggessi per interno tutto il contenuto del link, secondo me potrebbe aiutarti... se poi ritieni di arrecarti dell'ulteriore sofferenza con le parole dell'ajhan, lascia pur perdere, credo che sarebbe lui stesso il primo ad esserne felice! :lol:
    ciao Cuore :)
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    CITAZIONE (*Francesco @ 9/3/2024, 03:50) 
    CITAZIONE (eizo @ 8/3/2024, 23:13) 
    ben detto... :notworthy:

    tu fai solo cose buone e non fare quelle cattive...
    la MenteCuore di Buddha non è né buona né cattiva,
    ma opera sempre aldilà di ciò che è buono e cattivo


    (bankei yotaku)

    ... il maestro avrebbe di certo gradito la tua stupidità che trascende la stupidità! :lol:

    da quanto letto qui sui Maestri Zen dai vostri interventi, mi sa che il Maestro avrebbe cominciato a inseguirmi per darmi una bastonata in testa :D

    e avrebbe fatto francamente anche bene secondo me

    solo che io mi metto a correre. col *azz* che mi prende facile :lol:

    :lol:

    tranquillo, fortunatamente per te proprio il buon bankei era uno di quei rari maestri zen giapponesi assolutamente contrari all' uso del kyosaku come mero strumento punitivo... :lol:
    e' lui stesso a raccontarci nei suoi discorsi che agli albori del ch'an le cosiddette "bastonate" :lol: altro non erano che un momentaneo espediente usato dai maestri per aiutare gli allievi a non attaccarsi troppo alle proprie illusorie pippe mentali - come le chiameremo noi :lol: - ma a ritornare constantemente alla realta' e all'esame di se stessi, ovvero all' "autocritica", come la chiama lui.
    fu solo in seguito e proprio con lo zen giapponese che le legnate divennero una pericolosa - in tutti i sensi! :lol: - consuetudine nei monasteri... in particolare per chi, sfortunatamente per lui,
    si addormentava durante la pratica della ferrea disciplina dello zazen e magari non si "risvegliava" piu'... :sleeping: :bash: :lol:
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    CITAZIONE (*Francesco @ 8/3/2024, 22:47) 
    CITAZIONE (VladvonCarstein93 @ 8/3/2024, 20:46) 
    Fare il male è necessario

    secondo me, fare il male non e' affatto necessario. e' assolutamente peggio. e' (quasi) inevitabile amico mio

    e' inevitabile quando nel nostro reagire istintivo ad un insieme di cause e condizioni che abbiamo posto noi stessi in passato introduciamo intellettualmente le categorie del 'giusto' e dello 'sbagliato' sulla base di un insieme di presupposti del tutto arbitrari stabiliti da altri e appresi culturalmente

    in pratica fai bene o male se pensi

    quando dormi... sei vivo... ma non fai una cippa lippa.. sogni :D

    ben detto... :notworthy:

    tu fai solo cose buone e non fare quelle cattive...
    la MenteCuore di Buddha non è né buona né cattiva,
    ma opera sempre aldilà di ciò che è buono e cattivo


    (bankei yotaku)

    ... il maestro avrebbe di certo gradito la tua stupidità che trascende la stupidità! :lol:
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    CITAZIONE (VladvonCarstein93 @ 8/3/2024, 20:46) 
    Fare il male è necessario

    per uno stupido incapace di trascendere la stupidita' e la comprensione del bene e del male lo e' senz'altro! :lol:
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    un prete di nome hachirobei disse a bankei : "gli antichi maestri facevano ogni sorta di miracoli. anche Vostra Reverenza può esibirsi in qualche miracolo?"
    "che genere di cose erano questi 'miracoli'? " chiese bankei.
    hachirobei rispose: "a Echigo, il maestro fondatore della Vera Terra Pura mandava un suo allievo con un un pezzo di carta bianca su una sponda del fiume.
    poi il maestro, che stava sull'altra sponda, prendeva il pennello, dipingeva in aria
    i sei caratteri "namu amida butsu", e questi apparivano perfettamente scritti nel foglio di carta sulla sponda opposta.
    e cosi ancora oggi tutti parlano con reverenza del 'nembutsu che attraverso' il fiume' ".
    al che bankei sorrise e disse: "se è questo il genere di cose che intendi per miracoli,
    le persone che praticano la magia e cose simili di mestiere possono fare ancora meglio!
    davvero, dare importanza alle azioni di questi maestri non ha alcuna utilità per quanto riguarda il vero insegnamento del buddhismo.
    il mio miracolo è che quando ho fame mangio e quando ho sete bevo"


    buoni pasti, buone bevute, e buoni miracoli a tutti! :lol:
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    CITAZIONE (Mjölnir @ 8/3/2024, 13:36) 
    Io sono birrano.

    :lol:

    stai con la birra
    la birra e' sangue continuo
    !

    direbbe il Poeta! :cheers:
8103 replies since 12/11/2011
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